Segnalato
E'
stato pubblicato di recente un articolo sulla progressiva scomparsa
del “cash” e
la sua sostituzione con carte elettroniche. I vantaggi sono svariati:
dalla riduzione dei costi sostenuti dall’Unione Europea per la
gestione del denaro, alla lotta contro il riciclaggio di denaro
sporco. Vi sono anche una serie di studi sul comportamento umano che
dimostrano come si tenda a spendere di meno in presenza di contante e
ad essere invece più “spendaccioni” se si fa ricorso a carte
elettroniche. Riportiamo di seguito uno studio dal blog Cognitive
lode:
Tendiamo
a spendere di più quando non abbiamo denaro contante tra le mani.
In uno studio effettuato su due condominii negli USA, i ricercatori
hanno scoperto che le persone spendono meno per la lavanderia quando
le lavatrici accettano monete rispetto a quando si possono usare
carte prepagate. In poche parole, pagare con la carta ha fatto sì
che gli abitanti dei condominii spendessero di più per il bucato
(Soman, 2003). È alquanto ovvio che spendere denaro non sia
piacevole. Se ci fosse data l’opzione, non ci separeremmo mai dal
nostro denaro. Tuttavia nel mondo reale ci è richiesto di farlo
almeno ogni singolo giorno della nostra vita.
Ma
ciò che incuriosisce di questo comportamento è che dipende
esclusivamente da quanto tangibile
e trasparente sia la forma di pagamento.
Minore è la trasparenza e la tangibilità di un pagamento, più
siamo portati a consumare il servizio o il bene legato a quella forma
di pagamento. I contanti sono la forma più trasparente di pagamento;
ogni volta che paghiamo con delle banconote o delle monete possiamo
vederle, sentirne la consistenza e l’odore. Questo è il motivo per
cui molti di noi si trovano con debiti sulla carta di credito.
Infatti, pagando tramite un pezzo di plastica, come la carta di
credito, si rende il pagamento meno trasparente di quando usiamo i
contanti. Così siamo portati a spendere di più, cosa che dimostra
come le carte di credito possano essere pericolose. In un altro
esperimento simile, è stato scoperto che quando è stato chiesto di
fare un’offerta per un paio di biglietti di un evento sportivo,
coloro ai quali era stato detto che avrebbero pagato con carta di
credito hanno offerto un prezzo largamente superiore a quelli che era
stato detto che avrebbero pagato in contanti (Prelec and Simester,
2001).
Sorge
spontanea la domanda: nel
2036, anno in cui si ipotizza la scomparsa del “cash”, saremo
tutti più spendaccioni?
4 commenti:
Mi sa che come vanno le cose saremo mooooolto poco spendaccioni
La tendenza senza contante e' a indebitarsi, percio' si' ci indebiteremo di piu' e le banche saranno felici!
Se provate a pagare il bollo con bamcomat all'aci di Vergato, vi addebiteranno un ulteriore euro per l'utilizzo del POS,,,,viva il contante, contante tutta la vita.
Il contante dà fastidio solo alle banche che con esso non riescono a speculare sulle transazioni. La scomparsa del contate, ammesso che il popolo continui ad essere così pecorone da accettarla, sarà l'ennesimo regalo dei governi alle banche. Prepariamoci a riattivare il baratto come forma di pagamento, unico modo per castigare questi aguzzini dei popoli.
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