mercoledì 2 gennaio 2019

Inverno tempo di preparazione degli insaccati di maiale.


Il norcino Ivan all'opera
 Con l'inverno e il suo clima rigido si rinnova la tradizione della macellazione del maiale e della preparazione delle carni per una buona e adeguata conservazione. Un tempo era un obbligo di ogni famiglia che aveva nel maiale la fornitura di molti elementi essenziali per una cucina povera, ma saporita e nutriente, e il modo di assicurarsi una buona quantità di cibo energetico nel tempo. Ora è divenuto un privilegio di pochi. Di coloro che hanno ereditato la capacità di preparare adeguatamente il prodotto ( le carni pretendono cure adeguate) e conservano metodi di lavoro che assicurano una buon risultato e soprattutto dispongono degli ambienti adatti a una buona stagionatura. La macellazione casalinga avviene solitamente in collina dove ci sono spazi per l'allevamento e case dotate di cantine adatte e soprattutto la preparazione del maiale fa parte della normalità esistenziale.
Sono sempre più rari, non i posti adatti, ma i cultori della tradizione della macellazione casereccia. Ma si registrano anche inversioni di tendenza. Fra questa quella della famiglia Righi di Lagune, dove Francesca, conosciuta come Chicca, ha continuato, sul solco tracciato dal padre, la preparazione delle carni di maiale, aggiungendo alla pesantezza del lavoro affidato a un norcino esperto, l'invito a quanti vogliono partecipare alla giornata per dare a questa occasione proprio l'aspetto della 'festa contadina'. Il giorno della macellazione era un tempo l'assicurazione per un buon futuro. 
Mauro e Romano Sapori doddisfatti del risultato



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