venerdì 2 dicembre 2022

Sasso Marconi. La Cartiera del Maglio si prepara a produrre Idrogeno Verde


  

C’è una bella novità che bolle in pentola a Borgonuovo di Sasso Marconi: il possibile riutilizzo della ex Cartiera del Maglio per una attività industriale finalizzata a produrre idrogeno verde, utilizzando le acque del canale di Palazzo Rossi.



Ideatore e ispiratore della riconversione al nuovo utilizzo della bella struttura storica, il giovane sassese Matteo Vincenzi ( nella foto) , consigliere comunale per la maggioranza di Sasso Marconi e studente del corso di Scienze e Tecnologia Agrarie all’Università di Bologna.

Il progetto ha già percorso tappe significative: ha infatti l’interesse di un investitore, ha l’auspicio  di poter ottenere un finanziamento dal PNRR che destina risorse pari 500 milioni da utilizzare per i progetti di riconversione di aree dismesse,  ha  già l’approvazione del gestore del canale ( di proprietà privata e ora utilizzato per generare energia elettrica tramite una turbina) a utilizzare l’acqua  prelevandola a valle dell’attuale punto di utilizzo e ha il convinto attuare, Vincenzi appunto: “L’impresa dovrà avere a disposizione non solo l’area ex cartiera, ma anche una seconda attigua. In un ampio spazio sarà realizzato un parco fotovoltaico  per ottenere l’energia necessaria alle lavorazioni, cui si affiancherà l’impiantistica industriale”, precisa Matteo che  dà subito un dato per sottolineare il valore anche ambientale dell’operazione:    “Scindendo la molecola dell’acqua è possibile ricavare idrogeno e liberare ossigeno  da immettere in atmosfera o incanalarlo per usi sanitari. Al contrario, l’utilizzo del idrogeno ricavato del metano (CH4) libera in ambiente carbonio e  genera anidride carbonica.” L’ideatore dell’impresa  aggiunge una preoccupazione. “ Per partecipare al bando PNRR l’area interessata dal progetto deve essere libera da ogni inquinamento. L’investitore è già impegnato nella bonifica. La cartiera è stata un polo industriale per secoli. La necessità di una profonda pulizia è quindi opportuna”. E aggiunge i dati positivi: “C’è già anche chi sta affrontando l’impegnativo processo burocratico che l'avviamento dell’impresa richiede. Se tutto andrà nei modi sperati fra due anni potremmo vedere la Cartiera rinata quale nuovo polo industriale.” Il nostro studente termina con una sottolineatura : “La nuova industria potrebbe portare anche interessanti vantaggi per l’intera comunità sassese. La miscelazione dell’idrogeno con il metano domestico potrebbe procurare una diminuzione del prezzo delle forniture di una percentuale identica a quella della miscelazione, con ovvio beneficio economico generale e anche ambientale”.

Ci permettiamo di aggiungere anche una nostra considerazione. La riconsegna della Cartiera del Maglio  a una attività viva potrebbe concludere il recupero di tutti gli scheletri industriali di questo tratto della valle del Reno: alla cartiera del Maglio si aggiungono infatti la ex Alfa Wasserman ( già coinvolta in un progetto di recupero), la ex Grandi Lavori ( ospita una nuova industria), l’Arcotronics ( già smantellata per la riconversione residenziale), la ex Metalplast ( diverrà un polo scolastico) e la ex Cartiera Borgo di Lama di Reno ( allo studio il progetto di recupero, già finanziato).  

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel resto del mondo è programmata la costruzione di 26 centrali nucleari per gli anni 2023 e 2024
Russia 2
Cina 4
Bangladesh 2
Slovacchia 2
India 6
Francia 1
Korea 3
Turchia 2
UAE 1
USA 2
Iran 1

Le Zero emissioni le lasciano a noi.

Anonimo ha detto...

Ma borgonuovo non c'è un comitato per il no ? A lama di reno c'è un comitato per il No a qualsiasi cosa, il quale blocca sempre tutto. Sti rimbambiti!!!!

Anonimo ha detto...

Datemi un lavoro

Anonimo ha detto...

Generare ossigeno per rilasciarlo in atmosfera è una sonora minch...ta.
Con quello che costa generare idrogeno da elettrolisi (il rendimento del sistema e' scarsissimo) si spera che venga invece rivenduto per tenere in piedi la struttura ed essere riutilizzato nella seconda modalita' ipotizzata: per usi tecnici e sanitari.

Tolto questo e' sempre meglio che costruire una centrale nucleare, come qualche lobotomizzato desidererebbe.

Anonimo ha detto...

Sono pienamente d'accordo speriamo vada a buon fine..