Domani,
venerdì 1 aprile, alle 17, presso la Casa
della Conoscenza di Casalecchio di Reno, inizia un ciclo
di tre conferenze condotto da Leonardo Goni,
con la partecipazione di Mauro Ungarelli, per approfondire i 10
anni cruciali che seguirono la fine della II Guerra
Mondiale.
Le
conferenze proseguiranno venerdì 8 aprile e,
con la partecipazione straordinaria di Marco
Poli, venerdì 15 aprile.
Le
prime due conferenze saranno affidate allo storico Leonardo Goni,
coadiuvato da Mauro Ungarelli:
Venerdì
1 aprile, con "Sogni e speranze dell'Italia: dalla
ricostruzione al boom", Goni si concentrerà sulle scelte
istituzionali compiute, in pochi difficili mesi del dopoguerra, dal
nostro Paese e dalla sua Assemblea Costituente, tra il referendum
monarchia/repubblica del 2 giugno 1946 e le elezioni politiche
del 18 aprile 1948 che sancirono la "scelta di campo"
del blocco occidentale, da cui discesero l'attuazione del Piano
Marshall nel 1948-51 e il successivo "miracolo economico
italiano".
Sguardo
puntato sugli equilibri politici globali nella seconda conferenza,
"Alba di guerra fredda: le relazioni internazionali tra
rischi di guerra e tentativi di pace", in programma venerdì
8 aprile. Anche il deterioramento dei rapporti tra le potenze
vincitrici della Seconda Guerra Mondiale fu questione di pochi mesi,
segnati dal discorso di Fulton in cui il 5 marzo 1946 Churchill evocò
la "cortina di ferro" e dal colpo di stato
comunista in Cecoslovacchia nel gennaio/febbraio 1948, entro un
quadro mondiale modificato negli stessi anni dalla rivoluzione cinese
e dalla nascita del conflitto arabo-israeliano, fino al 1956 annus
horribilis, tra crisi di Suez (atto conclusivo
dell'imperialismo europeo) e invasione sovietica dell'Ungheria (con
le conseguenti crisi di coscienza nella sinistra italiana ed
europea).
La
conferenza di chiusura di venerdì 15 aprile vedrà la
partecipazione straordinaria dello storico Marco Poli, per
parlare di "Il decennio 1946-1956 a Bologna": le
difficoltà della ricostruzione, il ruolo del Sindaco Giuseppe Dozza
(che nel 1956 vinse nuovamente le elezioni comunali contro Giuseppe
Dossetti) nel gettare le basi del decentramento amministrativo e del
"modello emiliano".
Ingresso
libero a tutte le conferenze
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