Dal comune di Sasso Marconi:
Esattamente
mille anni fa - nel 1016 - l’imperatore tedesco Enrico II tentò di
traslare a Spira, in Germania, il corpo di San Leone (alias San Leo),
fondatore della Città di San Leo e patrono dei tagliapietre
(attività praticata a Sasso Marconi nelle cavità della Rupe fin
dall’antichità).
La tradizione narra che i cavalli che trainavano il carro, giunti a Voghenza nei pressi di Ferrara, si imbizzarrirono, costringendo Enrico II a lasciare il corpo del Santo in un luogo, poi chiamato San Leo di Voghenza. La comunità di Voghenza - oggi in Comune di Voghiera - custodisce tuttora le ossa del Santo in un santuario.
La tradizione narra che i cavalli che trainavano il carro, giunti a Voghenza nei pressi di Ferrara, si imbizzarrirono, costringendo Enrico II a lasciare il corpo del Santo in un luogo, poi chiamato San Leo di Voghenza. La comunità di Voghenza - oggi in Comune di Voghiera - custodisce tuttora le ossa del Santo in un santuario.
Per celebrare la ricorrenza della traslazione, i Comuni di San Leo, Voghiera e Sasso Marconi, con il sostegno della Regione Emilia Romagna, hanno predisposto un calendario di eventi attraverso cui indagare e fare conoscere la figura del Santo e il suo rapporto con le singole realtà storico-culturali e socio-economiche dei territori interessati.
Nello
specifico, la città di Sasso Marconi partecipa con una serie di
appuntamenti concentrati nel week-end del 3-4
settembre
e finalizzati a favorire la riscoperta della figura di San Leo e
delle ragioni storiche, culturali e sociali che hanno portato alla
presenza di una chiesa dedicata al Santo nell’omonima località: la
chiesa è situata in una zona in cui un tempo operavano numerosi
tagliapietre e scalpellini (di cui San Leo è il Santo patrono) e,
secondo la tradizione, custodisce una reliquia di San Leo dalle
qualità taumaturgiche (con cui era usanza benedire i bambini
afflitti da pustole alla bocca).
Si comincia sabato 3 settembre con una “Mostra di Icone Sacre” curata e presentata da Don Gian Luca Busi, parroco di San Leo ed esperto di tale forma di espressione religiosa e artistica. La mostra verrà inaugurata alle 18 nella Sala Mostre “Renato Giorgi” di Sasso Marconi.
A seguire, alle 20, l’adiacente Giardino “Marija Gimbutas” ospiterà il concerto per pianoforte “Icone Sonore - musiche di Ravel, Prokofiev, Rachmaninoff” con il maestro David Alexandru Irimescu.
Si comincia sabato 3 settembre con una “Mostra di Icone Sacre” curata e presentata da Don Gian Luca Busi, parroco di San Leo ed esperto di tale forma di espressione religiosa e artistica. La mostra verrà inaugurata alle 18 nella Sala Mostre “Renato Giorgi” di Sasso Marconi.
A seguire, alle 20, l’adiacente Giardino “Marija Gimbutas” ospiterà il concerto per pianoforte “Icone Sonore - musiche di Ravel, Prokofiev, Rachmaninoff” con il maestro David Alexandru Irimescu.
Domenica 4 settembre il programma prevede, alle 17.30, un’escursione da San Leo alla Rupe con cenni storici sull’antica attività di estrazione di pietra arenaria nelle cave della Rupe, seguita, alle 21 nella chiesa di San Leo, dal concerto “I Fiamminghi e l’Italia - la polifonia vocale in Europa tra XV e XVI sec.”, a cura dell’Ensemble Vocale “Odhecaton”.
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