sabato 19 luglio 2014

A Marzabotto, L’INTERVISTA IMPOSSIBILE all’Ammiraglio Etrusco Vel Kaikna.



La Soprintendenza per i beni archeologici e il Gruppo Archeologico Bolognese informano:

Preceduto, alle 17, da una visita guidata da Paola Desantis al museo e al santuario fontile, oggi, sabato 19 luglio alle  18,  nel teatro di paglia allestito nel Museo etrusco di Marzabotto,  entra in scena l’impossibile: l’Ammiraglio Etrusco Vel Kaikna, interpretato da Piergiorgio Iacobelli, si reincarna e risponderà alle domande di Davide Giovannini , presidente del Gruppo Archeologico Bolognese.

L’intervista vuole dare risposta ai tanti interrogativi che sollecitano le scoperte archeologiche del bolognese e chiarire  ‘Chi era l’ammiraglio Vel Kaikna. Come mai fu sepolto a Bologna e perché sulla sua stele funeraria campeggia una nave da guerra con marinai armati di tutto punto.
Membro di un'importante famiglia di Felsina, Vel Kaikna era quasi certamente un ammiraglio o un navarca: lo indizia la sua stele funeraria ( nella foto) , esposta nel Museo Civico Archeologico di Bologna, su cui si staglia una nave da guerra etrusca.
Evocati dall'ammiraglio felsineo, lo assisteranno nell'intervista anche alcuni abitanti dell'antica Kainua, i rievocatori di Methlum Kainual capeggiati dal generale Velthur, Gianni Passini.

La stele funeraria di Vel Kaikna è eccezionale sia per le dimensioni (è alta m. 2,42) che per la raffigurazione che presenta sul lato principale. Vi è infatti scolpita l'immagine di una grande nave etrusca da guerra che naviga in mare. A poppa il timoniere regge il timone, seguono due guerrieri con corazza ed una figura con mantello; dalla chiglia della nave sbucano sette remi, anche se sono solo tre i rematori di cui si vedono le teste.
Probabilmente la scena si riferisce all'attività esercitata dal defunto, di cui si conosce il nome grazie all'iscrizione incisa sull'altro lato della stele: (io sono) la tomba di Vel Kaikna. E' stato ipotizzato che questo personaggio bolognese rivestisse la carica di comandante di una flotta etrusca sull'Adriatico, preposta alla difesa delle rotte commerciali da e per la Grecia che facevano capo al porto di Spina.
L'altro lato della stele è diviso in quattro fasce da listelli, che comprendono, in alto, il viaggio su carro del defunto nell'aldilà, e più sotto scene di solenni giochi sportivi celebrati in onore del defunto stesso, alla presenza di personaggi pubblici eminenti.

La stele, in arenaria, risale alla seconda metà del V secolo a.C. ed è stata rinvenuta nella Necropoli dei Giardini Margherita a  Bologna.




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