lunedì 9 aprile 2018

L'ortopedia se ne va da Vergato

Il nodo è venuto al pettine: ortopedia abbandona l'ospedale di Vergato e la cosa, come ampiamente prevedibile, non piace.
Mercoledì prossimo, 11 aprile è indetto un incontro di verifica e di organizzazione per eventuali mobilitazioni.




Intanto il comitato NOI VOI VERGATO scrive:


Voci di corridoio e le nostre chiaramente, voci che fino ad ora non hanno mai sbagliato, ci dicono che alcuni sindaci , anche all’interno del PD, sarebbero pronti a disertare la programmazione in via di esecuzione. Questo piano di riordino non convince , non convince nemmeno loro.

Sono ormai due anni e più che con varie iniziative cerchiamo di contrastare questa decisione folle. Speriamo che a noi e ai molti cittadini che si oppongono a tale decisione si uniscano anche rappresentanti politici e amministratori locali .

Il comitato NOI VOI VERGATO invita tutta la cittadinanza alla riunione del 11 APRILE alle 20.30, presso la sala PAPA GIOVANNI per discutere dell’ormai prossimo trasferimento del reparto di ORTOPEDIA e per mettere in campo eventuali iniziative a difesa del presidio ospedaliero di Vergato …perché nulla è ancora perduto …l’ospedale ha bisogno di noi tutti, perché tutti abbiamo bisogno dell’ospedale !!!! “


9 commenti:

Anonimo ha detto...

Quelli che non hanno il coraggio di dire no al Pd pensino un domani ai loro nipoti che cadono giocando o al loro coniuge che si frattuta un femore, pensino come sarebbe fare un trasporto fino a Porretta o a Bologna, e come sarebbe andare ad assisterli in ospedale con queste distanze!

Massimo Gamberi ha detto...

Siamo d'accordo sul tentare il tutto per tutto, anche se fosse che, si dovesse presidiare le uscite per evitare lo spostamento degli impianti... da Vergato a Porretta... Però crediamo che, qualsiasi azione sia, quella da intraprendere, sia quella più utile allo scopo che quella solo di protesta, o per dare visibilità mediatica al problema, sia giusto farla solo dopo aver appreso dal Sindaco il loro 'Piano' in Consiglio Pubblico, come da richiesta fatta dalle tre opposizioni il 28 marzo scorso (è previsto dal regolamento che su un terzo dei consiglieri lo debba indicare entro 20 giorni dalla presentazione, e forse, verrà indetto aperto al dibattito pubblico, come ha dichiarato che avrebbe voluto fare Gnudi appena la presentammo), o dopo che avremo appreso, da chiunque altro verrà indicato dalla Giunta per presentare in quella sede l'avanzamento dei lavori previsti dal 'Piano' assieme alle motivazioni, scelte "SOLO" da 'LORO', scelte che, se portate a termine inevitabilmente in breve tempo faranno diventare l'Ospedale di Vergato un OSCO... Per ciò Reputiamo sia importante invitare i Cittadini in Consiglio Comunale e poter dire TUTTI quanti NOI la propria Opinione in merito, soprattutto in quella Sede Istituzionale. Dopo si, anche se solo avremo avuto la percezione, o l'intuizione che, sia Troppo TARDI per poter DIRE la propria opinione e la conferma che, sia Tardi per cambiare questo "piano" che, reputo sia, più di 'Disordine' che di Riordino degli Ospedali... dovremo mobilitarci TUTTI. Ma questo lo farei solo dopo che avremo avuto la conferma che non ci SONO più POSSIBILITA' per cambiare le cose, proposte da questi esperti e approvate da questi Amministratori Politici. 9/04/2018 Movimento 5 Stelle Vergato

Anonimo ha detto...

Sarebbe interessante conoscere i VERI MOTIVI di questo trasferimento, motivi che non si sapranno mai, ma che non riguardano affatto il buonsenso, il servizio verso i residenti !!!!

Anonimo ha detto...


Nonostante le votazioni dove i cittadini sono chiamati ad esprimere il loro parere, i governi TUTTI fanno quello che vogliono e del parere dei cittadini non gliene frega nulla, devono tagliare. IN ordine scritto devono tagliare in primis i servizi nelle periferie dell' appennino. In particolare ora tocca a vergato.
L' ortopedia di vergato nel passato rinomatissimo e servizio d' elite in tutta italia è stato reso ora ad una prestazione sanitaria obsoleta e marginale.
Così ha voluto la politica sanitaria regionale che nazionale, i cosi detti poteri forti. Non pensate che dopo il 4/3/18 le cose migliorino, i servizi ai cittadini continueranno ad essere ridimensionati e noi continueremo a pagare come fossero servizi eccellenti.

Anonimo ha detto...

Dopo miliardi spesi (di cui il pd si è ingrassato) per ristrutturare l' ospedale ora verrà chiuso. (non ci sono sufficenti richieste di interventi) Naturalmente le richieste di prestazioni sanitarie vengono dirottate in altre strutture dichiarate più prestigiose.

Anonimo ha detto...

"Voglio la borsa Vuitton. E la Maserati blu..."

Gli appetiti dei luminari coinvolti nel «Progetto Domino». Tra regali e vanterie
Milano Affari nobili e meno nobili, rivalità, diffidenze: per un anno intero le microspie della Guardia di finanza hanno registrato i traffici dei medici del «Progetto Domino>>Carmine Cucciniello, primario di traumatologia traumatologia correttiva al Pini: «Se dalla Svizzera arrivano 50 mila euro fatturati sono contento ho un'età in cui non me ne frega un cazzo di andare ai convegni a divertirmi, vado solo se è focalizzato a vendere 5mila steli». LA GHIBLI BLU Carlo Romanò, primario di chirurgia ricostruttiva al Galeazzi, metallizzata, interni in cuoio e pelle. Paola Navone, direttore sanitario del Pini, difende la qualità dei dispositivi venduti da Brenicci, tutti indagati.

Anonimo ha detto...

Il sistema è marcio a partire dal basso fino alle multinazionali.
Non da oggi l'ortopedia è considerata una specialità chirurgica "ricca" rispetto alle altre...e dove c'è il formaggio i topi non mancano.
E questi sarebbero dei luminari...davvero nauseabondi i loro discorsi. Per fortuna ci sono tanti medici - non luminari - che quotidianamente e a volte con molte difficoltà fanno onore alla loro professione. In un Paese rigoroso questi qua si prendrebbero 30anni di carcere, se ce posto ancora, si perchè la gente così detta per bene oramai sta tutta in carcere. Progettare altre carceri ??? perchè no.

Anonimo ha detto...

Il sistema è proprio marcio se qualche addetto ai lavori di Vergato, al fine di tutelare sue posizioni di privilegio e rendite di posizione, si inventa che ortopedia se ne va dall'ospedale. E' appena andato in pensione il primario titolare di ortopedia, dott. Serra ed a Vergato c'è già il medico specialista sostituto. IL Piano di riordino approvato il 15 settembre 2017 da tutti i Sindaci del distretto prevede semplicemente la suddivisione di ortopedia tra i due ospedali, di Alto Reno, dove verrà istituito il reparto di Ortopedia chirurgica e e di Vergato, dove resterà l'ortopedia ordinaria. Un normale riordino e miglioramento del servizio.spacciato addirittura come chiusura dell'ospedale!!!!!

Anonimo ha detto...

Nonostante l'importanza dell'argomento il flop dell'evento è stato totale, solo una ventina di partecipanti come pubblico. Evidentemente i cittadini di Vergato ne hanno piene le tasche di polemiche che ogni giorno di più si dimostrano pretestuose, prive di sostanza e finalizzate ad una lotta politica di retroguardia la quale, approfitta di un argomento di facile manipolazione come quello del riordino sanitario che tocca la valle del medio ed alto Reno. L'argomento si presta facilmente ad allarmismi che, se pur assurdi, fanno presa su cittadini che non hanno tempo e voglia di approfondire, come quelle bufale che l'ospedale chiude , che l'ospedale verrà trasformato in OSCO, che l'intero reparto di pediatria verrà trasferito a Porretta e così via..........
Si spera che l'11 maggio prossimo in occasione del Consiglio Comunale aperto al pubblico, convocato dal Comune di Vergato sul tema, i funzionari dell'ASL possano finalmente fare chiarezza e porre fine al fastidioso Tormentone che, come la microscopica partecipazione all'evento dimostra, non interessa più quasi a nessuno