venerdì 14 agosto 2020

Piquadro: nuovi negozi a Bologna, Firenze e Asia

L’azienda di articoli di pelletteria di Gaggio Montano annuncia nuovi investimenti: in piazza Maggiore riapriremo il nostro locale completamente rinnovato


Marco Palmieri, presidente e ad di Piquadro (archivio)Marco Palmieri

Da Dubbio  

Il Covid ha frenato, ma non ha fermato i progetti di Piquadro. Marco Palmieri, presidente e ad della società di articoli di pelletteria di Gaggio Montano, annuncia nuovi investimenti, nessun taglio al personale e prossime aperture di negozi sotto le Due Torri, a Firenze e nel mondo, in particolare in Asia. «Entro l’anno riapriremo il negozio Piquadro, completamente rinnovato in piazza Maggiore — annuncia — e un nuovo esercizio a marchio The Bridge sempre in pieno centro storico». Dopo l’apertura di un locale in Malesia, ad ottobre apriranno i battenti due nuovi negozi in Cina mentre a Firenze il nuovo shop The Bridge sarà inaugurato a settembre. Nel 2021 saranno aperti ulteriori 7 negozi fra Russia e Asia. Forte della solidità del marchio, Palmieri afferma: «Meno male che ci sono stati lo smartworking e gli ammortizzatori sociali a salvaguardare i redditi dei nostri 1500 dipendenti, ma dopo aver dovuto annunciare loro la prima cassa integrazione della storia dell’azienda, non vedo l’ora di tornare agli assembramenti di un tempo e le idee creative che nascevano a volte in pausa pranzo davanti alle macchinette del caffè». Anche se la digitalizzazione è diventata un must. I forti investimenti nel digitale hanno portato a crescite: oltre il 60% sui brand The Bridge e Lancel e del 34% del gruppo. In attesa di un miglioramento nel prossimo trimestre, questi i numeri al 30 giugno 2020: un fatturato su aprile, maggio e giugno pari a 12,2 milioni di euro (- 63,5% rispetto all’analogo periodo del 2019) e ricavi pari a 5,3 milioni (- 65,9%). La chiusura del 90% della rete distributiva per due mesi e alla limitazione della circolazione di persone e beni ha avuto un impatto negativo. Per The Bridge, i ricavi registrati nei primi tre mesi risultano pari a 1,6 milioni di euro in diminuzione del 72,6% rispetto allo stesso periodo del 2019. I ricavi delle vendite realizzati dalla Maison Lancel, invece, sono stati pari a 5,3 milioni (-56%)

1 commento:

Anonimo ha detto...

ridi ridi, quando staremo tutti male starai male anche tu, fidati.