De Pascale: “Una delle situazioni di dissesto più complesse”
Oltre 3 milioni di euro per la messa in
sicurezza della grande frana di Cà di Sotto, nell’Appennino bolognese, e nuovi
sondaggi per monitorare l’evoluzione del fenomeno. È il bilancio illustrato
ieri dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e dal
commissario straordinario per la ricostruzione, Fabrizio Curcio, durante un
sopralluogo nell’area.
La frana si è riattivata nell’autunno
2024, a distanza di circa trent’anni, a causa del maltempo: un movimento di
massa che ha interrotto il corso del torrente Sambro e reso inagibili alcune
abitazioni. Gli interventi già programmati dall’Agenzia regionale per la
Sicurezza territoriale superano i 3 milioni di euro, grazie a risorse provenienti
dal bilancio regionale, da un’ordinanza commissariale e dal Dipartimento
nazionale della Protezione civile.
“Questa è una delle situazioni di
dissesto idrogeologico più complesse che abbiamo in Emilia-Romagna – ha
spiegato de Pascale –. Parliamo di eventi franosi con dimensioni imponenti e
per questo serve un impegno continuo”. Il presidente ha inoltre annunciato un
accordo con la Fondazione Del Monte e l’Università di Bologna per studiare e
sperimentare soluzioni innovative di contenimento.
Il commissario Curcio ha ricordato
che “il Governo ha stanziato un miliardo per Emilia-Romagna, Marche e Toscana:
risorse che andranno programmate per interventi di mitigazione del rischio”.
Intanto, sono stati completati i
collegamenti tra il lago formato dalla frana e il tratto a valle del torrente
Sambro, mentre proseguono i lavori sul canale sfioratore, finalizzati a
garantirne la stabilità e ad aumentare la capacità di deflusso.
1 commento:
Un bel casino..Ruspe e camion sembrano minigiocattoli
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