Secondo le stime dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli,
nel 2022 la raccolta dalle diverse tipologie di gioco potrebbe arrivare a
135-140 miliardi di euro. Nel 2021 cresce il gioco online e supera i livelli
pre-pandemia
Il gioco non conosce crisi e il gioco d’azzardo
cresce, soprattutto nell’online. Nonostante pandemia e lockdown, con
le diverse riaperture torna a crescere la raccolta da gioco, soprattutto per
l’aumento del gioco a distanza. Secondo le previsioni dell’Agenzia delle
Accise, Dogane e dei Monopoli (ADM) nel 2022 gli italiani tireranno fuori per le varie tipologie di
gioco una cifra che potrà arrivare a 140 miliardi di euro.
Le stime preliminari di ADM parlano infatti per il 2022 di una
raccolta da gioco pari a 135-140 miliardi di euro, con un
aumento del 30%. Dopo il crollo del 2020 a causa del lockdown, nel 2021 il
gioco fisico è aumentato di oltre il 12% e quello a distanza di oltre il 36%,
quest’ultimo ampiamente superando i livelli del 2019.
ADM gioco
fisico vs a distanza
La fotografia del settore giochi che emerge dal Libro Blu 2021 di ADM vede
un ritorno alla crescita per il gioco d’azzardo, dopo la “pausa” obbligata e la
flessione della raccolta che si è avuta nel 2020 causa pandemia.
La raccolta dal gioco, dopo la flessione nel 2020, è di nuovo
risalita. Ammontava infatti a 110,4 miliardi di euro nel 2019, è scesa a 88,2
miliardi di euro nel 2020 poi è risalita nel 2021 a 111,17
miliardi di euro, in aumento di oltre il 25% e superiore anche al
periodo pre-pandemia.
A crescere è soprattutto l’online, mentre l’azzardo “fisico” non
è tornato ai livelli precedenti il Covid. Il gioco online è
infatti passato da 36,3 miliardi di euro del 2019 a 49, 2 miliardi del 2020 ed
è arrivato a 67,1 miliardi del 2021. Il gioco fisico
passa invece dai 74 miliardi del 2019 ai 39 miliardi del 2020 per risalire
a 44 miliardi nel 2021.
Il comparto del gioco legale in Italia viene misurato attraverso
quattro dimensioni: la raccolta, che è l’ammontare
complessivo delle puntate fatte dalla collettività dei giocatori; le vincite,
ovvero il totale delle somme vinte dai giocatori; la spesa,
che corrisponde all’effettiva perdita dei giocatori; l’erario,
che costituisce l’ammontare derivante dall’imposizione fiscale e dal
differenziale tra Raccolta, Aggi e Vincite dei giochi che entra nelle casse
pubbliche.
A differenza dell’anno
precedente, si legge nel Libro Blu, “nel 2021 si registra un
incremento di tutte le dimensioni del gioco: 25,98 per cento per la
Raccolta, 27,06 per cento per le Vincite, 19,60 per cento per la Spesa e 16,20
per cento per l’Erario. Tale incremento è dovuto, soprattutto, all’allentamento
delle misure restrittive nella seconda metà dell’anno e alla riapertura degli
esercizi fisici”.
Dai numeri emerge anche un graduale cambiamento nel
comportamento di gioco e nelle abitudini dei giocatori che passano verso e
tipologie di gioco con pay-out (percentuale minima di
vincite che deve essere restituita ai giocatori ) più remunerativi rispetto
agli apparecchi da intrattenimento.
Grazie alla riapertura dei punti gioco sul territorio, la
raccolta del gioco fisico (ad esempio quello che viene dagli apparecchi) nel
2021 cresce del 12,68% rispetto al 2020, soprattutto per determinate tipologie
di gioco: 48,36% per le lotterie, 30,20% per il lotto e 30,05% per i giochi
numeri a catalizzatore. La raccolta del gioco a distanza aumenta
del 36,53% rispetto al 2020 con un incremento del numero di conti di gioco
aperti durante l’anno.
Il gettito derivante dagli apparecchi da intrattenimento
continua a rappresentare la fetta più importante del gettito erariale. Nel 2021
il settore degli apparecchi da intrattenimento (AWP e VLT) rappresenta il
36,20% delle entrate totali, rispetto al 44,68% del 2020.
Per quanto riguarda l’attività di vigilanza e il contrasto al
gioco illegale, il numero di esercizi controllati nel 2021 per il settore
giochi è pari a 10.874. Sono stati inibiti 197 siti web privi di
autorizzazione.
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