Il tesoro femminile di Marzabotto |
La
soprintendenza archeologica dell'Emilia Romagna informa:
Domani, 6 marzo, prima domenica del mese, per tutti ingresso gratuito ai siti archeologici statali. Martedì 8 marzo ,
festa della donna, ingresso gratuito per tutte le donne.
L'innata
forza e bellezza delle donne le pone in una posizione privilegiata
rispetto alla lettura del linguaggio dell'arte. Anche per questo il
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha
deciso che, a partire da quest'anno, l'8 marzo tutte le donne possano
sempre entrare gratuitamente in tutti i luoghi della cultura
gestiti dallo Stato.
Vi
aspettiamo nelle nostre aree archeologiche di Marzabotto (BO), Russi
(RA) e Veleia, sull'Appennino piacentino, con le tante
testimonianze e rappresentazioni della figura femminile che attestano
il ruolo mai secondario della donna nel corso della Storia. Per
celebrare il binomio Donna e Arte e le tante espressioni artistiche
che da tempo immemorabile hanno reso omaggio alle infinite forme e
manifestazioni del femminile.
Ciò
che fa di Marzabotto, l’antica Kainua, una testimonianza unica
nell’ambito della civiltà etrusca è la straordinaria
conservazione dell’impianto originale della città, scandito da
ampie strade che si incrociano ortogonalmente, suddividendo in modo
regolare lo spazio urbano orientato secondo i canoni dell’etrusca
disciplina.
La
visita al sito si snoda, sullo sfondo dei calanchi, dai resti
dell’abitato sul vasto pianoro, alle costruzioni sacre
dell’acropoli, alle aree funerarie subito al di fuori della città
dei vivi.
Il
museo dedicato a Pompeo Aria, organizzatore del primo nucleo della
collezione, raccoglie le testimonianze, ricche di suggestione, della
vita della città che prosperò dalla fine del VI alla metà del IV
secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli, le ricostruzioni
di tetti e degli alzati delle case, le statuette votive in bronzo e
una preziosa testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio
circostante, tra cui i ricchi corredi funerari da Sasso Marconi.
info
051 932353
Complesso
archeologico della Villa Romana
Via
Fiumazzo - Russi (RA)
aperto
dalle 9 alle 16.30 (ultimo ingresso ore 16)
Nato
per lo sfruttamento agricolo dell'area nell'antichità,
l’insediamento rustico di Russi é forse il più importante finora
noto dell’Italia settentrionale. Conobbe il massimo splendore tra
il I e il II sec. d.C. quando il complesso fu completamente
ristrutturato, anche scenograficamente, da un proprietario
probabilmente arricchitosi vendendo le eccedenze agricole alla flotta
militare romana che, dall'epoca di Augusto, aveva sede a Ravenna. È
in questo periodo che la villa, gestita da un liberto con mansioni di
fattore (procurator) al comando di un gran numero di schiavi,
esce dall’autosufficienza per diventare una vera a propria macchina
produttiva. Le dimensioni della cucina comune la dicono lunga
sull’entità del personale della villa nei momenti di maggiore
impegno, come aratura e mietitura di cereali o raccolta e pigiatura
dell'uva.
Il
proprietario (dominus) viveva in villa saltuariamente ma il
suo alloggio era comunque lussuoso, con sala da pranzo (triclinium),
stanza per ricevere (tablinum), impianto termale e pavimenti a
mosaico.
Dopo
un periodo di decadenza coincidente con l’allontanamento della
flotta militare, la villa è parzialmente rioccupata quando la corte
imperiale si trasferisce a Ravenna (V e il VI sec.) per poi essere
definitivamente abbandonata in epoca medievale.
info
0544 581357
Area
archeologica e Antiquarium di Veleia
Strada
Provinciale 14, località Veleia Romana - Lugagnano Val d'Arda (PC)
aperta
dalle 9 alle 15
I
resti monumentali del municipium romano di Veleia sono tra i
più suggestivi dell'Italia settentrionale.
Incastonata
nelle colline piacentine, in un contesto naturalistico di assoluto
valore, Veleia ruota attorno al proprio foro, la piazza circondata su
tre lati da un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a
destinazione pubblica, che Lucio Lucilio Prisco, uno dei due massimi
magistrati locali, pavimentò con lastre d'arenaria ai tempi
d'Augusto
Il
pubblico può passeggiare tra i monumenti onorari e le vetuste
architetture, tra l'edificio termale e i quartieri d’abitazione, e
infine visitare il piccolo Antiquarium che, accanto ai calchi
della Tabula Alimentaria traianea e della Lex de Gallia
Cisalpina, espone i reperti che illustrano i momenti più
significativi della storia di Veleia: le sue origini liguri,
l'edificazione dei principali monumenti pubblici, le testimonianze
degli arredi e dello stile di vita delle dimore private, i riti
funerari e il ricordo degli spettacoli gladiatori.
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