venerdì 15 novembre 2019

Elisoccorso notturno, in 19 minuti da Porretta alla Maternità del Maggiore.

Mamma e neonato stanno bene.

L'Azienda USL di Bologna scrive:

Nuovo intervento dell’elisoccorso notturno 118, nelle prime ore di ieri, giovedì 14 novembre. Sono bastati 19 minuti di volo da Porretta Terme per condurre in tutta sicurezza una donna di 34 anni alla 40° settimana di gravidanza, alla Maternità dell’Ospedale Maggiore di Bologna. In tutto 62 minuti dal momento della chiamata alla Centrale Operativa 118. Mamma e bimbo, nato giovedì 14 novembre alle ore 6.45, stanno bene e rientreranno a casa nei prossimi giorni. I tempi dell’intervento 118
•    02.09 di giovedì 14 novembre, la Centrale Operativa 118 riceve la chiamata di attivazione dell’elisoccorso, proveniente dall’Ospedale di Porretta Terme, per donna in gravidanza con frequenti contrazioni (segno di parto imminente)
•    02.44 arrivo dell’elisoccorso, con tecnologia NVG per il volo notturno, alla piazzola di atterraggio dell’Ospedale di Porretta Terme. Contestualmente arriva l’ambulanza (che ha percorso poche centinaia di metri) con la donna a bordo. L’equipe dell’elisoccorso, composta da 1 medico e 2 infermieri, esegue ulteriori accertamenti. L’esame ecografico, infatti, è già stato effettuato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Porretta Terme.
•    02.52 L’elisoccorso riparte per la Maternità dell’Ospedale Maggiore.
•    03.11 L’elisoccorso atterra all’Ospedale Maggiore e pochi minuti dopo la donna viene accolta alla Maternità dell’Ospedale Maggiore, dove alle 06.45 di giovedì, 14 novembre, partorisce un bimbo sano di circa 3kg.
Elisoccorso notturno
L’elisoccorso notturno del 118 si conferma una volta di più uno strumento fondamentale nella rete dell’emergenza territoriale, a garanzia dei migliori protocolli di intervento anche nelle zone più disagiate come quelle montane, garantendo standard di sicurezza elevati.
Con quello di ieri salgono a 115 gli interventi dell’elisoccorso notturno con NVG nella provincia di Bologna, dall’avvio del servizio, avvenuto il 15 agosto del 2018. Interventi possibili grazie alla nuova strumentazione e alle sempre più numerose basi di decollo e atterraggio notturno, realizzate su tutto il territorio regionale: ad oggi ne sono attive 241, di cui oltre la metà in zone montane. 

Il consigliere metropolitano e comunale di Centrodestra per Casalecchio, Erika Seta, così commenta la notizia:

Bravissimi i sanitari, bravissimo l'elicotterista, ottimi i tempi e soprattutto congratulazioni alla neo mamma e al bimbo.
Ma.. perchè dobbiamo far decollare l'elicottero dal Maggiore e farlo arrivare fino a Porretta con tutte le difficoltà che il paziente e la famiglia (che da Porretta deve raggiungere il Maggiore) devono subire?
Perchè qualche illuminato ha deciso di ottimizzare spese e servizi togliendo la maternità nell'ospedale che serve la montagna. Abbiamo assistito a promesse elettorali di ripristino del servizio ma in tasca abbiamo solo parole. Intanto i cittadini ne pagano le conseguenze.
Poi assistiamo a parti in ambulanza, ad elicottero che deve volare con qualsiasi meteo..e ci congratuliamo per quanto siamo stati bravi e, altro non è, che un modo di dire "anche stavolta è andata bene"
E se ieri sera ci fosse stata una nevicata forte tanto da impedire all'elicottero di volare, che facevamo?
Questo è quello che non funziona nel nostro sistema sanitario.
In apparenza tutto perfetto, in sostanza no.


3 commenti:

Marco ha detto...

Ridicoli!!...si vuole far passare un intervento di piu un ora dell'elisoccorso come una cosa eccezzionale!...vorrei ricordare a tutti che senza I tagli demenziali agli ospedali di porretta e vergato l'intervento si sarebbe concluso con l'arrivo alla ex maternita' di porretta, e poi... lasciatemelo dire a quell'ora in in ora da porretta si raggiunge IL maggiore ache in ambulanza

Marco ha detto...

Ridicoli!...senza I vostri demenziali tagli alla sanita' pubblica locale, l'intervento si sarebbe concluso con l'arrivo all'ospedale di porretta dove esisteva un reparto maternita'. Poi... lasciatemelo dire.. alle due di notte da porretta si raggiunge il maggiore ache in ambulanza. Comunque bravi!..bravi!..continuate cosi che presto potreste pagare il conto.

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo con Erika Seta. Questo articolo e' come voler dire "visto che la possiamo anche fare?" Ma la natura non si comanda e se una donna deve partorire in una giornata proibitiva per il volo, qual'e' la soluzione, mettere a rischio la vita dei piloti o abbandonare quella donna al caso, alla presenza fortuita di un medico disponibile sul posto, alla speranza che non abbiano complicazioni ne' lei ne' il nascituro? No, no, la soluzione e' una sola, in montagna i presidi sanitari d'emergenza - compreso pronto soccorso e altre specializzazioni medico-diagnostiche, penso alle stroke unit - devono essere SUL POSTO, e neanche in un posto solo, e basta.