giovedì 3 marzo 2016

Le scuole della provincia piangono per l'esodo dei quattordicenni in città, dove i licei scoppiano. Boom per le Scienze applicate: il Copernico ha 50 esuberi.




Da R.it BOLOGNA

Vogliono tutti venire a studiare sotto le Torri. Si legge dai numeri delle iscrizioni agli istituti superiori per il prossimo anno che la Città metropolitana ha raccolto. Istituti in provincia - quelli dei Comuni più lontani - che perdono iscritti, licei cittadini che scoppiano, in particolare nell'indirizzo delle Scienze applicate (lo scientifico senza latino) dove c'è stato un boom. "Un fenomeno che dovremo approfondire e discutere, a perdere iscritti sono anche scuole nuove che abbiamo appena inaugurato in provincia", spiega il delegato per l'istruzione Daniele Ruscigno.Le iscrizioni in Provincia. Gli iscritti in prima superiore, complessivamente, passano da 7.760 ragazzi a 7.840. Nell'analisi per scuole e indirizzi i dati, diffusi dalla Città metropolitana, parlano chiaro e riguardano le scuole nella Bassa e in montagna; si salvano, anzi crescono, gli istituti dei Comuni alle porte di Bologna, a San Lazzaro (qui, per esempio, il Majorana ha 60 studenti in più) e a Casalecchio (il Da Vinci cresce di una prima che sarà sistemata in un'aula che la Città metropolitata ristrutturerà). Il Giordano Bruno, che ha la sede principale a Budrio, invece perde una decina di studenti; Il Montessori-Da Vinci a Porretta e il Keynes di Castelmaggiore segnano meno trenta; una decina di studenti in meno all'istituto Caduti della Direttissima a Castiglione dei Pepoli; quindici in meno al Malpighi di San Giovanni in Persiceto, dove invece cresce nell'indirizzo elettronico l'Archimede. Cresce anche il Fantini di Vergato (una decina di ragazzi in più): un dato in controtendenza. Qui c'è un esubero nel professionale, mentre il tecnico conferma il calo degli anni precedenti. Sarà fatta una classe prima "articolata" tra geometri e ragionieri. Dopo una crescita che ha portato la scuola ad arrivare a 2.400 studenti, perde "matricole" anche l'Alberghiero, nelle due sedi di Casalecchio e Castel San Pietro: meno 80. "E' il dato più alto, ma quello che ci preoccupa meno perchè la scuola era già arrivata a numeri elevati", spiega Ruscigno.Calo degli stranieri in Appennino. Le scuole superiori in montagna soffrono di più, anche di un calo degli studenti stranieri. "Noi avevamo numeri alti al professionale, quest'anno sui 34 iscritti al massimo sono 3-4 gli alunni di origine non italiana", osserva il preside del Fantini di Vergato Paolo Bernardi. "Si spiega col fatto che gli stranieri se ne stanno andando dall'Appennino perchè c'è la crisi del lavoro".Esuberi: il caso del Copernico. Alla fine le scuole cittadine che crescono dovrebbero riuscire a sistemare tutti gli studenti in più trovando gli spazi, anche con doppi turni o aule a rotazione, quando una classe è in palestra o in laboratorio, come alle Laura Bassi. E' l'indirizzo delle Scienze applicate a fare il pieno di iscritti: due classi prime in più al Righi, che ha gli spazi per accoglierle; 25 studenti in esubero al Fermi (qui le Scienze applicate sono passate da 77 a 117 iscritti), che dovrebbero trovare sistemazione, assicura Ruscigno, anche in altre scuole. Rimane il caso del liceo scientifico Copernico: l'indirizzo linguistico ha perso 23 iscritti, compensati dall'aumento (più 25) allo scientifico. Mentre ci sono esuberi nelle Scienze applicate passate da 121 a 177: 56 ragazzi che non potranno trovare posto al Copernico. "Non c'è spazio e nemmeno ci sono locali vicini alla scuola che possiamo mettere a disposizione", dice Ruscigno. "Alle famiglie saranno offerte altre scuole, come il Sabin, che hanno lo stesso indirizzo".Iscrizioni nei tecnici: calano geometri e ragionieri. Se Aldini e Belluzzi

crescono negli indirizzi industriali e il Luxemburg tiene, a soffrire di più sono gli indirizzi tecnici commerciali e per geometri. "Il rilancio della cultura tecnica sta dando risultati, almeno per la parte industriale", spiega l'assessore alla scuola della Città Metropolitana. "Invece c'è un forte calo nei professionali rispetto al quale dovremo interrogarci". Alle Aldrovandi-Rubbiani c'è stato un crollo con meno 80 iscritti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

In Alto Reno i candidati Sindaco che fanno oltre che litigare?

Anche i migranti rimigrano.

Meno male che politici di via Aldo Moro stanno lavorando sul circuito della cultura.