'Vendeva'
la figlia disabile per rapporti sessuali a un pensionato 68nne .
L'indicibile commercio è andato avanti finchè una assistente
sociale si è insospettita e ha denunciato suo sospetto di abusi
ai danni della sua assistita per una verifica che è stata affidata
ai Carabinieri di Bologna.
A
conclusione dell'attività investigativa, i militari hanno dato
esecuzione ad ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa
dal Tribunale di Bologna – Sezione G.I.P., Dott. Alberto Ziroldi,
nei confronti di un 68ennne e di un 64enne, entrambi PENSIONATI e
residenti in provincia, responsabili di violenza sessuale con abuso
delle condizioni di inferiorità fisica e psichica, in danno di una
donna 40enne, disabile, affetta da grave insufficienza mentale. La
misura cautelare, a seguito della quale il 68enne è stato posto agli
arresti domiciliari ed al 64enne è stato vietato di avvicinarsi ai
luoghi frequentati dalla parte offesa e di comunicare con questa,
trae origine da una segnalazione pervenuta alla Procura della
Repubblica del capoluogo felsineo inviata dal Servizio Sanitario
della ASL bolognese, che aveva in cura la donna, nell’ottobre 2015
dopo che un’assistente sociale riferiva della possibilità di
presunti abusi sessuali nei confronti della stessa. L’indagine ha
fatto emergere che il 68enne, nei cui confronti sono stati
disposti gli arresti domiciliari, avrebbe avuto più volte rapporti
sessuali con la donna, con cadenza settimanale, all’interno di un
casolare in disuso, con il consenso del 64enne, padre della vittima,
il quale 'consegnava' la figlia anche dietro compensi in denaro
per far consumare i rapporti sessuali. Nei confronti di costui è
stato disposto il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati
dalla parte offesa, e divieto di comunicare con quest’ultima.
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