Il
Comando Provinciale di Bologna della Legione Carabinieri informa:
Nella
giornata odierna, giovedì 5 giugno, nelle province di Bologna, Modena e Reggio
Emilia, a conclusione di un’articolata e complessa attività d’indagine, i
militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di
Bologna, coadiuvati da altri militari dei Comandi Provinciali competenti sul
territorio e da unità cinofile (per un totale di 150 unità), hanno dato
esecuzione a 9 misure cautelari (2 destinatari di custodia cautelare
in carcere, 1 o.c.c. presso comunità, 4 provvedimenti per gli arresti
domiciliari e 2 per obblighi di dimora) emesse dal Dott. Alberto Ziroldi,
G.I.P. del Tribunale di Bologna (il 22 maggio u.s) e dal Dott. Luigi
Martello, G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Bologna (il 26 maggio
u.s) su richiesta della D.D.A. di Bologna e della locale Procura per i
Minorenni.
Gli indagati
sono ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro e nel contesto
di un medesimo disegno criminoso, del reato di spaccio di sostanze stupefacenti
di tipo cocaina in Bologna e provincia (artt. 81, 110 c.p. e 73,1 DPR 309/90).
Il minore, destinatario dell’ordinanza restrittiva della libertà personale, è
indagato altresì per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di
sostanze stupefacenti di tipo cocaina, hashish e marijuana (art. 74 DPR
309/90).
Contestualmente,
a carico di 2 degli arrestati sarà eseguito il sequestro preventivo di vari
beni (art. 12 sexies L. 356/92), per un controvalore di circa 2,5
milioni di euro, tra cui 4 unità immobiliari, 1 società e 33 automezzi tra cui
Maserati, BMW e Mercedes.
Sono state
eseguite altresì 45 perquisizioni personali e domiciliari a carico di
altrettanti soggetti, di cui 11 minorenni, tutti indagati in stato di libertà
per spaccio di stupefacenti in concorso.
L’indagine,
convenzionalmente denominata “PARCO 2013” - sviluppatasi tra gennaio
2013 e aprile 2014 - è un filone autonomo di una precedente attività
investigativa - denominata “Costarica 2012” – incentrata su soggetti
dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti all’interno di un campo nomadi di
Bologna, i cui collegamenti riportavano agli odierni indagati. In particolare,
la peculiare attività investigativa svolta ha consentito di individuare una
nuova traccia investigativa che ha visto coinvolta un’intera famiglia calabrese
dedita allo spaccio al dettaglio di ingenti quantitativi di cocaina proveniente
da Cariati (CS), sostanza stupefacente che veniva occultata da personaggi
bolognesi collegati alla citata famiglia.
L’attività
investigativa ha permesso di disarticolare un autonomo sodalizio criminoso
dedito allo spaccio di droga che vedeva, come uno dei principali punti di
riferimento, anche un minorenne destinatario di provvedimento restrittivo, il
quale aveva avviato insieme ad altri coindagati (anche minorenni) all’interno
di alcuni istituti scolastici un’intensa attività di vendita al dettaglio di
hashish e marijuana.
Le indagini
avviate mediante servizi preventivi/dinamici di osservazione controllo e
pedinamento sul territorio che venivano successivamente supportate da attività
tecniche, hanno consentito di trarre in arresto - quale riscontro alle
investigazioni già svolte - 5 soggetti nonché sequestrare circa 1 kg di
cocaina, 1,5kg di hashish e 1 kg di marijuana;
Nel corso
dell’attività d’indagine sono stati identificati circa 150 acquirenti (20
dei quali studenti), tutti segnalati al locale Ufficio Territoriale del
Governo, quali assuntori di sostanze stupefacenti. Rinvenuti anche assegni in
bianco e quadri in via di quantificazione.
Nessun commento:
Posta un commento