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“La
Regione avvii un’attenta verifica su quanti Comuni oggi applicano
il regolamento regionale sulle polizie locali che prevede, tra le
dotazioni di autotutela per il personale, l’utilizzo del bastone
estensibile, lo spray irritante e il giubbotto antiproiettile”. È
questa la richiesta di Gianluca Sassi, capogruppo regionale del M5S,
formalizzata con una interrogazione presentata alla Giunta che
prende spunto dalla recente polemica sulla mancata dotazione da parte
del corpo di polizia municipale di Reggio Emilia di alcuni strumenti
di autotutela. “Il regolamento regionale, approvato anche
dall’allora Conferenza delle Autonomie Locali, esiste dal 2005 ma i
Comuni sembrano ignorarlo – spiega Gianluca Sassi – Quello che è
successo a Reggio Emilia, con la maggioranza che ha bloccato il
tentativo di adeguamento chiesto dal Movimento 5 Stelle. è un fatto
molto grave. In primo luogo perché limita la sicurezza degli agenti
di polizia municipale che sono mandati in strada senza una
strumentazione idonea che possa tutelare loro e i cittadini. E poi
perché azzera il ruolo di coordinamento svolto dalla Regione su
richiesta proprio dei Comuni”. Per questo nella sua interrogazione
il capogruppo regionale del M5S ha chiesto alla Giunta “quale sia
lo stato di adozione in regione del regolamento “base”
individuato attraverso un odg dal CAL e promosso anche attraverso il
sito web istituzionale della Regione e il quadro della diffusione, su
base regionale, dell’impiego degli strumenti di autotutela per il
personale della polizia municipale”. “Nascondersi dietro la scusa
della nomina di un nuovo comandante come il Comune di Reggio Emilia
ha fatto – conclude Gianluca Sassi – è irrispettoso per tutti
quelle persone impegnati ogni giorno per la nostra sicurezza e che
vorrebbero avere a disposizione tutta la strumentazione necessaria
per poter svolgere serenamente il loro lavoro”.
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