Migliorare
il coordinamento degli interventi di soccorso in montagna e in
grotta; rendere omogenee le procedure in tutto il territorio
regionale sviluppando ulteriormente l’integrazione tra personale
del 118 e i volontari del Soccorso Alpino Emilia-Romagna; prevedere
l’utilizzo di personale del sistema 118 nelle attività di
elisoccorso con verricello.
Questo
prevede la convenzione firmata dall’Azienda Usl di Bologna, per
conto del Servizio sanitario regionale, e dal Soccorso Alpino
Emilia-Romagna (Saer), per disciplinare le attività di soccorso via
terra (ambiente montano, speleologico, e forre) e con elicottero. Si
tratta di una convenzione unica per tutto il territorio regionale e
che sarà in vigore fino a tutto il 2021.
La
convenzione ribadisce che la gestione delle chiamate di soccorso
resta in capo alle centrali operative del 118 territorialmente
competenti, mentre per le attività di intervento via terra (recupero
di persone disperse o infortunate, assistenza in grotta) il
coordinamento degli interventi spetta al Soccorso Alpino
Emilia-Romagna che interviene con il proprio personale tecnico e
sanitario volontario.
Un
Comitato regionale, a cui partecipano tecnici del Servizio sanitario
regionale e di Soccorso Alpino Emilia-Romagna, stabilisce i
protocolli e le procedure di intervento, le attività di formazione
degli operatori e il monitoraggio dell’andamento delle attività.
Il
Soccorso Alpino Emilia-Romagna è la sezione regionale del Corpo
nazionale Soccorso alpino e speleologico, delegato dalla legge
nazionale (71/2001) agli interventi nei tratti alpini o in
grotta o in casi di valanghe. Alla convenzione unica siglata con il
Saer ha lavorato un gruppo di lavoro regionale cui hanno partecipato
rappresentanti di tutte le Aziende sanitarie interessate.
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