martedì 14 settembre 2021

Imbrattato al Pincio busto di Guglielmo Marconi per 'legami con il fascismo'

 

Il busto di Guglielmo Marconi al Pincio, a Roma, è stato imbrattato di vernice, in mattinata.

L'azione è stata rivendicata dal gruppo 'Creare è Distruggere'.

Alla base dell'iniziativa, la presunta adesione al partito fascista dell'inventore, nato a Bologna nel 1874 e morto a Roma nel 1937.

"È possibile accettare di venerare personaggi che hanno fatto del fascismo una mentalità, senza ripensamenti? Con le sue invenzioni Marconi fu l'iniziatore di una delle mutazioni più pericolose e devastanti per il mondo contemporaneo. Portandoci a tutto questo", ha scritto sulla sua pagina Facebook il gruppo Creare è Distruggere. 

Il gruppo ha inserito on line un video che riprende tutte le fasi del blitz messo in atto da un uomo giunto in bicicletta. Sotto al busto è stato anche lasciato un foglio con scritto: "Tutte le lotte sono la stessa lotta, non dimenticarlo".

Sul luogo sono prontamente intervenuti i Carabinieri della Compagnia Roma Centro. "Stiamo raccogliendo quanto scritto su internet e analizzando anche le foto - spiega il maggiore Fabio Valletta - per dare un nome e cognome all'autore di questa azione".

La questione dell'adesione di Gugliemo Marconi al fascismo è una questione ancora controversa e resta a tutto oggi oggetto di studio.

 Fornito da Rai News

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La madre dei cretini è sempre incinta. Di parti gemellari.
Questi decerebrati fanatici, peraltro, hanno usato la rete ovvero le telecomunicazioni, ovvero i frutti del lavoro di Guglielmo Marconi, per pubblicizzare i risultati della loro peristalsi.
Sarebbe buffo se... se questi squadristi non fossero attivi in molteplici ambiti della vita con i loro vandalismi e violenza.
Gli invasati sono sempre dei cretini e questi "anti" non fanno eccezione.

Anonimo ha detto...

Condivido ogni parola del commentatore delle 11.00. Sembra che Bologna per loro abbia tolleranza.