giovedì 28 gennaio 2021

L'ultima risaia del bolognese sacrificata sull'altare degli interessi commerciali

La difesa dell'ambiente è uno dei problemi più sentiti dalla popolazione, più discussi e più cavalcati dalla politica. Ciò che sta succedendo alla pianura bolognese, ricca di terreni umidi e di forte valenza agricola, ecologica e ambientale è proprio un esempio di quanto le chiacchiere siano lontane dai fatti concreti. 

La  Città Metropolitana sta approvando la costruzione di un polo logistico enorme, con capannoni strade e cemento, in una area dove ancora esiste ed è attiva l'ultima risaia bolognese. 

Il docomentorio, segnalato da Dubbio e riportato qui sotto, illustra perfettamente quanto sia forte nella popolazione il sentimento ambientale e di salvaguardia della tradizione agricola come ricchezza (rinnovabile) e contemporaneamente quanto sia forte la determinazione delle amministrazioni pubbliche ad andare avanti nel consumo del territorio e in politiche cieche che portano solo a disastri ambientali. 

 Inseriamo il link

  https://youtu.be/CIiGoZi7vag

 

Ciò che è riferito ha poco a che fare con le Valli del Reno e del Setta, ma è un esempio di quello che ci aspetta dopo la nascita della Città Metropolitana, delle fusioni e delle Unioni: le decisioni vengono prese da gruppi ristretti di persone lontane dal contatto e dal controllo delle popolazioni e quindi dai 'territori' come tanto si usa dire adesso. Ancor più avranno voce e peso le potenze economiche a dispetto dei sentimenti popolari. E' importante in questa fase non far mancare questa voce .  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

.... il commento finale è molto appropriato!! Condivido

Anonimo ha detto...

E invece l'inceneritore del frullo va bene vero?
E invece la discarica di Ca' dei ladri, sul territorio delle acque termali di Porretta va bene vero?
Nel sottosuolo della pianura Bolognese da decenni è presente l'ABC dei veleni come: A come ATRAZINA, B come BENZENE, C come CIANURO, perciò, è sicuramente criminale spalmare in quelle zone una colata di cemento ma anche continuare con le risaie mi pare folle, a meno che non si intenda "il riso" come una pianta utile alla bonifica dei terreni, ricordatevi però che quel riso ve lo fanno mangiare. Chi amministra la politica si deve arrendere al fatto che le uniche terre del bolognese SANE per agricoltura sono quelle dell'appennino lontane da centrali atomiche e discariche. Quando è che i bolognesi capiranno come è stato trattato il LORO territorio dall'attuale classe politica regionale?