Una giornata di riflessioni, comunità e valorizzazione del territorio
di Fabio Righi
In un tempo segnato da guerre e conflitti ai confini
dell’Europa, a Lagaro, sabato prossimo 13 settembre, alle 10, nasce un segno concreto di speranza: il Giardino della Pace. L’iniziativa, frutto
dell’impegno dell’alpino e paracadutista Paolo Carboni, intende custodire e
tramandare i valori fondanti della comunità, dall’amicizia alla solidarietà,
dalla difesa del territorio alla ricerca di una convivenza pacifica.
L’Italia – si sottolinea nel messaggio che accompagna
l’evento – si riconosce nei valori della pace, della collaborazione e
dell’aiuto ai più fragili. Valori che diventano ancora più centrali in un
contesto segnato da crisi e tensioni internazionali.
La giornata di inaugurazione è in programma a Lagaro con un ricco calendario di appuntamenti, che intrecciano momenti istituzionali, conviviali e di valorizzazione del territorio:
Il programma
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Ore 10.00 – Inaugurazione del Giardino della
Pace, con interventi e riflessioni su pace, qualità della vita e sviluppo
dell’Appennino.
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Ore 12.00 – Momento conviviale con cibo,
bevande e occasioni di incontro.
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Ore 14.00 – Incontro al Mulino del Rosso ( nella foto),
dedicato alle aziende agricole dell’Appennino.
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Ore 15.00 – Visita guidata al Mulino, uno dei
pochi ancora attivi con macinazione a pietra e filiera a km 0.
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Ore 16.00 – Interventi del mugnaio Stefano
Stefanelli, alpino, e di Dario Mingarelli, presidente del Consorzio della Mela
Rosa Romana, sul valore dei frutti antichi e delle produzioni locali.
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Ore 17.00-18.00 – Chiusura con un momento conviviale
finale.
L’inaugurazione del Giardino della Pace vuole essere non solo un
atto simbolico, ma anche un’occasione per rafforzare i legami comunitari,
promuovere il dialogo e rilanciare l’attenzione verso le ricchezze del
territorio.
“Un evento semplice ma significativo
– spiegano gli organizzatori – che, in un tempo buio, vuole accendere un faro
di speranza e ricordare che la pace si coltiva insieme”.

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