lunedì 4 agosto 2025

San Benedetto Val di Sambro. Un secondo murale nel progetto di rigenerazione urbana del Residence Valsambro

 



È stato completato nei giorni scorsi il secondo murale all’interno del Residence Valsambro, parte integrante del progetto di rigenerazione urbana promosso dall’Amministrazione comunale. L’intervento si inserisce nel programma di valorizzazione artistica finanziato dal bando regionale “AppenninOpenAir”, dedicato allo sviluppo turistico e culturale dell’Appennino.

Dopo il primo murale realizzato nel 2024, la nuova opera, intitolata Mater Mons (Madre Montagna), raffigura una figura femminile ispirata al mondo montano. Con una mezzaluna sopra la testa e stelle bianche che punteggiano un cielo aranciato, l'immagine guida lo sguardo verso un'intima connessione tra essere umano e natura. Al centro della composizione, la figura abbraccia la “Rocciosa”, simbolo della montagna viva e accogliente, sottolineando il legame ancestrale con il territorio e invitando a una visione più profonda e poetica del paesaggio.

“Il nuovo murale celebra una protettrice della natura e della montagna, un omaggio alla forza del nostro territorio – commenta Francesca Girotti, assessora alle Politiche giovanili e alla Comunicazione –. Non si tratta solo di un intervento decorativo, ma di un messaggio visivo che invita a riflettere sulla bellezza che ci circonda e sull’urgenza di preservarla. Un sentito ringraziamento agli artisti Chiara Pulselli, in arte Kiki Skipi, e Andrea Casciu, che con le loro opere stanno contribuendo a restituire dignità e significato a uno spazio vissuto ogni giorno dalla comunità.”

L’iniziativa segna anche un’evoluzione nel ruolo della street art: da espressione di protesta urbana nata negli anni Settanta, spesso bollata come vandalismo, a strumento riconosciuto di riqualificazione e rigenerazione degli spazi pubblici. Facciate anonime o degradate si trasformano così in nuove superfici narrative, capaci di suscitare emozioni e ridefinire l’identità dei luoghi.

“Nel più ampio progetto di rigenerazione del Residence Valsambro abbiamo voluto includere anche la street art – spiega il sindaco Alessandro Santoni – perché sappiamo, guardando a tanti esempi in Italia e nel mondo, che può contribuire in modo concreto a definire l’identità di un luogo. Le opere generano visibilità e interesse, stimolano riflessioni e aiutano i cittadini a riscoprire lo spazio urbano con occhi diversi. Allo stesso tempo, rappresentano un richiamo per chi attraversa il territorio, trasformando angoli dimenticati in nuovi punti di attrazione. Anche grazie alla forza dei social e dei media, questi murales possono diventare veri e propri poli di interesse, capaci di dare nuova vita e centralità a luoghi altrimenti marginali.”

Con Mater Mons, il Residence Valsambro continua dunque il suo percorso di trasformazione in chiave artistica, culturale e sociale, riscoprendo, attraverso il linguaggio visivo, il valore profondo dell’abitare e del paesaggio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono i totale disaccordo con coloro, sindaco in testa, che promuovono queste iniziative spacciate per arte. I muri e le zone degradate possono venire rigenerate da sani interventi di manutenzione edilizia e di pulizia nel contesto nonché da abbellimenti a verde. Basta spendere denaro per opere inutili, stimolatevi a spendere per cose utili.

Anonimo ha detto...

A me non piace.

Anonimo ha detto...

Tutto il palazzo ha l'intonaco che salta via...... però ora hanno 2 bei murales.... soldi buttati