lunedì 22 settembre 2025

Abitare la campagna e la montagna: un incontro internazionale per ripensare le comunità rurali

Dal 26 al 28 settembre  a Monte Sole, Marzabotto, il confronto tra biodistretti italiani ed europei



Tre giorni di dialogo, confronto e progettualità comune per ripensare il futuro delle aree rurali e montane: è questo l’obiettivo dell’incontro “Abitare la campagna e la montagna: agricolture che costruiscono comunità”, promosso dal Biodistretto dell’Appennino Bolognese, che si terrà dal 26 al 28 settembre 2025 a Il Poggiolo, Monte Sole, Marzabotto (BO).

L’evento, di respiro nazionale e internazionale, riunirà i biodistretti e le realtà agroecologiche impegnate nella costruzione di economie locali, ecologiche e socialmente sostenibili. Saranno presenti agricoltori, allevatori, artigiani, ristoratori, ricercatori, associazioni di categoria, scuole, università, ambientalisti, amministratori pubblici e cittadini, per condividere esperienze, buone pratiche e visioni di futuro.

Al centro del dibattito, la convinzione che la campagna e la montagna non siano solo luoghi da preservare, ma territori da abitare e rigenerare: spazi di vita, di lavoro e di comunità. Qui l’agricoltura si intreccia con la cultura, il cibo diventa strumento di relazione, le reti sociali si trasformano in laboratori di innovazione.

«Chi ricuce comunità o ne inventa di nuove mette radici e contrasta le frane materiali e simboliche che attraversano i nostri territori», sottolineano gli organizzatori.

La tre giorni proporrà momenti di confronto tra esperienze locali e internazionali, testimonianze di agricolture resilienti, tavoli di lavoro per costruire progetti condivisi e uno spazio di riflessione politica: come riportare vita, economia e lavoro pulito nelle campagne e nelle montagne.

Una rete che cresce

L’iniziativa nasce in collaborazione con i Biodistretti dell’Emilia-Romagna e con l’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica promotrice del Biodistretto Appennino Tosco Emiliano. La partecipazione attesa è ampia e variegata: biodistretti di Lazio, Puglia, Veneto (Dolomiti Bellunesi), Sicilia (Monti Iblei), Basilicata e Piemonte, oltre a rappresentanti da Francia e Germania.

L’appuntamento di Monte Sole vuole così diventare un crocevia europeo di pratiche e idee per la transizione ecologica, partendo dai territori e dalle persone che li abitano. Un invito non solo a riflettere, ma a costruire insieme nuove comunità rurali, capaci di unire sostenibilità, lavoro e qualità della vita.




 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

la mia presenza? Anche no grazie, il solito incontro istituzionale che vuole piegare le faticosissime attività contadine alle nuove (peraltro volute da nessuno) volontà della morente Unione Europea, causa di tutti i mali agricoli.

Anonimo ha detto...

Cosa c'è da ripensare?

Anonimo ha detto...

Quello che vogliono ripensare è la vostra vita in montagna, che siate comunità oppure isolati, vi considerano troppo liberi poiche non controllabili come la gente di città. Provano ad ingabbiarvi con formule adattabili all'appenino, le strade di comunicazione tra i centri abitati sparsi nelle due valli sono già controllate da varchi elettronici, sanno esattamente chi va è chi viene, non controllano ancora i sentieri nei boschi e lungo le rive dei fiumi, per questo verranno affiancati da strutture ambientaliste di difesa dei siti naturali. E' importante che lottiate per mantenere la vostra libertà di movimento con veicoli a motore, altrimenti il territorio montano diventerà la vostra prigione quando verrete appiedati.