martedì 29 luglio 2014

I sindaci si coalizzano per battere l'abusivismo.




16 sindaci della provincia di Bologna, quelli di Sasso Marconi, Bologna, Castel D’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro, Vergato,  insieme alle Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese e Unione dei Comuni Valli Savena Idice,  si affiancano al CNA per intraprendere una severa ‘ Lotta contro l’abusivismo’.
Hanno concretizzato l’intenzione di  fare quadrato per debellare la ‘piaga abusivismo’ con  la firma del protocollo che li rende ‘paladini della legalità’. La firma è avvenuta a Sasso Marconi alla presenza del sindaco ospite, Stefano Mazzetti che, nella presentazione del protocollo d’intesa, ha messo in risalto come chi opera in modo abusivo, quindi al di fuori della legalità, in sostanza soffoca il ‘mercato liberale’. “Solo se la concorrenza sarà alla pari emergerà l’operatore più adatto al lavoro voluto”, ha precisato il primo cittadino mettendo anche in risalto che in sostanza se c’è chi opera in modo abusivo falsando il mercato c’è anche chi utilizza, in modo altrettanto illegale, quella prestazione, rendendosi complice del modo sbagliato di operare.  
  Il presidente del CNA Bologna, Valerio Veronesi, ha tracciato i confini del problema dell’abusivismo nelle sue  preoccupanti dimensioni. “Il Censis solo per l’abusivismo commerciale stima in Italia un volume d’affari di 7 miliardi di euro, 110.000 posti di lavoro sottratti all’economia regolare e 1,7 miliardi di gettito fiscale in meno nelle casse dello Stato”, ha sottolineato. “L’abusivismo colpisce  anche la provincia di Bologna. Solo nel settore del benessere (acconciatori ed estetisti) Cna stima che gli abusivi rappresentino circa il 30% dei regolari; quindi considerando che le imprese in regola sono oltre 2200, potrebbero essere oltre 600 i soggetti che esercitano irregolarmente l’attività”.

Il protocollo firmato impegna i firmatari a  sensibilizzare i cittadini sui rischi che corrono quando non si rivolgono ad una ‘impresa vera’  che rispetta le regole fiscali, igienico sanitarie ed urbanistiche e a contrastare con efficacia l’abusivismo adottando  provvedimenti che rendano efficace il divieto di offerta dei servizi e dei prodotti abusivi o irregolari su tutto il territorio comunale.

La Cna a sua volta, firmando il protocollo, si è impegnato  ad articolare nei prossimi mesi una campagna informativa con l’esposizione di locandine e vetrofanie da parte dei propri associati in cui si invitano i cittadini ad utilizzare solo imprese regolari. Si è inoltre dichiarata pronta ad istituire un punto raccolta delle segnalazioni di eventuali attività abusive o irregolari, segnalazioni che possono essere inviate ad un indirizzo mail creato appositamente, stopabusivismo@bo.cna.it.



6 commenti:

giovani ha detto...

Magari un controllino a quelli che fanno ancora il doppio lavoro ovviamente in nero e sono molte volte in posti ben visibili a tutte le istituzioni.

Anonimo ha detto...

Cmq tutti sti protocolli, questi patti, ste uscite pubbliche con tanto di firme di documenti vacui ad unico beneficio di giornalisti e fotografi, hanno stancato!!!!
Davvero i nostri sindaci, e per primo quello di Sasso Marconi, ritengono che siano utili ed efficaci azioni di questo genere? Date l'esempio, fatevi vedere di più in giro, aumentate i controlli, date slancio all'imprenditoria locale.
Altro che fare firme, tutti belli incravattati e azzimati. Comprensibile che lo zoccolo duro del vostro elettorato gradisca certe iniziative, più mediatiche che sostanziali, ma non dura a lunga sta lagna. A sto giro, complice anche il fallimento della destra e la mancanza d'alternative, avete vinto un pò ovunque. Ma la bazza finisce in fretta, il credito d'esaurisce. E la gente si sta veramente incavolando.

Anonimo ha detto...

Fuffa fuffa e altra fuffa. Si strumentalizza una cosa seria per farsi pubblicità.

francesco ha detto...

che ipocrisia ragazùl.. sappiamo che non faranno mai niente o quasi, solo foto e parole scontate. Inoltre sentite e risentite.

Anonimo ha detto...

Credo che a seguito di una segnalazione anonima fondata su solidi indizi, il CNA e i sindaci debbano procedere e portare avanti l'iter che accerti la violazione.
Infatti, non credo che si possa chiedere ai cittadini di segnalare colleghi e vicini di casa ed esporsi così a contro denunce e rappresaglie.
Ben venga la coalizione contro gli abusi, purchè si faccia portatrice delle denunce dei cittadini, degli artigiani o dei commercianti onesti, altrimenti rimane solo una bella quanto inutile propaganda.

klandestino ha detto...

quello che fa arrabbiare è l'abusivimo tollerato quindi consentito che avviene alla luce del sole e sotto gli occhi coperti da fette di mortadella dei vigli urbani.