domenica 5 ottobre 2014

Marzabotto ha celebrato il 70° anniversario della strage di Monte Sole.

La piazza di Marzabotto
“C’è ancora tanto fascismo in Italia. Mentre da parte dei tedeschi uno sforzo per capire gli errori fatti e riconoscere le responsabilità c’è stato, da parte dei fascisti italiani no”. Questa l’accusa partita dal palco della piazza di Marzabotto da parte del presidente dell’Anpi nazionale Carlo Smuraglia, oratore ufficiale alle celebrazioni del 70 ° anniversario della strage di Monte Sole. 



L’oratore ha anche ricordato che dai tedeschi sono venuti atti di riparazione come per esempio il finanziamento del progetto ‘Atlante delle Stargi’ che dovrà documentare i 400 episodi di eccidi perpetrati durante l’occupazione tedesca, con 15.000 vittime civili in Italia. Molti gli ospiti illustri che hanno presenziato alla commemorazione. Il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti ha innanzitutto espresso il suo sentimento di riconoscenza nel ricordare il sacrificio umano pagato dalle nostre terre emiliano romagnole. “Il tempo per avere giustizia è stato troppo lungo,” ha detto. Quindi ha aggiunto:“ Nel rivedere oggi le immagini delle ignobili esecuzioni di terroristi, anche provenienti dall’Europa, ai danni di inermi e innocenti civili, tornano alla memoria quegli italiano che collaborarono con i nazisti per trucidare altri italiani”. Molto toccante l’intervento di Pier Luigi Camilli sindaco di Pitigliano e padre di Simone il reporter recentemente ucciso da una bomba a Gaza.  
 Soprattutto ha commosso tutta la platea la moglie Daniela, giunta a Marzabotto con lui per testimoniare e condividere la sofferenza di chi ha perso una persona cara in circostanze di guerra. “E’ tempo di raccontare al mondo una storia positiva”, ha detto Daniela. “Era questo il progetto di Simone  che voleva con il suo lavoro portare al mondo anche una parola di speranza. Siamo più umani. Aiutiamoci”, ha concluso. Prima di loro il vicesindaco di Marzabotto Valentina Cuppi ha letto i messaggi del Presidente Napolitano, del ministro Mogherini e del giornalista Franco Giustolisi, che si è occupato di fare luce sull’ancora misteriosa vicenda ‘dell’armadio della vergogna’.  Quindi hanno introdotto la cerimonia Valter Cardi, presidente del Comitati per le Onoranze ai Caduti e Romano Franchi sindaco di Marzabotto che ha preannunciato un progetto da realizzare con il sostegno della Germania per la riorganizzazione della palazzina di fronte al Sacrario dove sorgerà un centro di documentazione, nucleo principale della futura ‘casa della cultura’.
 Ha anche presentato il sindaco della cittadina tedesca di Starnberg, Eva John, in visita a Marzabotto accompagnata da una delegazione di studenti. Alcuni di loro  hanno letto dal palco messaggi di amicizia e di fratellanza. Molto apprezzato anche l’intervento fuori programma di Aldo Cervi, componente delle famiglia che pagò un tributo terribile e tragico di sette giovani fratelli trucidati dai nazifascisti, colpevoli di aver esultato all’annuncio della caduta di Benito Mussolini. La cerimonia si è conclusa con l’arrivo sul palco della staffetta della pace Colle Ameno-Marzabotto.  

Il presidente dell’Anpi nazionale Carlo Smuraglia    


Il ministro Galletti
Il sindaco di Starnberg, Eva John.      
Pier Luigi  e Daniela Camilli 
La partenza della staffetta.

Valentina Cuppi

Valter Cardi

Romano Franchi

Studenti tedeschi e italiani

Aldo Cervi

Un porta bandiera

I ragazzi della stffetta


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi piace l'espressione della Sindaca Leoni, costretta al fianco del ministro Galletti.

Unknown ha detto...

Bella giornata