Dimmi
con chi vai e ti dirò chi sei. Il motto si è dimostrato fondato più
volte e un'ultima conferma l'ha avuta a Vergato. Un ragazzo si
propone l'acquisto illegale di una pistola e la chiede a due 'suoi
conoscenti' da cui sa di aver soddisfazione. Poi cade nel tranello
del ricatto. Solo i Carabinieri lo hanno salvato dal brutto guaio.
I
militari di Vergato hanno infatti arrestato due italiani, un 23enne e
un 18enne, per estorsione in concorso.
La
vicenda ha avuto inizio la scorsa estate, quando un 24enne, residente
nel bolognese, decise di acquistare una pistola con matricola abrasa
per andare a sparare nel bosco. Considerata l’illegittimità della
richiesta, il giovane si è rivolto ai due soggetti perché sapeva
che, in un modo o nell’altro, lo avrebbero accontentato. Qualche
giorno dopo, però, l’acquirente, resosi conto di aver fatto una
stupidaggine, contattò nuovamente i due venditori e annullò
l’ordine. Una scelta saggia che non poteva concludersi con un
semplice: “Grazie per l’interessamento”, anzi,
trattandosi di un’arma clandestina e non di un oggetto comune, come
un paio di scarpe, era destinata ad avere delle conseguenze. I due
ragazzi, infatti, decisero di farsi saldare lo stesso attraverso una
serie di minacce che misero in atto nei confronti del 24enne. A quel
punto, la vittima si vide costretta a consegnare quanto richiesto:
900 euro.
La
settimana scorsa, quando la questione sembrava ormai risolta da
tempo, i due soggetti si sono avvicinati al 24enne con aria
minacciosa e gli hanno chiesto altri 1.500 euro.
Spaventato e temendo per la propria incolumità, il giovane si è
rivolto ai Carabinieri e ha raccontato tutta la storia, aggiungendo,
inoltre, che il pagamento sarebbe avvenuto nei pressi di un esercizio
commerciale di Vergato. L’appuntamento veniva fissato per le ore
18:30 di venerdì 11 marzo. Anche i Carabinieri si sono recati
all’incontro e hanno atteso lo scambio da una posizione defilata.
Non appena il 24enne ha estratto le banconote e le ha consegnate ai
due malviventi, è scattato l’arresto. Il 23enne ha numerosi
precedenti di polizia per reati contro la persona, il patrimonio e in
materia di sostanze, mentre il 18enne ha soltanto due precedenti di
polizia per maltrattamenti in famiglia e furto. Durante una
perquisizione domiciliare che i Carabinieri hanno eseguito a casa dei
due soggetti arrestati, è stata rinvenuta, a casa del 18enne, una
pistola 'scacciacani' priva del tappo rosso, mentre presso
l’abitazione del 23enne, un coltello, presumibilmente lo stesso che
in origine era stato utilizzato per minacciare il 24enne.
L’arresto
è stato convalidato e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
il 18enne è stato messo agli arresti domiciliari, mentre il 23enne è
finito in carcere.
Da
Legione Carabinieri Emilia Romagna,
Comando di Bologna.
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