Il norcino Ivan all'opera |
Con
l'inverno e il suo clima rigido si rinnova la tradizione della
macellazione del maiale e della preparazione delle carni per una
buona e adeguata conservazione. Un tempo era un obbligo di ogni
famiglia che aveva nel maiale la fornitura di molti elementi
essenziali per una cucina povera, ma saporita e nutriente, e il modo
di assicurarsi una buona quantità di cibo energetico nel tempo. Ora
è divenuto un privilegio di pochi. Di coloro che hanno ereditato la
capacità di preparare adeguatamente il prodotto ( le carni
pretendono cure adeguate) e conservano metodi di lavoro che
assicurano una buon risultato e soprattutto dispongono degli ambienti
adatti a una buona stagionatura. La macellazione casalinga avviene
solitamente in collina dove ci sono spazi per l'allevamento e case
dotate di cantine adatte e soprattutto la preparazione del maiale fa
parte della normalità esistenziale.
Sono sempre più rari, non i
posti adatti, ma i cultori della tradizione della macellazione
casereccia. Ma si registrano anche inversioni di tendenza. Fra questa
quella della famiglia Righi di Lagune, dove Francesca, conosciuta
come Chicca, ha continuato, sul solco tracciato dal padre, la
preparazione delle carni di maiale, aggiungendo alla pesantezza del
lavoro affidato a un norcino esperto, l'invito a quanti vogliono
partecipare alla giornata per dare a questa occasione proprio
l'aspetto della 'festa contadina'. Il giorno della macellazione era
un tempo l'assicurazione per un buon futuro.
Mauro e Romano Sapori doddisfatti del risultato |
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