mercoledì 30 novembre 2022

“La radio avvicina i popoli del mondo”

 


“La radio avvicina i popoli del mondo”, e’ il messaggio riprodotto sulle luminarie installate dall’Amministrazione comunale di Sasso Marconi nel tratto di Porrettana che costeggia la piazza. 

Sette parole che, sintetizzando una frase di Guglielmo Marconi (“Nella radio abbiamo uno strumento essenziale per riavvicinare i popoli del mondo, per fare sentire mutuamente le loro voci, le loro necessità e le loro aspirazioni […]”), offrono l’occasione per celebrare l'illustre scienziato e la sua invenzione. "Poche parole ma cariche di un significato profondo perché sottolineano il valore della radio e degli altri mezzi di comunicazione come strumento di condivisione e conoscenza, in grado di avvicinare i Paesi e promuovere la pace tra i popoli: un messaggio prezioso in un momento storico come questo", ha commentato il sindaco Roberto Parmeggiani. 

Le luminarie marconiane sono state accese oggi, mercoledì 30 novembre, insieme alle luminarie natalizie installate nel capoluogo e nelle frazioni grazie al prezioso contributo dei commercianti, al sostegno di aziende, attività produttive e privati cittadini. 

Un modo per rendere più accoglienti le vie della città e offrire al tempo stesso un messaggio di speranza e fiducia in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo. 

L’illuminazione della città verrà completata con l’accensione delle luci dell’albero di Natale e del presepe della piazza in occasione della festa dell’Immacolata Concezione.

 

Disavventura da navigatore per un autista bulgaro

Ingannato dal  navigatore, un camionista bulgaro alla guida di un grosso mezzo ,  carico di elementi per scafali da magazzino, oggi poco dopo le 12 ha imboccato la strada che porta a Monte Sole finendo per incastrarsi nel primo tornante. 

Il camion dalla statale Porrettana  doveva portarsi nella valle del Setta.  

L'autista ha tentato alcune manovre di retro marcia nel tentativo di superare  con il suo lungo e pesante mezzo il raggio stretto della curva, ma non ha raggiunto lo scopo. Anzi, sollecitato dalle difficili manovre in salita, si è aperto il portellone posteriore del camion e buona parte del carico è finito sull'asfalto.  

Il poveretto ha cercato di  liberare la strada dai particolari metallici caduti dal mezzo. Inoltre, non  conoscendo una parola di italiano non era in grado di chiedere aiuti. 

A soccorrerlo è stato Dante Franchi, rimasto bloccato dal camion impantanato  mentre si stava recando sul valico di Monte Sole per riportare a casa la moglie di rientro da una escursione sui bei sentieri di Monte Sole. 

Franchi si è subito reso conto della difficoltà del bulgaro e ha avvertito immediatamente la Polizia Locale di Marzabotto che ha chiesto l'intervento di chi era in grado di risolvere il guaio in cui il navigatore aveva 'cacciato' il povero autista bulgaro. 

E' stato chiesto anche l'intervento dei Vigili del Fuoco




La lunga storia della Rupe di Sasso Marconi

 Il recente distacco di alcuni detriti dalla parete rocciosa della Rupe, che cade a picco sulla sottostante statale Porrettana, ha riportato l'attenzione sul grande masso, e sulla sua potenziale capacità di creare disastri e di bloccare la viabilità della vallata del Reno sia su gomma sia su ferro. 

Linea di confine e baluardo di difesa nei tempi antichi , la Rupe  si è poi rivelata in tempi più recenti un ostacolo preoccupante per la viabilità quando la facilità del trasporto è un elemento importantissimo nell'economia odierna.

La dimostrazioni emblematica della sua pericolosità l'ha data alla fine dell'800 quando un crollo prese la vita di ben 14 persone. Allora l'azzardo dell'uomo ebbe un ruolo importante nel creare le premesse al disastro, se non determinante. E ciò non può far indirizzare il pensiero a quello che sta accadendo a Ischia. Anche là la costruzione disinvolta di abitazioni ha creato i presupposti della tragedia a cui stiamo assistendo, così come nell’ottocento la realizzazioni di abitazioni ricavate nella cavità della Rupe determinò un crollo dalle conseguenze tragiche. Evidentemente la storia non ci insegna nulla.  

Oggi per la Rupe si auspicano percorsi alternativi per avviare a un pericolo reale, ma gli interventi sperati si presentano  non imminenti e il pericolo intanto rimane.    

 


Dubbio ha inviato una breve storia della Rupe:

 

Il 24 giugno 1892 una tragica frana coinvolse la Rupe di Sasso, sulla strada Porrettana. L’episodio fu vissuto con grande partecipazione emotiva dalla popolazione bolognese e venne dipinto dalla stampa cittadina con le fosche tinte della “tragedia annunciata”, frutto di croniche «imprevidenze ed egoismi», ma rappresentò soprattutto l’epilogo drammatico di una vicenda che intrecciava problemi insoluti di viabilità, speculazioni e povertà sociale, lunga almeno un secolo. La ricca documentazione archivistica mette in luce sia l’esistenza di una «tenace e radicata tradizione viaria in quel punto» già a partire dal Duecento, sebbene in presenza di frequenti crolli e frane, sia un risvolto sociale assai interessante.

Nel 1283, per volontà di frate Giovanni da Panico, era stata costruita una chiesa all’interno della roccia del Sasso. Gli scavi serviti per far luogo all’edificio, dettero origine alle prime sistematiche cave di pietra, che divennero la principale fonte di sussistenza delle famiglie povere della zona. La stessa area interessata dall’attività estrattiva ospitò anche, ed in numero crescente, fatiscenti baracche, aggrappate alla roccia e del tutto abusive, dove trovavano un modestissimo rifugio le sempre più numerose persone richiamate dal potenziale guadagno proveniente da quell’unico possibile lavoro, in un contesto sociale e produttivo che non offriva alternative. Una realtà quella delle cave che, sebbene più volte dichiarata ad elevato rischio per i lavoratori, restò aperta, modificando la stabilità complessiva dell’intera rupe.

Un’ulteriore conferma si ebbe quando nel 1789 venne chiusa la chiesa. La vasta grotta che la ospitava, dismesso il culto, attrasse nuove baracche e, indirettamente, l’immediata apertura di nuovi filoni estrattivi. La mancata volontà di intervenire da parte delle amministrazioni locali è ben testimoniata dalla continuità dell’attività estrattiva anche nei frequenti e sovente lunghi periodi che videro la sistemazione della sede stradale. Già nel 1829, l’ingegnere Pietro Pancaldi, più volte incaricato di studiare il miglioramento complessivo della viabilità in quel punto della strada Porrettana, scrisse una nota di protesta per la mancata chiusura degli scavi durante il taglio di una parte di roccia che impediva un andamento più rettilineo della sede stradale. L’amministrazione locale, chiamata ripetutamente a svolgere mansioni di controllo, minimizzava i pericoli esistenti, al contrario, esaltando la necessità di lasciare attive le cave che davano da vivere a «cinquanta persone per tutto l’anno e ai birocciai che conducevano le “pregiate pietre” alla città e alla campagna».

La parte di masso roccioso rimasto pendente sopra la strada fin dal 1789, indebolito ulteriormente dalle continue sollecitazioni provocate dall’attività estrattiva, si staccò dalla rupe alle 3 antimeridiane del 24 giugno 1892, travolgendo tre modeste case, interrompendo la viabilità fino a minacciare la sottostante linea ferroviaria e, soprattutto uccidendo 14 persone e ferendone gravemente una ventina.

Il rilievo dato dai giornali all’accaduto e i lunghi lavori occorsi per ripristinare la viabilità attirarono sul posto moltissimi curiosi: l’interesse per la tragedia trova conferma anche nell’innumerevole serie di istantanee che furono fatte circolare in quelle stesse settimane. I lavori di riparazione vennero effettuati dalla amministrazione provinciale e da quella ferroviaria. Venne costruito un muro alto 20 metri a sostegno della porzione di rupe soprastante la ferrovia, mentre quella che ancora sovrastava la strada venne demolita con mazze e scalpelli, evitando l’uso di mine per il timore di ulteriori possibili crolli.

Testo tratto da Cent'anni fa Bologna: angoli e ricordi della città nella raccolta fotografica Belluzzi, Bologna, Costa, 2000.

Il medico sportivo in Appennino resta un lusso

 

La  consigliera regionale Marta Evangelisti (FDI) scrive:  

L’Assessorato alla Sanità della Regione conferma ancora una volta l’impossibilità di coprire il servizio di medicina dello sport in alcuni comuni della montagna bolognese in cui risulta carente dal 2019: è questo il caso di Porretta Terme, dove a causa del pensionamento del titolare e del sopraggiungere della pandemia, l’attività del medico dello sport non è mai ripresa completamente.

Lo stesso vale anche a Vergato dove risulta sospeso dal 2021.

Insomma ad oggi l’unica soluzione possibile per chi abita nei comuni della montagna pare essere rivolgersi a un ambulatorio privato.

La Regione, che non perde occasione per vantarsi del suo eccellente sistema sanitario, dovrebbe interrogarsi sulla ragione per cui i bandi per il reperimento dei medici in certi territori vadano deserti, come mai , in sintesi, nessun professionista voglia svolgere il proprio servizio nelle aree disagiate montane.

È il momento delle risposte se davvero si vuole valorizzare l’Appennino garantendo un diritto universale come quello alla salute.

32° Anniversario della Strage del Salvemini

Le iniziative  in programma dal 2 al 4 dicembre  


Il Comune informa: 


In occasione del 32° anniversario della Strage del Salvemini, dal 27 novembre al 17 dicembre,   l’Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Città metropolitana di Bologna, Comuni di Bologna, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, l’associazione Vittime del Salvemini 6 dicembre 1990 e l’I.T.C.S. “Gaetano Salvemini”, promuove, insieme ai partner delle singole iniziative, appuntamenti di ricordo e riflessione legati allo sport, alle arti, alla musica, alle istituzioni, al mondo della scuola. 

In dettaglio del programma delle iniziative da venerdì 2 dicembre a domenica 4 dicembre.

 

VENERDÌ 2 DICEMBRE

Ore 9.30, Casalecchio di Reno - Teatro comunale Laura Betti (Piazza del Popolo 1)

Premiazione del concorso di arti visive dedicato al tema della cura

Rivolto alle classi seconde degli istituti superiori del Distretto Reno Lavino Samoggia.

Iniziativa a cura della CGIL e dello SPI CGIL.

 

SABATO 3 DICEMBRE 

Monte San Pietro - Centro socio-culturale Ex Moduli (via IV Novembre 1 Calderino)

Racconti grafici – laboratorio dedicato ai ragazzi (10-13 anni; 14-18 anni) con ascolto, letture e ritagli di articoli riferiti ai fatti della strage.

Info e iscrizioni: e-mail luisa.vitali@rimacheride.it  WhatsApp: cell. 335 6820121.

A cura del Comune di Monte San Pietro in collaborazione con le associazioni Ricreamente e Rimacheride. 

Ore 21.00, Casalecchio di Reno - Teatro comunale Laura Betti (Piazza del Popolo 1)

Concerto “Per non dimenticare

La pianista Anna D’Errico presenta in prima assoluta i brani dei sei vincitori del concorso di Composizione “Ragazze e Ragazzi Salvemini 1990”. A seguire l’Orchestra Giovanile dei Castelli, diretta da Alicia Galli, esegue brani tratti da “West Side Story”.

A cura dei Comuni di Casalecchio di Reno e Valsamoggia in collaborazione con la Fondazione Rocca dei Bentivoglio. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

 

DOMENICA 4 DICEMBRE 

Ore 16.30, Teatro Comunale di Sasso Marconi (Piazza dei Martiri della Liberazione 5)

Concerto con cori e orchestra "Le note incorniciano il silenzio"

Con la partecipazione dell'orchestra giovanile "Onda Marconi" e dei cori "AcCanto al Sasso" diretto da Silvia Vacchi - "Mosaico" diretto da Marco Cavazza - "Ravel Ensemble" diretto da Matteo Giuliani. A cura del Comune di Sasso Marconi.

 

Info: www.salvemini6dicembre1990.it  #Salvemini1990

 

L’Emilia Romagna ha una nuova legge per attrarre e trattenere talenti

Si parte a gennaio. Incentivi a chi assume, pronti 2 mln


Incentivi ad università e imprese che assumono talenti, trattenendo chi potrebbe andar via per mancanza di opportunità e facendo tornare chi se n'è andato, i cosiddetti 'cervelli in fuga'.

È il cuore della nuova legge promossa dalla giunta dell'Emilia-Romagna guidata da Stefano Bonaccini, che insieme all'assessore al Lavoro Vincenzo Colla e all'assessora alla Scuola Paola Salomoni ha definito il provvedimento "la seconda legge identitaria" di questa amministrazione: la prima era la legge 14/2014 per attrarre investimenti .

Previsti "incentivi alle imprese che assumono e attraggono lavoratori abbinati a un pacchetto di opportunità che spaziano da una facilitazione per l'accesso alla casa, ai posti negli asili nido, alla sanità pubblica", spiega Bonaccini in conferenza stampa. Al centro anche il tema della casa: "Se vogliamo trattenere e attrarre talenti, il tema della casa è fondamentale", ha argomentato Colla. "Quindi perché non fare foresterie", che accompagnino il lavoratore per un periodo con investimenti dedicati. "Costruiamo ambienti per vivere per queste persone", è l'appello.
    C'è poi, sottolinea, il tema del salario: imprescindibile, "dare salari attrattivi", e combattere la precarietà. "Non possiamo permetterci - ha aggiunto - di perdere i nostri giovani che se ne vanno al di là della frontiera". Del resto, le imprese "dicono tutte la stessa cosa - ha detto Bonaccini - 'cerchiamo competenze, ma facciamo fatica a trovarle". Si parte a gennaio, dopo l'iter di approvazione che inizia lunedì con la formalizzazione in giunta. Verranno stanziati fondi europei del Fse (Fondo sociale europeo), ma ci sono 2 milioni pronti subito per incentivare le assunzioni. Previsti anche 100 milioni per borse di studio universitarie e servizi al 100% degli studenti idonei e 13 milioni per l'attrazione di investimenti. (ANSA).

martedì 29 novembre 2022

Erika Seta risponde alle polemiche

 


Erika Seta comunica:

 

Alla luce delle polemiche sollecitate ad arte sull'incontro pubblico del 26 novembre, ho ritenuto di inviare alle testate giornalistiche la mia personale posizione in replica agli articoli di giornale pubblicati chiedendone la divulgazione. Di seguito riporto quanto inviato.

Le contestazioni mosse al convegno de I Lemuri, con il patrocinio del Comune di Casalecchio, mediante pubblico volantino sottoscritto dalle forze di partito “Potere al Popolo”, “Unione Popolare” e “Rifondazione Comunista” della zona bazzanese mi impongono, stante il tenore linguistico, i contenuti e, soprattutto, le conseguenze verificatesi, di esprimere profonda preoccupazione per la preventiva aggressione e demonizzazione posta in essere.

Essa si sostanzia per un attacco alla libertà di espressione, ancor prima che alle persone coinvolte ed ingiustamente additate.

Le relatrici del convegno sono donne, professioniste non legate da interessi di partito, che hanno ritenuto, in piena libertà di espressione, di offrire alla comunità locale la propria esperienza professionale in materia. Definire un convegno divulgativo come uno “spauracchio” volto ad enfatizzare ed ingigantire l’allarme sociale costituisce una precisa offesa ai relatori, oltre che all’associazione e al Comune ospitante.

E’ assolutamente poco chiara, da un punto di vista logico, la correlazione posta in essere tra sgomberi di immobili illegittimamente occupati, condizione giuslavoristica degli “educatori di strada”, minori stranieri e forme di contrasto ai fenomeni criminali minorili; mentre assume chiari contorni mistificatori il richiamo a condotte antisociali, o comunque penalmente rilevanti, come situazioni da valorizzare.

Quanto alla lamentata scarsa erogazione di fondi alle cooperative per gli “educatori di strada”, alla quale farebbe da contraltare una condotta di volontaria enfatizzazione e di allarme sociale, si potrebbe obiettare la necessità di un controllo sul dispendio della spesa pubblica del terzo settore e la assenza di protocolli realmente efficaci, punti sui quali, in qualità di persona libera, posso affermare non esistano interlocutori attivi, stante gli evidenti interessi sottostanti. I firmatari del volantino non sono di certo interlocutori credibili per tali attività e se non fosse che, sulla scia della loro inqualificabile accusa, terzi soggetti hanno ritenuto “lecito” pedinare fino ai luoghi privati di lavoro una delle relatrici e minacciare gli organizzatori, dovrebbero scivolare nell’indifferenza.

La cultura della libertà o ci appartiene come elemento fondante della nostra esistenza o non la si può svilire a manifestazioni inutili, quanto discutibili, di dissenso.

Avv. Rita Ronchi

Avv. Laura Lecchi

Sono tornate in servizio le fontane lungo la Val di Sambro

 


di Roberto  Brusori

Dopo l’inaugurazione del nuovo punto con defibrillatore a Rioveggio, sabato scorso è continuata la rassegna delle rinascite in Appennino avvenute  all’ombra di monte Venere. Sono state visitate infatti quattro fontane recuperate all’uso pubblico. 


Le visite sono state guidate  dal sindaco di Monzuno,  Bruno Pasquini e dal direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia,  con la partecipazione dei volontari delle varie associazioni locali e dei componenti del Comitato Soci della banca, fra  cui Graziella Bugane' (Lella), ideatrice e principale sostenitrice del progetto di recupero dei generosi erogatori di acqua fresca lungo la via di Val di Sambro. Fontane a cui l’incuria aveva fatto perdere il gettito disperso lungo altri rivoli e, grazie al sostegno del comitato soci  di Rioveggio, sono state rigenerate e riportate all’antico generoso servizio per la gioia dei tanti viandanti che sono tornati a frequentare l’Appennino a piedi o in bici.


Gli interventi di ripristino sono stati affidati alla ditta edile Davide e Gianni Ianelli,  maestri  nelle lavorazioni in sasso e pietra.

Inoltre, grazie  alle  apprezzate creazioni  di ispirazione religiosa  in ceramica o in terracotta dell’artista Franca Calzolari, incastonate nei bassorilievi, gli apprezzati manufatti che delimitano la fontana presentano un aspetto tradizionale che attrae e che invita a una sosta ristoratrice. 

Fra i protagonisti dei recuperi, il rabdomante vadese Giuliano  Franchini,  che con passione ha messo a disposizione la sua dote per ritrovare la vene di acqua disperse  e ha guidato il loro recupero e la ricomposizione nel tracciato originario.

Le visite alle signore dell’Appennino appena resuscitate, per la verità  alcune solo moribonde, ha partecipato anche la Polizia locale che ha regolato il traffico durante le soste dei tanti che hanno voluto partecipare alla visita alle fontane anche ricordando  che erano state in passato le amiche preziose dei loro padri e dei loro nonni.



Le fontane si trovano lungo la provinciale salendo da Rioveggio  verso San Benedetto, la prima è denominata  Fontana Casone, la seconda  Ca' Rossa, la terza  Molinelli  e l’ultima La Madonnina, vicino Campeggio Le Querce.





Manovra, tornano i buoni lavoro nei campi


Coldiretti informa:

"L’arrivo dei buoni lavoro è importante nelle campagne dove occorre lavorare con la semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese".

E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento ai contenuti della manovra che prevede l’introduzione dei buoni lavoro a tempo determinato per un importo fino a 10mila euro.

Siamo grati al Governo per aver accolto le nostre sollecitazioni sul problema della manodopera agricola e – sottolinea Prandini - siamo pronti al confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli.

Sovranità alimentare significa nei fatti – conclude Prandini - un impegno per investire nella crescita del settore con il lavoro, aumentare le produzioni, ridurre la dipendenza dall’estero, valorizzare la biodiversità del nostro territorio e garantire agli italiani la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità.

 

Le iniziative per la Giornata mondiale contro l'AIDS

 HIV, parliamone l’1 dicembre


L’Azienda USL di Bologna informa: 

Lotta allo stigma, test rapidi e informazioni su prevenzione e terapie nelle piazze, nelle scuole, in carcere e nelle Case della salute del territorio

Per celebrare la giornata mondiale contro l’AIDS, il 1° dicembre, Azienda USL e Comune di Bologna hanno organizzato un calendario di iniziative di sensibilizzazione nel centro città, Piazza Verdi e Piazza Maggiore, nelle Case della Salute, all’IperCoop Lame, presso il Carcere, nelle scuole.

Dal 28 novembre al 2 dicembre test rapidi HIV-HCV disponibili al Centro C.A.S.A. presso la Casa della Salute Porto Saragozza, via S. Isaia 90 a Bologna.

L’1 e 2 dicembre, dalle 15 alle 20 in Piazza Verdi e negli spazi attinenti di Area15, medici, infermieri di comunità ed educatori dell’Azienda USL di Bologna, assieme a volontari delle Associazioni Cassero Salute, MIT e Gruppo Trans, saranno a disposizione per offrire i test HIV e HCV, informazioni e counseling sulle infezioni trasmesse sessualmente. Sabato 3, dalle 12 alle 20, e domenica 4, dalle 10 alle 12, i test saranno offerti nell’ambulatorio mobile in Piazza Maggiore.

Punti informativi saranno allestiti il 1° dicembre anche nelle Case della Salute di Bologna (Navile), Budrio, Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Vergato, Terre d’Acqua (Crevalcore), e all’interno dell’IperCoop Lame, grazie alla collaborazione di Coop Alleanza 3.0. 

In programma anche incontri con gli studenti sui temi della prevenzione e dello stigma, a cura delle ostetriche e degli psicologi degli Spazi giovani dell’Azienda USL di Bologna. Il via il 28 novembre, presso il Centro di Formazione Professionale Futura di San Pietro in Casale, quindi il 29 e 30 novembre all’Istituto alberghiero Veronelli di Casalecchio di Reno e Valsamoggia. Il ciclo si concluderà il 1° dicembre al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti di Bologna. 

Il 1° dicembre, inoltre, presso la Casa Circondariale Rocco d’Amato, incontro organizzato dall’equipe sanitaria del carcere, con la partecipazione di medici igienisti e infettivologi.

La lotta all’AIDS non si limita al 1° dicembre, ma prosegue tutto l’anno. È infatti sempre possibile prenotare il test in modo anonimo e gratuito su tutto il territorio dell’Emilia Romagna e avere informazioni sull’HIV e le Infezioni Sessualmente Trasmissibili telefonando al numero verde regionale AIDS 800 856 080.

I numeri dell’HIV

Nel 2021 le nuove diagnosi di HIV relative a persone residenti nel territorio della Città metropolitana di Bologna sono state 50, con un incidenza media annuale per 100.000 abitanti di 4,9, un dato maggiore di quello regionale (3,9), ma minore rispetto alla media del periodo 2006-2021 (6,9) nel territorio bolognese. 

I contagi riguardano più gli uomini che le donne con un incidenza nel periodo 2006-2021 rispettivamente di 11,6 e 2,4 per 100.000 abitanti.

Bologna presenta il dato più basso provinciale di diagnosi in stato avanzato e di diagnosi tardive, entrambe sotto la media regionale che si attesta a 52,3% per le prime e 35,4% le seconde. Un dato positivo che racconta l’impegno collettivo di istituzioni, servizi e associazioni per la promozione dei test per la diagnosi precoce. Diagnosticare tardivamente la malattia aumenta le probabilità di trasmissione dell’infezione, mentre una diagnosi precoce, oltre a limitare la diffusione della malattia, consente anche di attivare tempestivamente le terapie che permettono di vivere più a lungo e meglio.

A Bologna, come in Emilia Romagna, la prima modalità di trasmissione dell’HIV è quella per via sessuale. Bologna, tuttavia, differisce dal dato regionale. Se in Emilia Romagna, infatti, nei casi di contagio per via sessuale il 51,8% riguarda rapporti eterosessuali e il 35,9% quelli omo-bisessuali, a Bologna invece il contagio per via sessuale è maggiore nei rapporti omo-bisessuali (quasi il 50% di tutti i casi notificati) durante il periodo 2006-2021.

Gli appuntamenti dal 29 novembre al 3 dicembre di Agenda Casalecchio di Reno


  Il Comune informa:


Diversi gli  appuntamenti culturali, formativi e ricreativi che si terranno a Casalecchio di Reno da oggi,  martedì 29 novembre, a sabato 3 dicembre conferenza sul benessereConvegno del MIR e Vietato ai Maggiori alla Casa della Conoscenza, incontro con Alveare online per migliorare il metodo di studio, un workshop formativo per giovani caregiver all’Istituto SalveminiSalt’in Circo a Spazio Eco.

 

NEL DETTAGLIO:

 Martedì 29 novembre

Ore 17.00 - Casa della Conoscenza - Piazza delle Culture (via Porrettana, 360)

Diretta streaming su: Pagina Facebook - Canale YouTube di Casa della Conoscenza

Il benessere nelle tue mani

Le scelte determinano le abitudini, le abitudini determinano salute e vitalità. Con questo incontro scopriremo come favorire la crescita e il benessere psicofisico individuale grazie a Micaela Travaglini, sociologa e Professional Counselor, agevolatore ed esperto nella relazione d’aiuto e nella promozione del Benessere psicofisico degli individui e della comunità.

A cura dell’Associazione Amici della Primo Levi Valle del Reno e in collaborazione con la Biblioteca "C. Pavese". Ingresso libero.

 

Domani, mercoledì 30 novembre, ore 18.00 - 19.30 - Online

ALVEARE: Dire, Fare... FORMARE - DSA, potenziamento e metodo di studio

Incontro su stili e caratteristiche di apprendimento di bambini e ragazzi con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) con un approfondimento sulle strategie più efficaci per aiutarli a trovare un proprio metodo di studio. Poiché esiste una stretta relazione tra attenzione, apprendimento e memoria, l’incontro si propone di presentare le principali caratteristiche di tali funzioni, e le attività che si possono fare a casa e a scuola per esercitarle e potenziarle.

Condotto da: Giulia Demaria - Psicologa, Responsabile Laboratorio APE di Casalecchio di Reno. Destinatari: genitori e insegnanti. Partecipazione gratuita.

Info e iscrizionilinfa@comune.casalecchio.bo.it

 

Giovedì 1 dicembre 2022, dalle ore 15.00 alle ore 17.00

presso l’Aula Magna ITCS Gaetano Salveminivia Pertini 8 - Casalecchio di Reno

Giovani Caregiver - workshop formativo

Primo incontro per il Distretto Reno Lavino Samoggia del progetto “Giovani Caregiver” della Città metropolitana di Bologna che sta coinvolgendo i distretti metropolitani, l’Ufficio Scolastico Territoriale e che vuole con questo evento includere in un’azione di lavoro tutte le comunità educanti territoriali (scuole, sportelli di ascolto, educatori, associazioni) e i servizi socio-sanitari del distretto. I giovani caregiver sono giovani e giovanissimi che si trovano a prendersi cura, per periodi lunghi o brevi delle loro giornate, di altri componenti della famiglia o della propria cerchia ristretta. In Italia si stima che siano oltre 390 mila i giovani caregiver tra i 15 e i 24 anni: oltre 5.300 giovani caregiver presenti in Emilia-Romagna, e 2.120 solo a Bologna, anche se si immagina un’elevata presenza di sommerso, specialmente dopo i due anni di pandemia.

È in questo contesto che la Città metropolitana di Bologna, dando seguito ad alcune esperienze realizzate su alcuni dei nostri territori, ha avviato un progetto sui Giovani Caregiver nei diversi distretti dell’ambito metropolitano, il cui obiettivo, in questo primo momento, è quello di costruire un percorso graduale con l’idea di arrivare a una presa in carico comunitaria adattando dove possibile buone pratiche esistenti.

Info e iscrizionilinfa@comune.casalecchio.bo.it

 

Venerdì 2 dicembre , ore 21.00 - Spazio Eco - via dei Mille 26

SALT’in CIRCO

Ritornano dopo due anni di attesa gli appuntamenti di Salt'in Circo, la rassegna di cabaret di circo contemporaneo a cura di Arterego, con uno spettacolo pieno di energia, un ritorno in pista con la comicità tipica del circo, la fragilità del funambolo e la destrezza del giocoliere. Uno spettacolo per adulti e bambini che vi mostrerà un mondo in cui personaggi bizzarri diventeranno motivo di incalzanti risate e l'assurdo una semplice scelta di vita.

Come da tradizione il Salt'in Circo è ad entrata libera ed uscita a cappello. Inoltre sarà possibile iniziare la serata dalle 19.00 con un aperitivo/cena nel bellissimo bar di Spazio Eco. Prenotazione obbligatoriainfo sul sito www.arterego.org.

 

Sabato 3 dicembre , dalle 9.30 alla Casa della Conoscenza, via Porrettana 360

Convegno - MIR: 70 anni insieme

Nel 1952 ha preso il via in Italia il MIR (Movimento Internazionale della Riconciliazione), branca italiana dell’IFOR, su iniziativa dei Valdesi Tullio Vinay e Carlo Lupo e i coniugi Quaccheri Ruth e Mario Tassoni. Da allora il MIR è impegnato nella nonviolenza intesa come stile di vita personale e politica, attivo in progetti di trasformazione sociale, per l’affermazione della giustizia, dei diritti umani, dell’ecologia, del disarmo, della riconciliazione, dell’ecumenismo di base.

Per rimotivarsi, ricordare e attualizzare la storia di tante iniziative e lotte, il Movimento rivolge a tutti l’invito a partecipare al Convegno “MIR: INSIEME DA 70 ANNI”, promosso dall’associazione Percorsi di Pace con il patrocinio dell’Amministrazione comunale, che terminerà in serata con un Concerto di Musica e parole di pace.

Programma:

ore 9.30 - 12.30

Presentazione del convegno: Pierangelo Monti - Presidente del MIR

Saluti: Massimo Bosso - sindaco del comune di Casalecchio di Reno, Maurizio Sgarzi - Casa per la Pace La Filanda, Mons. Luigi BettazziHildegard Goss-Mayr.

Tavola rotonda: Stile di vita, campagne e esperienze di nonviolenza attiva in rete con altre associazioni. La dimensione internazionale del MIR.

Ore 15.00 - 17.00. Tavola rotonda: Spiritualità, Ecumenismo, Riconciliazione.

Ore 17.15 - 19.00. Tavola rotonda: Per una cultura di pace: ecopacifismo, educazione alla nonviolenza, informazione di pace.

Alle ore 21.00. Il concerto "Musica e parole di pace", di Paolo Predieri e il Gruppo Jamin-A’ con Gianni Weber Penazzi, Roberto Bartoli, Marcela Barros, Linda Bernard. Saranno esposti in sala i manifesti del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale a cura di Vittorio Pallotti. Il Convegno verrà trasmesso in diretta su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/serenoregistv

Per informazionisegreteria@miritalia.org - tel. 345 2293461

 

Sabato  3 dicembre 2022, ore 10.30 - Casa della Conoscenza (via Porrettana, 360)

Vietato ai maggiori - l'uniVERSO. Parole che suonano solo per noi!

Letture ad alta voce e non solo. Per bambine/i 2-4 anni. Partecipazione gratuita.

Prenotazione obbligatoria. Massimo 12 bambine/i + 1 accompagnatore per bambino

A cura di Sonja Strugar de Le pagine cooperativa sociale a r.l. e Biblioteca "Cesare Pavese".

Nell'ambito del ciclo Il gioco delle parole di Vietato ai Maggiori 2022.

Info e prenotazioni (dal lunedì precedente): 051 598300 biblioteca@comune.casalecchio.bo.it

lunedì 28 novembre 2022

E’ deceduto Mauro Sapori

I funerali si terranno mercoledì prossimo,  30 novembre, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Lagune


Un improvviso e inaspettato arresto cardiaco ha concluso la vita di Mauro Sapori, un amico, che mi era particolarmente caro per aver condiviso in una collina ancora accogliente i primi anni della vita, la giovinezza e poi, anche se allontanati dai diversi percorsi di vita, la maturità.

Quinto di sette fratelli, la sua famiglia si era trasferita a Lagune negli anni ’50 portando la spensieratezza di chi affronta la vita in ogni circostanza, felice di ciò che ha e impegnato per avere ciò che si desidera e che poi arriverà. Il padre Iose (Giuseppe) morì molto giovane e rimase a condurre la famiglia la mamma Maria, chiamata dai fratelli confidenzialmente ‘la cioza’ ( la chioccia), punto fermo e incrollabile, sempre presente nella sua cucina tra il focolare e il forno, li instradava con determinazione. Il rispetto che aveva dai figli era devoto. Una volta riprese il figlio più grande, Gianni ormai cinquantenne, per aver scordato di fare qualcosa che gli aveva chiesto, e Gianni quasi arrossì, non chiese scusa, ma il suo atteggiamento era evidentemente mortificato: la madre doveva sempre essere soddisfatta .  Mauro era di questa pasta, sempre sorridente, sempre con la battuta giovale sulle labbra, attento ai suoi affari,  con il lavoro di operaio quale compagno di viaggio gradito e con gli incarichi di seguire i giardini di alcune ville per rispettare il contratto con la natura pattuito quando era contadino: soddisfare la terra era per lui un piacere.

L’averlo perso mi fa mancare un grande esempio rassicurante di vita, ogni volta che ci incontravamo era una piccola festa da cui traspariva il reciproco piacere di ritrovarsi e ciò era rassicurante, incoraggiante: Mauro mi riportava alla serenità della giovinezza e alla certezza del futuro.

Mi mancherai tanto Mauro, non puoi immaginare quanto.