la chiesa di Sperticano |
di Gian Paolo
Frabboni,
ricercatore storico e guida di Monte Sole.
Oggi 25 luglio , come nel ’43 per volontà di don
Fornasini, il suono delle campane di Sperticano invaderanno la valle del Reno
per ricordare l’anniversario della caduta del Fascismo. L’auspicio è che questo suono sia unificante e faccia superare inutili divisioni.
Dal 17 al 24 luglio, dopo la chiusura della festa
etrusca, si è sviluppata una polemica
che pare aver diviso profondamente la comunità marzabottese quasi in fazioni ostili, venendo così a mancare, qualche volta, la serenità che dovrebbe essere primiera in ogni discussione costruttiva.
Abbiamo dimenticato che proprio in questi giorni il tempo era segnato da una storica ricorrenza che nel 1943 ricreò nel popolo l'importanza della libertà e della fratellanza dopo un lungo periodo di buio assoluto.
L'ho voluta ricordare con l'articolo del 23 luglio, quando a Sperticano si ebbe coraggiosamente l'unico ‘segno’ tangibile (nell'intera Valle del Reno) messo in atto da un giovane sacerdote che osò fare suonare a festa le campane della sua Chiesa unendo tutte le forze popolari in un unico abbraccio di pace ‘per la rinnovata libertà’.
Era don Giovanni Fornasini, Medaglia d'Oro e Angelo di Marzabotto.
Domani 25 luglio, alle 19, ci ritroveremo in quel luogo, senza simboli ed etichettature, per ripetere quell'antico gesto comunitario di amore per il nostro paese.
Sarà l’occasione anche di visitare la Chiesa di quel trecentesco Borgo.
che pare aver diviso profondamente la comunità marzabottese quasi in fazioni ostili, venendo così a mancare, qualche volta, la serenità che dovrebbe essere primiera in ogni discussione costruttiva.
Abbiamo dimenticato che proprio in questi giorni il tempo era segnato da una storica ricorrenza che nel 1943 ricreò nel popolo l'importanza della libertà e della fratellanza dopo un lungo periodo di buio assoluto.
L'ho voluta ricordare con l'articolo del 23 luglio, quando a Sperticano si ebbe coraggiosamente l'unico ‘segno’ tangibile (nell'intera Valle del Reno) messo in atto da un giovane sacerdote che osò fare suonare a festa le campane della sua Chiesa unendo tutte le forze popolari in un unico abbraccio di pace ‘per la rinnovata libertà’.
Era don Giovanni Fornasini, Medaglia d'Oro e Angelo di Marzabotto.
Domani 25 luglio, alle 19, ci ritroveremo in quel luogo, senza simboli ed etichettature, per ripetere quell'antico gesto comunitario di amore per il nostro paese.
Sarà l’occasione anche di visitare la Chiesa di quel trecentesco Borgo.
1 commento:
Finalmente Frabboni ha scritto cose giuste che condivido.E' occasionale o si ripeterà tutti gli anni?
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