L'Azienda USL di Bologna conferma il proprio impegno per la riqualificazione del presidio ospedaliero
L'ospedale di Vergato si
prepara a un nuovo cambiamento: sono 36 i posti letto covid di bassa intensità
che verranno allestiti progressivamente entro martedì prossimo.
Anche oggi, nel momento
in cui si registra un nuovo picco di contagi che comporta una tempestiva
riorganizzazione della rete ospedaliera cittadina per garantire un numero
sempre maggiore di posti letto di bassa intensità, non si è fatta attendere la
disponibilità del personale sanitario dell'ospedale di Vergato. Come già
accaduto durante le precedenti ondate della pandemia, l’ospedale dell’Appennino
si è fatto trovare pronto mettendo al servizio della rete degli ospedali la
qualità delle competenze internistiche acquisite e già messe in campo durante i
momenti più duri dell’emergenza sanitaria.
"Un aiuto
straordinario e fondamentale per la rete ospedaliera della città che questo
presidio non ha mai mancato di offrire" dichiara Paolo Bordon, Direttore
Generale dell'Azienda USL di Bologna, cogliendo l’occasione per ringraziare i
professionisti.
L’Azienda USL di Bologna
riconferma, dunque, l’impegno assunto nei confronti dei cittadini: diversi gli
investimenti di riqualificazione del presidio ospedaliero con alcuni lavori che
si preparano a partire.
Gli interventi che
l’Azienda USL ad oggi ha in programma sono: l'ampliamento del servizio di
riabilitazione attivo presso la Casa della Salute, il completamento del terzo
piano della struttura ospedaliera destinato ad ambulatori polispecialistici e
dell'area materno-infantile nonché lo spostamento della centrale operativa
territoriale presso gli ambienti che verranno da essa liberati e infine
l’ampiamento del Pronto soccorso che consentirà una riorganizzazione dei
percorsi destinati ai pazienti covid e non. L’importo complessivo degli
investimenti ammonta a 1.250.000 euro e il primo progetto, che prenderà avvio
entro gennaio, coinvolgerà proprio il Pronto soccorso.
Qui i lavori, della durata complessiva di 5 mesi, comporteranno un ampliamento degli spazi e una riorganizzazione dei servizi: si aggiungeranno 70 mq ai 90mq già esistenti per consentire un pre-triage e lo smistamento dei pazienti sospetti, indirizzati verso l’area covid che sarà dunque ridisegnata.
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