Sembra
si sia partiti da un 28 Febbraio (1909), con una manifestazione a
favore del voto femminile; ma tutto il primo ‘900 fu costellato di
iniziative del genere.
Pare
poi che solo nel 1914 la festa (o giornata) si sia iniziata a celebrare
l’8 Marzo, forse perché quel giorno cadeva di domenica. Si parla anche
di una manifestazione avvenuta l’8 Marzo 1917;
e siamo a Pietroburgo, per una sorta di rivoluzione al femminile che contribuì alla caduta dello Zar.
Sempre
scavando a ritroso, sembra non sia vero che la Giornata Internazionale
della Donna ricordi la morte di centinaia di operaie in una fabbrica di
camicie – peraltro inesistente – a New York l’8 marzo 1908.
Un
incendio in una fabbrica in città avvenne tre anni dopo, in febbraio;
vi morirono 146 persone, molte delle quali operaie, ma in ogni caso la
Giornata della donna non trae origine da questo evento.
Che i rilievi storici siano veri o falsi poco importa, i diritti paiono al centro della genesi di tutto: conquistati pian piano, con tanti sacrifici.
Oggi
ci pare strano, forse distante. Di certo abbiamo trasformato in festa
ciò che un giorno rappresentava un momento di lotta, quella che è
continuata altrove, tra politica e lavoro.
L’anno
scorso si è celebrato il centenario della prima guerra mondiale, che fu
un evento bellico “anche” di donne: nelle città, nelle fabbriche e
persino al fronte.
Ma
è a loro che dobbiamo persino l’alfabetizzazione della nostra nazione,
come testimoniato dal bellissimo libro “Maestre e maestri d’Italia”, di
Gianna Marrone
Insomma, la donna l’abbiamo vista al centro di molte manifestazioni, anche qui: sulle nostre montagne;
e mai le abbiamo prestato la debita attenzione.
Lei è sempre stata capace di contribuire, facendo un passo indietro se necessario: questo in famiglia come altrove.
Mai
la sua azione è stata inutile, o per caso; e crediamo sia il momento di
prenderne atto, iniziando a ricordare nomi e cognomi, ma anche i volti;
aggiungendoli a quelli delle eroine, dimenticate anch’esse nelle curve
strette della storia.
Luciano Marchi
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Foto Marchi continua con l'iniziativa
"in occasione della Festa dell’8 marzo, regaleremo un ritratto a tutte le Donne"
Contattateci per un colloquio o un appuntamento,
ricordando che l'iniziativa scade l'8 marzo
tel 0534 22150
1 commento:
Se tutti gli uomini capissero il valore della donna
avremmo un mondo magnifico e non miserabile.
Grazie donna per tutti i regali che ci porti e per tutti i piaceri che ci consenti.
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