Dopo
anni di declino il rifugio tornerà ad essere un punto di riferimento
per gli amanti della montagna e per gli escursionisti che percorrono
la Via della Lana e della Seta tra Bologna e Prato. Il Comune l’ha
ottenuto in comodato gratuito dall’ente proprietario, ha
contribuito a ristrutturarlo e l’ha assegnato alla sezione locale
del CAI
Sarà
riaperto oggi, domenica 7 aprile, alle 16, il rifugio
“Ranuzzi-Segni” o rifugio dell’Abetaia come è chiamato
informalmente dai cittadini di Castiglione dei Pepoli, per i quali è
stato a lungo un punto di riferimento.
Il
programma della giornata prevede una camminata che parte alle 14 da
Castiglione dei Pepoli, in compagnia del musicista Carlo Maver che
eseguirà alcuni brani lungo il percorso. A
seguire la cerimonia alla presenza del presidente dell’Ente
di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Orientale
Sandro Ceccoli, del conte Vittorio Ranuzzi, presidente
dell’ente no profit “Pro Montibus et Silvis”, del presidente
dei CAI di Bologna Stefano Osti, del presidente del CAI
regionale Vinicio Ruggeri. A fare gli onori di casa, il
sindaco di Castiglione dei Pepoli Maurizio Fabbri.
Il
rifugio torna agli antichi splendori dopo un periodo di
trascuratezza: situato sopra il centro abitato di Castiglione dei
Pepoli, vicino al paese di Monte Baducco, è in una posizione
strategica perché si trova proprio sulla Via della Lana e della
Seta, il percorso per camminatori che unisce Bologna a Prato.
Grazie
ad un accordo firmato nel 2017 tra il Comune di Castiglione e l’ente
no profit “Pro Montibus et Silvis” proprietario dell’immobile,
l’amministrazione comunale ha preso in gestione il rifugio, l’ha
ristrutturato e l’ha assegnato tramite bando pubblico alla
sottosezione dei CAI di Bologna “CAI Val Brasimone Roberto
Venturi” Castiglione dei Pepoli. Si tratta di una realtà molto
viva che negli ultimi anni ha visto una notevole crescita degli
iscritti, in controtendenza nazionale, coinvolgendo anche ragazzi dei
comuni vicini. In particolare sono una quarantina i più giovani, che
si fanno chiamare “Folletti della montagna”, su circa duecento
iscritti.
Oltre
a ritornare alla funzione originaria di rifugio per camminatori,
grazie ai soci CAI che si sono impegnati per pulirlo e arredarlo, nel
rifugio saranno promosse attività legate ai temi dell'ambiente e
della cultura di montagna per tutta la cittadinanza, con un occhio
particolare rivolto ai più giovani. All'interno della sottosezione,
infatti, ci sono diverse aree: chi si occupa della manutenzione e del
ripristino dei sentieri, chi dell'organizzazione delle escursioni,
chi delle attività culturali, chi dei più giovani.
Il
Comune di Castiglione dei Pepoli, da parte sua, ha investito oltre 25
mila euro per ripristinare la fornitura d'acqua direttamente da una
vicina sorgente naturale e realizzato anche un deposito per i mesi di
secca. Oltre tutto tempo fa il Comune ha riconosciuto la cittadinanza
onoraria a Padre Albino Marinolli, che sarà presente alla
cerimonia di riapertura, appassionato escursionista che ha
contribuito, negli anni in cui ha operato a Castiglione, a diffondere
la passione per l’alpinismo tra i giovani che frequentavano
l’oratorio.
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