giovedì 9 maggio 2019

Cosea è di Hera

Riceviamo:

Il Gruppo Hera si è aggiudicato in via definitiva la gara per l’acquisizione del 100% delle azioni di Cosea Ambiente S.p.A., la società che gestisce il servizio rifiuti urbani e assimilati di proprietà di 20 Comuni dell’Appennino tosco-emiliano (15 nella provincia di Bologna, già azionisti del Gruppo Hera, e 5 in quella di Pistoia). La sottoscrizione degli atti relativi è avvenuta oggi, giovedì 9 maggio 2019.


L’aggiudicazione della gara ha comportato anche la contestuale assegnazione della concessione decennale della discarica di Cosea Consorzio a Ca’ dei Ladri, nel comune di Gaggio Montano, che ricomprende anche beni, risorse funzionali al suo esercizio. La concessione è stata stipulata tra Herambiente e Cosea Consorzio, sempre in data odierna. I 18 Comuni proprietari di Cosea Consorzio sono soci anche di Cosea Ambiente, seppure con percentuali differenti nelle due realtà, fatta eccezione unicamente per due Comuni che non detengono alcuna quota.

Grazie a questa acquisizione, il Gruppo Hera potrà gestire in modo sempre più sinergico i servizi ambientali su tutta la provincia di Bologna e integrarli con gli altri servizi già gestiti nei territori dell’Appennino (principalmente acqua e gas), al contempo sarà in grado di garantire il mantenimento dell’attuale personale impiegato. I comuni precedentemente gestiti da Cosea Ambiente, per contro, potranno beneficiare delle economia di scala derivanti da un approccio industriale avanzato nella gestione dei servizi per il pieno conseguimento degli obiettivi fissati dalla legge regionale su riciclo e recupero, nonché delle numerose infrastrutture della multiutility, che già oggi garantiscono alti tassi di performance ambientale al territorio servito da Hera (impianti di selezione, smaltimento, produzione biometano ecc.). Senza contare gli investimenti sulle infrastrutture e attività esistenti che saranno messi in campo dal Gruppo Hera nei prossimi mesi.

Questa operazione si va ad aggiungere alle acquisizioni concluse negli anni scorsi delle trevigiane Aliplast e Geo Nova e delle toscane Waste Recycling e Teseco, e si inserisce nel percorso di crescita del Gruppo Hera e relativo ampliamento del perimetro societario, avviato già da diversi anni. Consente, inoltre, alla multiutility di consolidare ulteriormente la propria leadership a livello nazionale nel settore ambiente, in cui serve 3,3 milioni di cittadini in oltre 170 Comuni e gestisce tutti i tipi di rifiuti, grazie a circa 90 impianti in grado di coniugare efficienza, competitività nei costi e sostenibilità in linea con i principi dell’economia circolare.

Questa operazione rappresenta una ulteriore tappa del percorso di ampliamento delle nostre attività dell’area ambiente, nella prospettiva di ottimizzare risorse e processi, estrarre sinergie e creare valore per i territori serviti e per tutti i nostri stakeholder – afferma Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera. – Elementi che ci consentono di offrire a cittadini e clienti industriali servizi di qualità e soluzioni sempre più integrate, in grado di far convivere affidabilità e sostenibilità, per la raccolta e trattamento di qualsiasi tipologia di rifiuti.”

Romano Franchi, Presidente dell’Assemblea dei Soci del Consorzio Cosea, dichiara che “Tutti i comuni soci hanno deliberato in favore di questa operazione. I motivi sono diversi: questo passaggio ci consente al tempo stesso di salvaguardare la sostenibilità economica del sistema, garantire l’occupazione e i presidi sul territorio e puntare al raggiungimento degli obiettivi normativi. Lasciamo un sistema in salute che però pensiamo che con Hera possa ancora migliorare.”

3 commenti:

Anonimo ha detto...

La voracità di Hera continua a divorare concorrenti, il suo monopolio diventa sempre più invadente, questi grossi monopoli non sono un bene per la società e per noi utenti, la posizione dominante di costoro dovrebbe essere limitata da uno stato sano.

Dante Franchi ha detto...

TRISTEZZA E SCONFORTO.
Spiegava uno studioso di processi socio/economici che il sistema migliore per PRIVATIZZARE la sanità è quello di far si che vi sia un progressivo e crescente mal funzionamento per fare in modo che nessuno senta più il bisogno di difenderla.
Ecco, questa è esattamente la ricetta che le amministrazioni comunali coinvolte hanno messo in pratica per PRIVATIZZARE il COSEA.
Un patrimonio PUBBLICO che le amministrazioni lungimiranti del secolo scorso avevano faticosamente e coraggiosamente costruito.

Dante Franchi ha detto...

Qualcuno che non ha il coraggio di farlo qui (e questo già è un brutto sintomo) mi chiede perché si parli di privatizzazione di COSEA.
Per capirlo basta fare due più due, e fino a qui ci dovremmo arrivare tutti no?
Bene. I Comuni avevano già modificato lo statuto di hera negli anni recenti per eliminare il vincolo che imponeva che il 51% restasse in mano pubblica, consentendo perciò ai privati di possedere una larghissima maggioranza in questa Spa.
Comuni che, a causa delle politiche scellerate dei governi succedutesi negli ultimi decenni hanno visto venir meno le risorse indispensabili a garantire non solo i loro compiti, ma la loro stessa sopravvivenza, al punto da dover dissolversi in fusioni al solo scopo di sopravvivere ancora qualche anno.
Ebbene, con comuni messi in queste condizioni hera si pappera' Cosea in cambio di azioni che i nostri comuni dovranno cedere per forza molto presto al mercato finanziario, per sopravvivere ancora un po.
Et voilà, i giochi di prestigio sono fatti.
COSEA patrimonio pubblico non esiste più. Hera ha il monopolio in servizi essenziali e delicatissimi oramai in tutti i territori, praticamente a gratis.
Le altre considerazioni, cari concittadini, fatele voi.
Ps. Sappiamo tutti cosa significa avere il monopolio di determinati servizi vero?
Avere il monopolio significa toglier ogni possibilità di scelta ai cittadini ed avere mano libera su prezzi e qualità del servizio.