venerdì 11 marzo 2016

Si improvvisa 'magnaccia' della figlia disabile. Due pensionati colpevoli di abusi sessuali nei confronti di una donna con handicap psichico.  

'Vendeva' la figlia disabile per rapporti sessuali a un pensionato 68nne . L'indicibile commercio è andato avanti finchè una assistente sociale si è insospettita e ha denunciato suo sospetto di abusi ai danni della sua assistita per una verifica che è stata affidata ai Carabinieri di Bologna.

A conclusione dell'attività investigativa, i militari hanno dato esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Bologna – Sezione G.I.P., Dott. Alberto Ziroldi, nei confronti di un 68ennne e di un 64enne, entrambi PENSIONATI e residenti in provincia, responsabili di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica, in danno di una donna 40enne, disabile, affetta da grave insufficienza mentale. La misura cautelare, a seguito della quale il 68enne è stato posto agli arresti domiciliari ed al 64enne è stato vietato di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla parte offesa e di comunicare con questa, trae origine da una segnalazione pervenuta alla Procura della Repubblica del capoluogo felsineo inviata dal Servizio Sanitario della ASL bolognese, che aveva in cura la donna, nell’ottobre 2015 dopo che un’assistente sociale riferiva della possibilità di presunti abusi sessuali nei confronti della stessa. L’indagine ha fatto emergere che il 68enne, nei cui confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari, avrebbe avuto più volte rapporti sessuali con la donna, con cadenza settimanale, all’interno di un casolare in disuso, con il consenso del 64enne, padre della vittima, il quale  'consegnava' la figlia anche dietro compensi in denaro per far consumare i rapporti sessuali. Nei confronti di costui è stato disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa, e divieto di comunicare con quest’ultima.

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