Pubblichiamo un altro degli ultimi lavori di Marco Leoni, indimenticato amico che curava questa seguita rubrica di cultura filosofica. Lo inviò poche settimane prima di lasciarci, il 21 luglio scorso . Desideriamo ricordarlo così, con la filosofia, materia che tanto lo affascinava e che ha approfondito fino agli ultimi tempi della sua vita.
Tratta della Scolastica, filosofia cristiana del Medioevo.
di Marco Leoni
LA SCOLASTICA :
una introduzione
( lezione di Matteo Saudino , fantastico prof. di filosofia )
Abbiamo visto la Patristica cioè la filosofia cristiana dei padri della chiesa, in particolare il pensiero di Agostino.
Ora vediamo la Scolastica e in questo percorso ci occuperemo di tre pensatori. Vedremo uno dei fondatori della scolastica che è Anselmo d’Aosta, S.Anselmo , poi il massimo esponente della Scolastica che è Tommaso d’Aquino, S. Tommaso e poi vedremo il decostruttore , il critico della scolastica che è Guglielmo da Occam che santo di fatto non sarà proclamato.
Che cosa intendiamo con scolastica ?
Col termine scolastica si indica appunto la filosofia cristiana del Medioevo , filosofia che veniva insegnata nelle scuole , da cui il termine scolastica da appunto scola.
Nelle scuole religiose infatti venivano insegnate la filosofia e la teologia e il termine scolastica deriva appunto dalla filosofia insegnata nelle scuole del tempo , parliamo dunque dell’anno 1000, 1100, 1200 .
Il termine scolastica indicava in modo particolare lo “scolasticus“ che era l’insegnante nelle scuole medioevali , il formatore delle arti liberali del trivio e del quadrivio , cioè la grammatica , la retorica e la logica ed anche la dialettica , mentre con le arti del quadrivio invece intendiamo l’aritmetica , la geometria , la musica e l’astronomia .
In queste discipline troverà poi spazio la teologia e la filosofia.
Per gli scolastici la teologia era superiore alla filosofia che invece per i greci e per i romani era la somma disciplina. Per gli scolastici era la disciplina secondaria , prima la teologia poi la filosofia .
Come si svolgevano le lezioni ?
Innanzitutto c’erano due tipi di lezioni , la prima lezione era la Lectio che era un commento a un testo e poi c’era la disputatio, cioè una disputa con tesi e contro tesi e in questo caso bisognava portare delle argomentazioni per cui serviva la retorica cioè parlare bene e in modo convincente e serviva la dialettica, cioè saper criticare la tesi dell’avversario in modo solido argomentativo e stabile e non in maniera emotiva .
Qual è il tema portante della scolastica ?
Il tema portante della scolastica sarà il RAPPORTO RAGIONE-FEDE .
Nella scolastica è centrale il tema dell’educazione dell’uomo: si pone quindi un problema pedagogico che è il problema di tutti i percorsi scolastici .
Le scuole devono essere formative , devono formare e crescere il buon uomo che per questi filosofi, per questi “ magister “ è anche un buon cristiano. Buon uomo e buon cristiano sono sinonimi all’interno di queste scuole .
RAPPORTO RAGIONE - FEDE .
La scolastica è la filosofia cristiana del medioevo e deve partire da quel problema che già Agostino aveva individuato: che rapporto c’è fra l’uomo razionale e l’uomo che ha fede ?
Se la fede e la ragione sono due vie che non si toccano mai, non è possibile fare filosofia, dunque gli scolastici devono capire come far intrecciare, intersecare, lambire, far toccare la via della ragione e la via della fede .
Tertulliano diceva: CREDO CUI ABSURDUM EST e se la via è credere assurdità, irrazionalità non c’è filosofia; se invece noi vogliamo fare un percorso filosofico dobbiamo porci la questione di che rapporto ha la ragione, l’uomo come uomo razionale che rapporto ha con la fede che è un anelito e una speranza. Non possiamo tenere la speranza separata dalla ragione, ragione e fede devono toccarsi, dunque la ragione deve aprirsi alla fede e la fede alla ragione e soprattutto la fede non può essere solo un atto irrazionale ma deve essere un atto che ha a che fare con la ragione .
Per questi autori la fede è superiore alla ragione.
Da qui dobbiamo partire , ovvero secondo gli scolastici la verità a cui giungere è già data. Questa è la grande differenza fra la filosofia greca e quella scolastica .
Per gli scolastici c’è una verità, la verità e DIO, la verità è quella delle scritture e questa verità è già data.
Dunque un radicale filosofo della meraviglia e della scoperta libera ti direbbe ‘non ci sarà filosofia nella scolastica’ , può darsi , invece la loro filosofia è così da intendere : c’è una verità DIO uno e trino , DIO esistente , DIO che è verbo e logos. Con la ragione filosofica riesco a raggiungere DIO?
Ve lo rispiego con questa metafora del mare, del porto, della nave: la filosofia greca è una nave che parte da un porto e si getta nel mare aperto e non sa dove arriverà perché per i greci la filosofia è una ricerca molto libera, senza mitizzarli, perché effettivamente non c’è la verità d’arrivo, per Socrate la verità è una ricerca così come per Platone, Anassimandro, Talete, Democrito .
Per gli scolastici la filosofia è una nave che messa in mare ha già un porto dove deve arrivare e questo porto è DIO, questo porto è la verità intesa come logos, verbo, cioè il verbo che si fa ragione e la ragione si fa verbo. E’ una ricerca meno indipendente perché il punto di approdo c’è già , tu sai dove la tua barca deve attraccare, in un porto dove c’è DIO , dove c’è appunto ovviamente la verità .
Dunque la scolastica deve tenere conto della verità religiosa, della tradizione religiosa, non è mai una filosofia antitradizionalista ma deve fare lambire, toccare la ragione con la tradizione.
Che rapporto c’è fra filosofia e teologia ?
Ho già detto prima che la teologia è superiore alla filosofia, filosofia ancella della teologia .
La filosofia come ricerca è al servizio della teologia, la teologia si serve della filosofia per dimostrare l’esistenza di DIO .
La scolastica si occupa di alcuni problemi fondamentali .
Primo problema il rapporto RAGIONE - FEDE cioè tutti gli scolastici affrontano questo rapporto.
Secondo problema l’esistenza di DIO, tutti gli scolastici provano a dimostrare l’esistenza di DIO.
Ora prevale nel mondo la seguente posizione: io credo in DIO e se tu mi chiedi ‘dimostrami perché credi’ io ti posso dire tranquillamente ‘io ci credo perché ci credo’ e non devo portarti delle prove .
Però rimane un problema, cioè una questione, l’esistenza di DIO che per gli scolastici è la questione principale.
Terzo problema : il dibattito sugli universali. Cosa sono gli universali? sono i concetti, le idee, le idee uomo, animale, albero, bene che Platone ubica nel mondo delle idee. Le idee, i concetti sono nella mente di DIO o nella mente dell’uomo? Le parole, i concetti sono simboli che rappresentano un’entità realmente esistente o sono delle convenzioni? Semplifico ancora: il linguaggio rispecchia concetti che sono delle entità realmente esistenti nella mente di DIO o nell’aldilà, o i concetti sono semplici convenzioni, le parole delle convenzioni?
Questo tema lo affrontiamo di meno perché sappiamo che il linguaggio è una convenzione o almeno così ci comportiamo .
Ultimo grande tema è quello del male , il male rispetto a DIO, il male rispetto all’uomo, l’uomo di fronte al male, DIO di fronte al male. Queste sono le grandi tematiche ovviamente affrontate .
Per il tema della virtù, secondo Tommaso l’uomo deve ambire ad avere delle virtù e virtù sono anche delle virtù politiche .
Chiudo dicendo che ci sono diversi periodi della scolastica, noi vedremo quello della fondazione con Anselmo d’Aosta intorno al 1000 , 1100 poi vedremo la fioritura l’apoteosi della scolastica nel 1200, poi vedremo il lento declino della scolastica nella seconda metà del 1300 .
Vedremo questi tre autori per avere un’idea della filosofia Cristiana .
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