Di Gianni Passini
Sabato prossimo, 14 giugno, il Parco
delle Terme di Porretta si veste di luce colorata per la ‘Notte Celeste 2014’ con ‘Le grandi bellezze azzurre… salute,
benessere e sport’.
Il ricco programma della giornata prende il via
alle 10 e prevede numerosi intrattenimenti,
degustazioni di prodotti tipici, la presenza di bancarelle di artigianato,
visite guidate alle sorgenti termali di acqua sulfurea, l’accesso alla piscina
termale fino alle 19 e tanto sport.
Dalle 21,
intrattenimento musicale e danzante con sfilata finale. A mezzanotte, il celeste
diventerà ancora più acceso, per la diretta tv nell’Hotel delle Acque ‘degli
azzurri’ impegnati nella partita Italia-Inghilterra.
A dare
maggior lustro alla notte celeste parteciperà all’appuntamento anche il Museo Nazionale Etrusco ‘Pompeo Aria’ di
Marzabotto con un proprio punto informativo animato dai rievocatori di Methlum
Kainual che daranno un adeguato supporto storico-rappresentativo alla conferenza del direttore del museo, Paola
Desantis, sul tema ‘L'acqua degli uomini, l'acqua degli Dei: sulle tracce degli
Etruschi in Appennino’, in calendario
per le 18.
L’archeologa guiderà il pubblico
alla ricerca di quegli antichi abitatori, illustrando le tappe di un
popolamento che, partendo da Marzabotto, si diffuse su valli e monti
circostanti. Porretta, punto strategico sulla via del Reno
che congiungeva Etruschi toscani e padani, non fu estranea alla presenza
etrusca e sarà quindi l’occasione per porrettani
di entrare in comunicazione con i propri antenati.
Gli antichi
abitanti della valle del Reno, apripista dei Romani, torneranno quindi a rivivere, con il loro
culto delle acque, in questo luogo di arcane acque termali che
certo i remoti abitanti della Valle del Reno dovettero venerare in modo
particolare. L’appassionata esposizione della Desantis con i rievocatori di Kainua, l'antica città di Marzabotto,
guideranno lungo un viaggio tra le tante testimonianze archeologiche rinvenute
nei secoli in questo territorio, con preparata documentazione sulla vita, dla
morte, la religiosità e il quotidiano di questi nostri antichissimi antenati,
grandiosi quanto ancora sconosciuti.
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