Un
totem all'uscita della A1 a Sasso Marconi che possa informare e
orientare coloro che,abbandonata l'autostrada, decidono una sosta per
il pranzo a Sasso Marconi nei noti servizi di ristorazione che il
paese vanta e che, cresciuti all'ombra del frequentatissimo casello
autostradale dismesso, hanno perso con il recente trasferimento
dell'uscita autostradale la facile individuazione garantita loro
dalla vicinanza all'ex casello.
La prima tappa |
E' una delle richieste dei residenti
nell'area in destra Reno di Sasso Marconi fatte a Marco Mastacchi,
candidato sindaco per la Lista Civica 'Dimmi', impegnato in questi
giorni in un tour a piedi che lo porterà in tutti i centri abitati
del paese per dialogare con i residenti e raccogliere le loro
istanze. “ Ci era stato persino promesso”, precisa Giuliano del
ristorante Oasi. “Molti di coloro che escono dall'autostrada
trovano la rotonda e dopo averla percorsa anche più volte nella
inutile ricerca di una indicazione, rientrano scoraggiati o mi
telefonano per essere guidati nella ricerca del ristorante,
conosciuto come presente nelle vicinanze del casello. L'abbandono è
totale. Siamo in un'area morta,” sottolinea amareggiato.
Forte
la denuncia di abbandono anche da parte di Gian Paola Degli Esposti
che, fra le tante segnalazioni preoccupate, indica quella del
progressivo e pericoloso lesionamento del ponticello sotterraneo di
via Ziano dovuto alla forte sollecitazione data dal passaggio di
mezzi pesanti. “La zona merita più attenzione soprattutto per la
presenza di importanti servizi che sono stati azzoppati dal
trasferimento del casello e che si trovano ora isolati pur essendo
alle porte del paese”, sollecita Gian Paola.
Nella sua camminata
conoscitiva, Mastacchi ha persino trovato un
pozzetto orizzontale aperto in cui un piccolo canale d'acqua si
scarica su un groviglio di cavi elettrici dell'impianto di
illuminazione. Ha subito chiamato Hera denunciando la pericolosa
presenza. Gli è stato promesso l'immediato intervento risolutore.
Poi
ha raggiunto il vicino Ponte Albano per una sosta al bar dove ha
dialogato a lungo con gli avventori. Infine ha raggiunto Cristina
che gestisce la rivendita di capsule di caffè alla Cervetta 'I
colori del caffè'.
Da Cristina |
Cristina ha fatto notare la buona qualità
dell'offerta commerciale della zona però poco notata poiché il
transito dei veicoli sulla Porrettana è frettoloso. Propone
iniziative di interesse collettivo per dare una informazione piena
sulle presenze di qualità in Cervetta e una riqualificazione
dell'area che a pieno titolo fa parte del centro cittadino.
Oggi
Mastacchi continua la sua camminata, ancora nella zona di Ponte
Albano-Cervetta. Lo affiancherà anche il fedele compagno di
'scarpinate', Alessandro Belière che con lui condivise l'avventura
della Monzuno-Roma a piedi.
2 commenti:
questo è un bellissimo messaggio per tutti, le persone quando vogliono semplicemente CI SONO, non hanno bisogno di complicati sistemi, ma vanno direttamente per strada.
Grande Marco!
Sono nativo di Sasso Marconi.Le zone "Leona,Oasi,Casa Pierino,3 Galletti"sono diventate delle zone morte e pericolose per i pedoni.L'altro giorno sono andato a cercare un passaggio per scendere sul greto del fiume Reno sul versante 3 Galletti.Dopo 1 ora di ricerche da Casa Pierino all'entrata dell'aquedotto non ho trovato nessun passaggio pedonale per scendere al fiume.Tutte recinzioni e cartelli di proprietà privata.Quando ero giovane all'inizio del ponte (sia da un lato che dall'altro c'erano due srntieri che scendevano al fiume, ora sono scomparsi.Ma la cosa che mi ha shoccato di più è stato il traffico caotico nei paraggi della rotonda dell'ex casello dell'autostrada.Un bordello della Madonna e un vero pericolo per un pedone .Se gli abitanti di Casa Pierino vogliono venire a piedi in paese devono rischiare grosso a prendere la direzione del Ponte Albano e anche dalla parte del Ponte Nuovo bisogna fare un tratto di strada pericoloso prima di incanalarsi sul marciapiede del ponte.Erano passati almeno 20 anni dall'ultima volta che andai a piedi da quelle parti ,ma vi giuro che ne passeranno ,almeno, altrettanti(Dio volendo) prima che ci ritorni a piedi.Secondo la mia esperienza ,per un pedone le zone sopracitate sono le più "sfigate" di tutto il comune di Sasso Marconi.Provare per credere.Lodevole iniziativa del candidato sindaco Marco Mastacchi,ma sarebbe stato meglio pubblicizzare le date e i luoghi del Tour ,così almeno se uno aveva qualcosa da dire si poteva regolare. Così invece lo si impara dopo che è già passato e si perde una buona occasione per segnalare quelle cose che non vanno.
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