Il
M.5 S. comunica:
Silvia
Piccinini, consigliera regionale del M5S, ha presentato una
interrogazione sul caso della nomina del nuovo direttore generale
della neonata Agenzia regionale per il lavoro e denuncia: “ I
criteri di valutazione hanno premiato chi ricopriva un precedente
incarico in Regione”.
"Un
candidato su tre alle recenti selezioni per un posto di dirigente in
Regione non si è nemmeno presentato al colloquio. Una chiara
dimostrazione del fatto che si trattasse di nomine già scritte e per
le quali contava solo giurare fedeltà eterna alla Giunta e non la
valutazione delle competenze. Lo conferma anche la recente nomina
alla direzione della nuova Agenzia regionale per il lavoro che ha
visto trionfare, manco a dirlo, l’ex dirigente del Servizio lavoro
regionale”. Silvia Piccinini, consigliera regionale del M5S, torna
ad incalzare la Giunta sul tema della nomina dei dirigenti regionali.
Dopo aver denunciato le selezioni farsa dei 13 dirigenti esterni
(tutti riconfermati) che andranno a ricoprire ruoli chiave
nell’organigramma di cinque direzioni generali, adesso sposta
l’attenzione sulle procedure che hanno portato alla scelta del
numero 1 della nuova Agenzia regionale per il lavoro. “Pur essendo
l’Agenzia regionale per il lavoro una novità nell’ordinamento e
nell’organizzazione della nostra Regione, i criteri stabiliti dalla
Giunta per la selezione hanno assegnato una condizione di priorità
ai candidati con esperienza dirigenziale nella nostra regione –
spiega Silvia Piccinini – In questo modo la partecipazione
alla selezione di un Direttore (non un semplice dirigente) di
un’altra Regione o di un Direttore del Ministero del Lavoro ha
ottenuto una valutazione più bassa di quella di dirigenti della
nostra Amministrazione. Senza contare che il criterio dell’esperienza
sembra del tutto fuori luogo visto che si tratta di una posizione
oggettivamente nuova nella struttura regionale visto che è stata
istituita da poco”. Il meccanismo di valutazione, ovviamente, ha
avuto poi l’effetto sperato: i candidati ammessi al colloquio sono
stati 44 ma a vincere è stato il dirigente del Servizio lavoro
uscente. “Senza il bonus previsto per l’esperienza maturata in
Regione questa persona non avrebbe vinto visto che al colloquio ha
avuto una valutazione inferiore a quella di un altro candidato che
proveniva da un’Agenzia regionale del Lavoro di un’altra Regione
– aggiunge Silvia Piccinini – In pratica si è scelto di premiare
la provenienza più che le capacità, quasi come se anche ai
dirigenti fosse possibile applicare i marchi DOP o IGP. Noi, invece,
crediamo che una seria valutazione dovesse esclusivamente basarsi sul
merito e sulle capacità, anche perché chi adesso dovrà guidare la
nuova Agenzia per il lavoro dovrà occuparsi di competenze che non
erano previste nella sua precedente esperienza, come quelle dei
Centri per l’impiego. Visto che anche chi tenta di partecipare a
questo tipo di selezioni sa benissimo che si tratta di una farsa
totale, come dimostra il fatto che per quelle dei 13 dirigenti
esterni quasi il 40% del candidati non si è presentato nemmeno ai
colloqui, la Giunta abbia almeno la decenza di ammettere che non si
tratta di selezioni realmente aperte ai migliori”.
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