giovedì 1 settembre 2016

Non fuochi d’artificio, ma opere di bene. La solidarietà della montagna bolognese passa anche da questa rinuncia. La mobilitazione per aiutare i terremotati è generale.


L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:

Un piccolo gesto di solidarietà nei confronti delle popolazioni duramente ferite dal terremoto  è quello che hanno voluto manifestare gli organizzatori di Montagna In Fiera, l’iniziativa di Castiglione dei Pepoli che avrebbe dovuto concludersi domenica 28 agosto con uno spettacolo pirotecnico. Il comitato ha pagato alla ditta fornitrice dei fuochi la penale prevista in casi come questi e ha versato la restante cifra risparmiata, circa 2000 €, sul conto corrente della Protezione Civile per la gestione dell’emergenza.
Stessa decisione anche a Monzuno, dove i volontari che organizzano la tradizionale festa del patrono San Luigi hanno deciso di rinunciare ai fuochi d’artificio e hanno al tempo stesso avviato una raccolta di fondi che dovrebbe portare a devolvere un altro migliaio di euro in favore delle popolazioni colpite dal terremoto. Il Comune di San Benedetto Val di Sambro ha deciso, assieme al comitato organizzatore della Festa dello Sport, di destinare parte del ricavato della Lotteria di domenica 28 agosto.
Se da una parte si risparmia sulle feste, dall’altra si organizzano iniziative con l’obiettivo di raccogliere fondi per l'emergenza terremoto: oltre 300 persone a Marzabotto la sera del 29 agosto hanno partecipato alla polentata. Grazie al Centro sportivo della Lama di Reno, alla Consulta del Volontariato sociale di Marzabotto e a tutti i partecipanti sarà possibile anche in questo caso devolvere una cifra che i volontari stanno conteggiando in queste ore. Inoltre domenica 4 settembre alle 12,30 in piazza a Marzabotto, grazie a Comune e Proloco è prevista "Un'amatriciana per Amatrice": menù con piatto unico di pasta all'amatriciana o vegana, frutta e dolci, obiettivo sempre raccogliere fondi da devolvere.
A Castel d’Aiano il gruppo di Croce Rossa Italiana si è attivato come centro di raccolta per beni e prodotti da inviare nei luoghi colpiti dal terremoto del centro Italia mentre anche negli altri comuni dell’Appennino bolognese i volontari hanno già dato la loro disponibilità a intervenire, se necessario: sono già partiti i volontari della Croce Rossa di Gaggio Montano, altri attendono le indicazioni di chi coordina gli interventi di Protezione Civile per evitare inutili sovrapposizioni.


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