venerdì 17 settembre 2021

I ristoranti dell’Appennino si propongono di presentare tra le loro specialità ricette che contengono come ingrediente la Mela Rosa Romana dell’Appennino

Acquista sempre più considerazione e popolarità la mela Rosa Romana dell’Appennino, dopo che recentemente  è stata riscoperta e riportata alla produzione anche con numerosi nuovi impianti.


Questo frutto, particolarmente gradevole al palato, era molto apprezzato un tempo anche grazie alla sua capacità di mantenersi sano per diversi mesi dopo la raccolta anche senza bisogno di stoccaggi protettivi in frigoriferi. Era stato dimenticato  a seguito dell’abbandono agricolo dell’Appennino nel dopoguerra.


Qualche anno  fa, la riscoperta di alcune piante e il ricordo dei vecchi abitanti della zona hanno portato alcuni estimatori a chiede uno studio approfondito delle proprietà e delle virtù di questa mela e un staff della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, guidata dal professor emerito Silviero Sansavini, ha accertato che la mela Rosa Romana prodotta nell’Appennino bolognese non solo è molto saporita, succosa e gradevole, ma possiede anche moltissime qualità organolettiche che la pongono ai vertici delle produzioni nazionali di mela.

 


Il Consorzio della Mela Rosa Romana, nato per diffondere la coltivazione e la conoscenza di questo frutto, sta sempre più promuovendo iniziative in questo senso e ottenendo risultati molto promettenti, tanto che molti ristoranti del territorio stanno portandola sulle tavole dei loro locali e ideando ricette nuove che la esaltano.

 

E’ di questi giorni la presentazione sul sito facebook di uno dei più  noti e prestigiosi ristoranti della zona di questo frutto storico finalmente ritrovato e dell’intenzione di presentarlo fra i piatti del proprio menù. 



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