mercoledì 2 marzo 2016

Philips-Saeco: 'road map' per i lavoratori della 'vallata'. Un milione di euro per sostenere il reinserimento occupazionale dei lavoratori nell'ambito di crisi aziendali.


Da Bologna Today
 
Un milione di euro per sostenere il reinserimento occupazionale dei lavoratori nell'ambito di crisi aziendale. Si è tenuto oggi a Gaggio Montano un incontro tra Regione, Città metropolitana di Bologna, Comune Gaggio Montano e lavoratori Saeco-Philips. A illustrare nel dettaglio le azioni di propria competenza sottoscritte nell’intesa del 4 febbraio scorso a Roma al ministero dello sviluppo economico l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi, il sindaco del comune e della Città metropolita di Bologna Virginio Merola, il sindaco di Gaggio Montano Maria Elisabetta Tanari.

La vicenda Saeco non è conclusa con l'accordo, dobbiamo concentrarci sull'impegno preso insieme affinché l'applicazione sia coerente con quanto scritto – ha detto il sindaco Virginio Merola - Questa è la prima tappa di un percorso insieme, una intera vallata si è scoperta comunità: capiamo insieme quali progetti proporre alla Regione per accedere ai finanziamenti stanziati. Turismo, agricoltura, manifatturiero, vediamo insieme come possiamo creare occasioni di lavoro”.
"Stiamo disegnando – ha sottolineato l’assessore Palma Costi - assieme alla Città Metropolitana ed al Comune di Gaggio Montano una road map con strumenti e tempistiche per accompagnare questa fase di riorganizzazione aziendale e consentire a coloro che accetteranno volontariamente la mobilità di potersi ricollocare nel mondo del lavoro. Oggi le istituzioni danno concretezza ad un impegno che  abbiamo sottoscritto il 4 febbraio, che sta alla base del patto per il Lavoro e che è profondamente radicato nella nostra visione di sviluppo e coesione di un territorio e di una comunità. Crediamo fermamente che la collaborazione tra istituzioni, lavoratori e imprese sia ancora l’unica chiave di volta concreta per raggiungere questi obiettivi. Un grazie ai lavoratori che in questi mesi hanno sofferto nell'incertezza del futuro e, consapevoli che per alcuni di loro si aprirà una fase di transizione, vogliamo fare di tutto affinché questa sia la meno incerta possibile".

L'assessore Costi ha illustrato ai lavoratori che, sulla re-industrializzazione della parte del sito produttivo non più utilizzato dalla multinazionale olandese la Regione Emilia-Romagna e il ministero dello sviluppo economico hanno avviato – attraverso società specializzata - una analisi complessiva del sito (strutture, logistica, potenziale occupazionale, eccetera) al termine della quale saranno formulate ipotesi di possibili nuovi insediamenti industriali.
Per quanto riguarda le misure di politica attiva del lavoro (percorsi formativi, azioni orientative e di accompagnamento e promozione di tirocini formativi) per sostenere il reinserimento occupazionale dei lavoratori – per le quali sono a disposizione 1 milione di euro di risorse Fse 2014/2020 - è prevista, entro 12 mesi dall’avvio della mobilità, l’approvazione di un apposito bando pubblico con procedura di richiesta a sportello aperto – la cosi detta procedura just in time - in modo da poter rispondere alle situazioni di crisi in tempo reale. Attraverso un bando, gli enti di formazione accreditati disporranno azioni di orientamento e i percorsi formativi mentre le agenzie di intermediazione autorizzate realizzeranno i servizi di accompagnamento al lavoro.
Per le opportunità di finanziamento attivabili sia per il Fesr sia per il Psr sono attivi o saranno attivati bandi per di sostegno alle imprese (riqualificazione, promozione, internazionalizzazione eccetera), favorendo investimenti che, anche se indirettamente, potrebbero avere ricadute occupazionali. Usciranno a breve bandi per il sostegno alla nuova imprenditoria in agricoltura (fondi Psr), per le nuove imprese innovative e per imprese extra agricole in zone rurali (fondi Fesr). In campo anche contributi per piccole e micro imprese, finanziamenti per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali e ambientali. Altri strumenti, sul versante finanziario che potrebbero essere messi in campo: StartER, fondo rotativo di finanza agevolata per le pmi, la creazione di un fondo di microcredito, il fondo per società cooperative tramite finanziamenti agevolati a valere sul fondo rotativo Foncooper, il fondo di cogaranzia regionale per l'accesso al credito delle imprese, le agevolazioni sotto forma di garanzia e contributi in conto interessi gestiti da consorzi-fidi e cooperative di garanzia.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Quindi riassumendo:
1)Politici regionali
2)Politici città metropolitana
3)Politici comunali
4)Politici degli enti di formazione accreditati
5)Politici delle agenzie di intermediazione autorizzate
gestiscono con i soldi delle nostre tasse più quelli Bce in conto debito pubblico nostro
1)risorse Fse 2014/2020
2)Fondo Fesr
3)Fondi Psr
4)contributi per piccole e micro imprese
5)finanziamenti per la valorizzazione delle risorse artistiche,culturali e ambientali
6)StartER
7)Fondo rotativo di finanza agevolata per le pmi
8)Fondo di microcredito
9)Fondo per società cooperative tramite finanziamenti agevolati
10)Fondo rotativo Foncooper
11)Fondo di cogaranzia regionale per l'accesso al credito delle imprese
12)Agevolazioni sotto forma di garanzia
13)Contributi in conto interessi gestiti da consorzi-fidi e cooperative di garanzia.

Mi sa che da questa tavola imbandita per i tutelati saranno poche le briciole che cadranno a terra a Gaggio per i non tutelati.

Anonimo ha detto...

Con un milione di euro distribuiti ad ogni disoccupato delle valli reno-setta che voglia iniziare una impresa personale, si può fare ripartire una economia reale, vera, ma questi poliliticastri, amici degli amici-degli-amici, si mangeranno tutto e qui non cambierà niente, stanno utilizzando lo STILE del vecchio FINANZIAMENTO AL MEZZOGIORNO.