Dal 26 al 28 settembre a Monte Sole, Marzabotto, il confronto tra biodistretti italiani ed europei
Tre giorni
di dialogo, confronto e progettualità comune per ripensare il futuro delle aree
rurali e montane: è questo l’obiettivo dell’incontro “Abitare la campagna e
la montagna: agricolture che costruiscono comunità”, promosso dal Biodistretto
dell’Appennino Bolognese, che si terrà dal 26 al 28 settembre 2025 a
Il Poggiolo, Monte Sole, Marzabotto (BO).
L’evento, di
respiro nazionale e internazionale, riunirà i biodistretti e le realtà
agroecologiche impegnate nella costruzione di economie locali, ecologiche e
socialmente sostenibili. Saranno presenti agricoltori, allevatori,
artigiani, ristoratori, ricercatori, associazioni di categoria, scuole,
università, ambientalisti, amministratori pubblici e cittadini, per
condividere esperienze, buone pratiche e visioni di futuro.
Al centro
del dibattito, la convinzione che la campagna e la montagna non siano solo
luoghi da preservare, ma territori da abitare e rigenerare: spazi di vita,
di lavoro e di comunità. Qui l’agricoltura si intreccia con la cultura, il
cibo diventa strumento di relazione, le reti sociali si trasformano in
laboratori di innovazione.
«Chi ricuce
comunità o ne inventa di nuove mette radici e contrasta le frane materiali e
simboliche che attraversano i nostri territori», sottolineano gli organizzatori.
La tre
giorni proporrà momenti di confronto tra esperienze locali e internazionali,
testimonianze di agricolture resilienti, tavoli di lavoro per costruire
progetti condivisi e uno spazio di riflessione politica: come riportare
vita, economia e lavoro pulito nelle campagne e nelle montagne.
Una rete che cresce
L’iniziativa
nasce in collaborazione con i Biodistretti dell’Emilia-Romagna e con l’Associazione
per l’Agricoltura Biodinamica promotrice del Biodistretto Appennino Tosco
Emiliano. La partecipazione attesa è ampia e variegata: biodistretti di
Lazio, Puglia, Veneto (Dolomiti Bellunesi), Sicilia (Monti Iblei), Basilicata e
Piemonte, oltre a rappresentanti da Francia e Germania.
L’appuntamento
di Monte Sole vuole così diventare un crocevia europeo di pratiche e idee
per la transizione ecologica, partendo dai territori e dalle persone che li
abitano. Un invito non solo a riflettere, ma a costruire insieme nuove
comunità rurali, capaci di unire sostenibilità, lavoro e qualità della
vita.


3 commenti:
la mia presenza? Anche no grazie, il solito incontro istituzionale che vuole piegare le faticosissime attività contadine alle nuove (peraltro volute da nessuno) volontà della morente Unione Europea, causa di tutti i mali agricoli.
Cosa c'è da ripensare?
Quello che vogliono ripensare è la vostra vita in montagna, che siate comunità oppure isolati, vi considerano troppo liberi poiche non controllabili come la gente di città. Provano ad ingabbiarvi con formule adattabili all'appenino, le strade di comunicazione tra i centri abitati sparsi nelle due valli sono già controllate da varchi elettronici, sanno esattamente chi va è chi viene, non controllano ancora i sentieri nei boschi e lungo le rive dei fiumi, per questo verranno affiancati da strutture ambientaliste di difesa dei siti naturali. E' importante che lottiate per mantenere la vostra libertà di movimento con veicoli a motore, altrimenti il territorio montano diventerà la vostra prigione quando verrete appiedati.
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