Marzabotto, il Summer Camp come antidoto al disagio giovanile

 

Foto d'archivio

Viviamo in una società che spesso appare sorda e cieca di fronte al disagio dei giovani. Ragazzi soli, fragili, che per sentirsi parte di un gruppo finiscono per adeguarsi a comportamenti devianti, fino a danneggiare sé stessi e gli altri. La sensibilità dell’opinione pubblica si accende solo di fronte alle immagini più drammatiche – episodi di bullismo, adolescenti che si tolgono la vita, famiglie impotenti – mentre troppo spesso mancano risposte concrete.

Non di rado gli adolescenti restano chiusi in casa durante le vacanze perché non sanno dove andare o perché le famiglie non possono permettersi attività estive strutturate. Per questo, da alcuni anni a Marzabotto è nato il Summer Camp, un campo estivo di fine stagione che offre ai ragazzi la possibilità di trascorrere giornate all’aria aperta, tra giochi, attività formative e momenti di socialità. Un’esperienza resa possibile dalla collaborazione di diverse realtà del territorio e guidata da istruttori qualificati, capace di creare legami autentici e convivialità: sedersi a tavola insieme, parlare, condividere il tempo in modo sano e produttivo.

Il successo dell’iniziativa è testimoniato dall’entusiasmo dei partecipanti, che già attendono con impazienza la prossima edizione. Per molti genitori rappresenta una risposta concreta al rischio che gli adolescenti cerchino identità e riconoscimento nelle baby gang.

“Il Summer Camp è una realtà da sostenere e replicare in altri comuni – sottolinea una madre di un ragazzo che vi ha partecipato, nonché coordinatrice di Azzurro Donna –. Progetti di questo tipo offrono obiettivi, occupano il tempo in maniera costruttiva e lasciano nei giovani un grande valore sociale e civile. Mi auguro che in futuro sempre più amministrazioni scelgano di promuovere campi estivi per ragazzi”.