Roberto giusti informa:
Lo scorso 29 ottobre, presso la Sala del Teatro Comunale di Marzabotto, ho preso parte al Seminario di Formazione “Il Ruolo nell’Informazione sportiva degli Sport Minori e del Comparto Paralimpico” su speciale invito dell’organizzatore, Stefano Venditti.
Un primo incontro giornalistico organizzato con la
preziosa e fattiva collaborazione dell’Ordine dei giornalisti
dell’Emilia Romagna, del CIP Emilia Romagna, de La
Gazzetta dello Sport, dove sono stato chiamato in rappresentanza del Comune
di Vergato, in qualità di Delegato allo Sport, e del CONI
ER, come fiduciario locale per l’Appennino bolognese.
Un
momento di particolare importanza per sottolineare ancora una volta la
necessità e il compito fondamentale dell’informazione giornalistica di
continuare a parlare e raccontare storie sugli sport definiti “minori” e sullo
sport paralimpico nel mondo, fatto di professionisti competenti e preparati.
Tra i
tanti relatori e rappresentanze presenti, spicca di sicuro Federico Mancarella, giovane atleta paralimpico
vincitore della medaglia di bronzo a Tokyo 2020, nella categoria
paracanoa e primo italiano ad aver ricevuto questo prestigioso riconoscimento.
Sono poi intervenuti Gianluca Pasini de La Gazzetta
dello Sport, ideatore e realizzatore del progetto “Incodaalgruppo.gazzetta.it”, Vittorio
Gnesini, esperto tecnico della Nazionale Paralimpica di Tiro a
segno e Fabrizio Carollo, giornalista e scrittore che ha
illustrato come anche la rete sentieristica dell’Appennino sia aperta a
chiunque.
Oltre
ad aver conosciuto persone meravigliose all’interno di una cornice prettamente
sportiva, ho avuto l’onore di portare i saluti sia della mia comunità
vergatese, sia dello sport appenninico. Il tema dell’evento mi ha trovato da
subito in piena sintonia, avendo ribadito già in questi due anni e mezzo
di Amministrazione come ogni società debba avere la sua giusta
riconoscenza per ciò che di fondamentale svolge per la popolazione. In una
realtà culturale come quella italiana, in cui calcio e pallacanestro sono
all’ordine del giorno, esistono invece tantissime attività differenti che ogni
giorno si mettono in gioco per dare un futuro a migliaia di bambini, ragazzi e
adulti, indipendentemente dal numero di iscritti o di sponsor (visto che molte
volte la critica dà peso soprattutto a questi elementi per valutarne
l’importanza). Ogni società ha una sua dignità e una sua realtà: un
ringraziamento non sarà mai sufficiente a “ripagare” tutti gli sforzi, i
sacrifici e le “lotte” fatti per concedere alle persone la possibilità di fare
sport. Durante il mio discorso a Marzabotto, ho voluto salutare tutte le realtà
vergatesi e della montagna, scegliendo di proposito di non citarne i nomi:
sicuramente ne avrei dimenticata qualcuna, mancando loro di rispetto, in quanto
ognuno/a merita la massima RICONOSCENZA per ciò che da sempre fa. Concludendo
il mio discorso, ho poi ribadito che sia le istituzioni che le associazioni
debbano assolutamente lavorare e collaborare per abbattere ogni barriera: non
soltanto quelle fisiche, ma anche tutti i limiti sociali e culturali che molto
spesso emarginano le persone dalle attività. Non smetterò mai di dire e di
ribadire che lo sport è di tutti e per tutti. Chi siamo noi per
negare a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, uomini e donne, anziani e
anziane, la possibilità di fare attività sportiva?
Al
termine di questa costruttiva e insegnante esperienza, voglio ringraziare tutti
i relatori, tutti i giornalisti presenti al Seminario, e in particolar modo
Stefano Venditti per l’invito. Lo Sport è vivo e vince sempre! Viva lo Sport!
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