Si
terrà questa sera a Vergato il consiglio comunale pubblico in cui
verrà illustrato il piano di riordino ospedaliero della Valle del
Reno e verranno annunciate le trasformazioni organizzative che si
intende attuare, unitamente alle prospettive 'di miglioramento dei
servizi' futuri. C'è però chi dice che l'incontro serva
sostanzialmente a salvare 'la faccia' ai sindaci locali che in sede
distrettuale hanno approvato il piano, poi avversato con grande forza
dalla popolazione e non attuato nelle direttive convenute. Insomma i
sindaci farebbero un po' la figura dei 'traditori' ( e ciò in
politica è deleterio) quando pure loro sarebbero stati raggirati.
L'illustrazione di questa sera servirà, secondo quanto si dice, a
dimostrare che i sindaci hanno operato nell'interesse generale e che
i benefici per la popolazione saranno reali. Sarà inoltre utile a
far 'ingoiare il pesante rospo' del trasferimento dell'ortopedia da
Vergato a Porretta.
L'incontro parte comunque già con dei distinguo
e viene da molti ritenuto un bluff. “Il trasferimento di ortopedia
a Porretta è già in corso, la implementazione degli ambulatori
dell'ospedale di Vergato no !” commenta piuttosto preoccupato il
consigliere comunale di Vergato, Giuseppe Argentieri ( nella foto) , che aggiunge. “
Avevamo chiesto che il Comitato di distretto si allargasse con la
presenza di un rappresentate del 'mondo civile', ma la proposta n.00on
è stata accolta e ciò ci ha subito preoccupato poiché sembrava
chiarire che si voleva agire senza controlli e quindi in dispregio
delle attese. Inoltre il trasferimento viene dato come provvisorio e
soggetto a una verifica triennale. Non è previsto però il rientro a
Vergato se la verifica dovesse dare dati negativi. Di frante a tale
ipotesi c'è quindi da credere una possibile chiusura del reparto
come già avvenuto per la maternità. Non siamo per niente
soddisfatti di ciò che sta accadendo”, conclude il consigliere.
Anche
Loris Bonantini ( nella foto) del Comitato 'Noi Voi Vergato non nasconde i suoi
timori che liquida come impossibilità operative. Egli riprende
quando già espresso dal suo comitato: “ Non si possono dividere i
vari tipi di interventi fra i due ospedali, anche perché il
personale medico è sottostimato, in quanto i singoli medici
operano già in 3 ospedali, Bazzano, Vergato e Bellaria. Ci si
propone 5 ambulatori di prime visite e 4 di controlli che dovranno
soddisfare circa 10.000 utenti all’anno, eseguono 6 sedute
operatorie la settimana solo a Vergato, 1 a Bazzano e 1 al Bellaria
con circa 900 interventi all’anno. 4 unità non possono fare
miracoli. Il merito poi al Pronto Soccorso H 24, con il
trasferimento di ortopedia diminuirà l’attività e il numero di
accessi. In poco tempo il servizio diverrà quindi H 12, con un
conseguente impoverimento generale. Non è possibile poi mantenere la
piccola traumatologia, come qualcuno sostiene, perché senza gli
specialisti sono attività che non si possono improvvisare”.
Nessun commento:
Posta un commento