Il ritrovo è fissato per le 15.30 al Cimitero di Casaglia, cui seguirà la processione fino ai resti della chiesa, dove alle 16 l'Arcivescovo presiederà la Messa.
Dalle 14 alle 18 verrà chiusa ai veicoli la strada da San Martino a Casaglia. Le auto potranno parcheggiare a San Martino. Da qui sarà attivo un servizio navetta fino a Casaglia e ritorno.
Nell'annuncio
si legge:
Nell'autunno
del 1944, soprattutto nei mesi di settembre e ottobre, in quei luoghi
si compì un massacro che coinvolse piccole comunità e soprattutto
le persone più deboli: anziani, donne, bambini insieme ai loro
Pastori: uccisi in un vortice di violenza e di odio irrazionale.
Ricordiamo in particolare i nomi di tre sacerdoti diocesani: don
Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, don Giovanni Fornasini:
il più anziano di loro aveva 29 anni. Furono sacrificati anche due
sacerdoti religiosi: don Comini e padre Capelli, ma anche una lunga
serie di persone innocenti, colpevoli solo di trovarsi in quei
luoghi, indifesi nella loro debolezza.
Sono passati 72 anni, ma il loro ricordo rimane. La Chiesa bolognese non li ha dimenticati. A livello diocesano si è già concluso il processo in vista della loro beatificazione. Attualmente presso il competente dicastero della Sede Apostolica vengono esaminati gli atti della loro vita e della loro morte, in attesa di un giudizio definitivo che compete solo all'autorità suprema della Chiesa. Però il loro messaggio continua a parlare anche nel nostro tempo. Quelle piccole comunità cristiane inconsapevolmente hanno trasmesso a noi la certezza di una fedeltà che non si spaventa neanche di fronte alla persecuzione e alla morte. Il Giubileo della misericordia di quest'anno, voluto da Papa Francesco, ci riporta ad alcune realtà evangeliche, semplici ma essenziali di cui più che mai sentiamo la necessità e che quelle comunità hanno saputo vivere con evidenza.
Sono passati 72 anni, ma il loro ricordo rimane. La Chiesa bolognese non li ha dimenticati. A livello diocesano si è già concluso il processo in vista della loro beatificazione. Attualmente presso il competente dicastero della Sede Apostolica vengono esaminati gli atti della loro vita e della loro morte, in attesa di un giudizio definitivo che compete solo all'autorità suprema della Chiesa. Però il loro messaggio continua a parlare anche nel nostro tempo. Quelle piccole comunità cristiane inconsapevolmente hanno trasmesso a noi la certezza di una fedeltà che non si spaventa neanche di fronte alla persecuzione e alla morte. Il Giubileo della misericordia di quest'anno, voluto da Papa Francesco, ci riporta ad alcune realtà evangeliche, semplici ma essenziali di cui più che mai sentiamo la necessità e che quelle comunità hanno saputo vivere con evidenza.
L''Arcivescovo
di Bologna sarà ancora a Marzabotto la domenica successiva, 2
ottobre, dove celebrerà, alle 9.30 nella chiesa parrocchiale, la
Massa dedicata alle vittime di Marzabotto, appuntamento inserito nel
programma delle commemorazioni dell'Eccidio di Monte Sole.
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