venerdì 26 marzo 2021

I cinesi sbarcano in Appennino .Philips si è accordata con la cinese Hillhouse Capital per la vendita del ramo elettrodomestici. Nelle cessione è compresa anche la Saeco di Gaggio Montano .

La compagnia olandese ha firmato un accordo dal valore di 3,7 miliardi di euro, previsti per altri 15 anni i diritti per la cessione del marchio. La transizione comprende anche la Saeco che produce macchine da Caffe.

Dubbio segnala:  

Philips venderà per 3,7 miliardi di euro il suo settore elettrodomestici alla compagnia cinese Hillhouse Capital. Ad annunciarlo il gruppo olandese, al momento concentrato nella produzione di apparecchiature per la sanità. Royal Philips ha firmato un accordo con il fondo cinese per la vendita del ramo che lo scorso anno ha registrato entrate per 2,2 miliardi di euro.

«Sono contento del fatto che in Hillhouse Capital abbiamo trovato una nuova casa per la Domestic Appliances per espandere ulteriormente la sua leadership di mercato, il suo forte marchio e le sue innovazioni» – ha commentato Frans van Houten, amministratore delegato di Royal Philips. – «Questa transazione conclude i nostri principali disinvestimenti. In futuro il nostro focus è sull’estensione della nostra leadership nelle tecnologie per la salute nel continuare la nostra trasformazione in una compagnia che offre soluzioni alla sanità professionale» – ha concluso.

La transazione si potrà dire completa nel terzo trimestre di quest’anno, dopo che saranno ottenute le necessarie approvazioni regolatorie. Conclusa la cessione, Philips e Domestic Appliances entreranno in una licenza di utilizzo esclusivo del marchio Philips e di altri marchi collegati per la produzione e vendita dei prodotti Domestic Appliances nel mondo. La licenza avrà valore per un periodo di 15 anni, successivamente rinnovabili. In questo periodo, la Domestic Appliances pagherà annualmente 0,7 miliardi di euro, per un valore totale di circa 4,4 miliardi di euro.

La notizia non ci stupisce. L'intenzione della Philips era nota,” spiega Marino Mazzini della Fim Cisl. “ Ora si tratta di avviare una trattativa con il nuovo gestore al fine di salvaguardare un polo produttivo di grande valore e capace di una produzione di forte interesse. Il bilancio dello scorso anno della Saeco è molto lusinghiero. E ciò è un ottimo biglietto da visita”.

FOTO: EPA/KOEN VAN WEEL

 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ancora un'altra, ciao SAECO

antonio ha detto...

lA MUNGITURA CONTINUA, BASTA MOSTRIAMO UN POCO DI ORGOGLIO.
LE leggi non ci proteggono? Proteggiamo il nostro lavoro, senza forza fisica ma con la forza della ragione in tutti i possibili ambiti politici, religiosi, culturali, amministrativi.

Anonimo ha detto...

La mungitura ci sarà quando dovremo lavorare per una ciotola di riso.
Come succede in Cina al di fuori delle città sfavillanti. (la situazione l'ho vista di persona).
Tra poco la Cina sarà padrona del mondo.
(Un post simile a questo lo avevo scritto un paio di giorni fa, ma non è stato pubblicato come altri miei commenti che criticavano istituzioni e parti politiche senza offese ma solo pareri personali, perchè?)