mercoledì 9 gennaio 2019

Finanziati progetti innovativi per la gestione delle eccedenze e contro lo spreco alimentare. Centinaio: "Semplificare e coinvolgere tutta la filiera per aiutare chi è in difficoltà"

Marco segnala:
 

Si è conclusa la selezione nazionale per il finanziamento di progetti innovativi finalizzati alla limitazione degli sprechi e all'impiego delle eccedenze alimentari. Il bando, previsto dalla legge contro gli sprechi alimentari, assegna complessivamente 700mila euro. Sono stati oltre 130 i progetti pervenuti al Mipaaft da parte di enti pubblici, università, Enti caritativi, imprese individuali e reti di imprese. 14 i vincitori. Per loro è previsto un finanziamento massimo di 50mila euro.


In particolare, si tratta di progetti che puntano a prolungare la data di scadenza dei prodotti alimentari, e quindi farli durare di più, al miglioramento e allo sviluppo di nuove tecnologie di confezionamento, alla creazione di applicazioni e piattaforme digitali, al recupero delle eccedenze nelle varie fasi della filiera, soprattutto per favorire la redistribuzione alle persone indigenti.


"Semplificare, velocizzare, coinvolgere tutti i protagonisti della filiera per far sì che il cibo non venga sprecato e distribuito invece alle persone in difficoltà - commenta il Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, sen. Gian Marco Centinaio - Da parte del Mipaaft c'è massima attenzione su questo tema che interessa da vicino la nostra società. Il gran numero di progetti pervenuti dimostra che tante energie possono essere messe in campo in modo trasversale, sfruttando al meglio anche le nuove tecnologie. Solo così possiamo davvero dare vita a un circuito virtuoso a spreco zero."


Disponibili sul sito del Mipaft (www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12437) le descrizioni dei progetti vincitori.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Niente di nuovo.
Da sempre interi raccolti agricoli sono stati lasciati marcire nei campi per tenere alto il prezzo sui mercati o per la concorrenza sleale di prodotti esteri e agricoltori sono stati sovvenzionati per non coltivare certi prodotti.
Qualcosa si può fare, “per aiutare chi è in difficoltà e per favorire la redistribuzione alle persone indigenti” bisogna semplificare tutta la filiera,certo, ma non quella alimentare, bensì quella della creazione e finanziarizzazione del danaro, introducendo un circuito virtuoso a spese zero di signoraggio monetario e di interessi finanziari usurai.

Anonimo ha detto...

quindi se alla Coop troviamo le arance provenienti dall'Africa non dobbiamo pensare ad una delle cause per cui il produttore locale lascia marcire la sua frutta sulla'albero (dopo aver speso botti di soldi in colture) perchè la grande distribuzione impone prezzi irrisori di acquisto pur rivendendo la merce a prezzi non proprio economici?

è una domanda che pongo. non un concetto.

Anonimo ha detto...

per 9 gennaio 2019 19:41
Stai sereno, ascolta questo canto popolare e avrai la risposta che cerchi.
https://www.youtube.com/watch?v=79fsKCLaeXk