martedì 23 settembre 2025

Volontariato o burocrazia? La caccia diventa un caso politico in Emilia-Romagna

 



Un sistema che per decenni ha funzionato senza costi per la collettività rischia di essere sostituito da appalti esterni. È la “tabellazione”, l’attività con cui i cacciatori installano i cartelli che delimitano aree protette, parchi e zone di rispetto. La Regione Emilia-Romagna starebbe pensando di affidarla a cooperative tramite gara d’appalto, scelta che ha sollevato le critiche del consigliere regionale Marco Mastacchi (Rete Civica).

Il caso rivela uno scontro di fondo tra due visioni opposte: da una parte la gestione del territorio basata sul volontariato e sulla sinergia tra cacciatori e agricoltori; dall’altra un modello burocratico e oneroso. A complicare il quadro, il cambio di atteggiamento delle guardie provinciali, oggi meno disponibili alla collaborazione.

Mastacchi ( nella foto)  indica negli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) la soluzione più logica: strutture pubbliche già coordinate dalla Regione, con esperienza consolidata e rapporti radicati sul territorio. Ma il loro mancato coinvolgimento lascia aperti interrogativi su costi, efficienza e sul riconoscimento del valore del volontariato.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Si prospetta una nuova mangiatoia tra compagni di merenda e a danno di chi? Provate ad indovinare! Auguri.

Anonimo ha detto...

E CHI LI TIRA PIù VIA !!!!????!!!! si comprano i voti inventando e regalando poltrone...........e pensare che quello che offrono i volontari, tutti, lo fanno col cuore !!!!!!!!!!!!