Sasso Marconi, via libera allo screening ambientale per il progetto “La città e il fiume”

 

Esito positivo per lo screening di Valutazione d’incidenza ambientale (VIncA) relativo al progetto “La città e il fiume”, promosso dal Comune di Sasso Marconi e finanziato nell’ambito del Programma regionale PR FESR 2021-2027. Il progetto prevede la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell’ambito fluviale del Reno, con l’obiettivo di migliorare la connessione ecologica e culturale tra il fiume e il centro abitato.

L’intervento, redatto dall’architetta Giulia Mazzali, interessa in particolare l’area del cosiddetto “Parco della Cava sul Reno” – compresa tra via Gamberi e il ponte Da Vinci – e prevede la creazione del nuovo “Parco della Memoria” nei pressi del cimitero di San Lorenzo. Tra le opere previste: rimozione di strutture abusive, de-pavimentazioni, realizzazione di sentieri drenanti, aree umide, spazi per attività ludiche e didattiche, oltre a un orto comunitario e un campo catalogo di specie autoctone.

Il progetto, suddiviso in tre macroaree (Cava Ovest, Cava Centrale e Cava Est), insiste su una fascia fluviale prossima ai Siti Natura 2000 “Monte Sole” e “Boschi di San Luca e Destra Reno” e ricade all’interno dell’area di collegamento ecologico regionale. Secondo il parere tecnico, l’intervento non comporta incidenze negative significative su habitat e specie protette, a condizione che siano rispettate alcune prescrizioni specifiche, tra cui:

• uso prioritario di specie autoctone ripariali (Salix, Populus, Alnus);
• modalità di taglio selettivo della vegetazione entro i periodi ottobre–15 marzo;
• limitazioni e requisiti tecnici per eventuali impianti di illuminazione, in linea con le normative contro l’inquinamento luminoso.

Particolare attenzione sarà dedicata anche alla capacità di contenimento delle acque in caso di piena, con la progettazione di un parco allagabile e mutevole, capace di assorbire eventi idraulici estremi.

L’intervento è incluso tra le 20 Operazioni strategiche Progetti Europa 27 per le infrastrutture verdi e blu, e rappresenta un tassello importante nel ripensamento sostenibile delle aree periurbane bolognesi.