Da Bologna Today
Tre anni di
indagini per venire a capo di un sodalizio criminale fatto di irregolarità,
pericolo per la salute dei lavoratori, minacce, estorsioni e smaltimenti non
autorizzati di rifiuti pericolosi
I
Carabinieri della Stazione di Camugnano, unitamente al personale del Nucleo Investigativo dei
Carabinieri di Bologna, della Compagnia Carabinieri di Vergato, Porretta Terme
e Lizzano in Belvedere, collaborati nella fase esecutiva dai militari dell’Arma
di Roma, Prato, Firenze, Pontedera, Signa, Cerignola, Bologna Borgo Panigale,
San Lazzaro di Savena, San Giovanni in Persiceto e Stornarella di Foggia, hanno
eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre
imprenditori di Prato, di 55, 57 e 69 anni, ritenuti responsabili, in concorso,
di tre capi di imputazione, due estorsioni consumate e una tentata. Il
provvedimento è stato emesso dal dott. Bruno Perla, GIP presso il Tribunale di
Bologna, a seguito di una richiesta avanzata dal dott. Massimiliano Rossi, PM
presso la Procura della Repubblica di Bologna.
SCATTANO LE
INDAGINI. Nel 2010 il
55enne, originario di Serradifalco (CL), acquistò per tramite del 69enne, in
maniera occulta, un ex struttura ricettiva (nelle foto in ristrutturazione) ubicata in località Brasimone di
Camugnano, con l’intenzione di ristrutturarla e trasformarla in appartamenti di
varie metrature, da rivendere ai privati e una discoteca da dare in gestione a
persone di loro fiducia. Durante lo svolgimento dei lavori, i Carabinieri e il
personale della Polizia Municipale di quel Comune si erano accorti che il
cantiere era frequentato da soggetti pregiudicati e molte norme inerenti la
sicurezza sui luoghi di lavoro erano state infrante. Febbraio 2011. Il 69enne,
nato a Siano (SA), titolare di una ditta edile che all’epoca eseguiva i lavori,
viene denunciato per stoccaggio di rifiuti pericolosi perché durante un
controllo all’interno dell’area adibita ai lavori viene rinvenuto un grosso
cumulo di detriti, tra cui l’eternit. Marzo 2011. Il 69enne e il 57enne, di
origine pugliese, vengono denunciati per falsità materiale, per aver depositato
presso gli uffici del Comune di Camugnano un atto amministrativo falso che il
57enne lo aveva timbrato assumendosi la qualifica di tecnico abilitato, quando
in realtà non era iscritto ad alcun collegio dei Geometri. Nell’occasione, la
licenza edilizia del 69enne era stata sospesa. Maggio 2011. I due soggetti
vengono nuovamente denunciati per esercizio arbitrario delle proprie ragioni e
turbativa violenta delle cose mobili per aver eseguito dei lavori di
ristrutturazione di un lato dell’albergo che all’epoca dei fatti era ancora
abitato dai vecchi gestori, in attesa di una nuova sistemazione. Ottobre 2011.
Un muratore rumeno di 38 anni, con precedenti di polizia, viene denunciato per
violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a
sequestro per aver violato i sigilli di sicurezza del cantiere, nonostante lo
stesso fosse stato nominato custode dell’area.
Nello stesso
mese, il 69enne e il 57enne vengono denunciati per smaltimento non autorizzato
di rifiuti, per aver
bruciato all’aperto porzioni di porte verniciate e pannelli in legno rivestito
di materiale plastico.
Estorsione e
smaltimento di rifiuti pericolosi: operazione 'Camonius', tre arresti
Giugno 2012.
Al termine di un sopralluogo svolto dal personale specializzato dei Carabinieri del NAS e del NIL
di Bologna, vengono adottati due provvedimenti, la sospensione dei lavori per
impiego di manodopera irregolare e gravi violazioni in materia di sicurezza sul
lavoro e la momentanea sospensione dell’attività di ristorazione degli ex
gestori dell’hotel, per mancanza dei requisiti sanitari, poiché al primo piano
continuava la gestione del ristorante. Novembre 2012. Un cittadino bulgaro di
28 anni, con precedenti di polizia, viene denunciato per gestione non
autorizzata dei rifiuti, per aver gettato dei sacchi contenenti del materiale
di scarto proveniente dal cantiere, all’interno di un cassonetto per la
raccolta indifferenziata dei rifiuti.
CAMONIUS.
L’indagine svolta dai Carabinieri, denominata “CAMONIUS” ha una svolta a seguito della
denuncia sporta da un 71enne di Firenze nei confronti degli indagati che,
approfittando del suo stato di difficoltà economiche e dietro minaccia di
licenziamento, gli avevano imposto la titolarità di una ditta ed un relativo
conto corrente, per poi assegnargli, solo fittiziamente, alcuni lavori edili in
Camugnano. In realtà, il denunciante veniva utilizzato solo come “testa di
legno” senza avere alcun potere a livello gestionale, sia nelle attività edili
che in quelle amministrative della ditta. Oltre a ciò il 71enne riferiva agli
inquirenti che all’interno del cantiere c’erano una serie di irregolarità che
mettevano in pericolo la salute dei lavoratori che, dietro la minaccia del
licenziamento, non potevano ribellarsi. Le indagini hanno permesso di delineare
l’esistenza di un sodalizio criminale che si era organicamente strutturato con
il progetto di avviare e gestire attività criminali comprendenti estorsioni e
smaltimenti non autorizzati di rifiuti pericolosi Gli arresti sono stati
eseguiti lunedì mattina e nel contesto operativo sono state eseguite 11
perquisizioni domiciliari e il sequestro preventivo del cantiere.
2 commenti:
Buona notizia! Speriamo che si sia fatta "pulizia" in modo definitivo
Un bel sodalizio di pregiudicati, ma un po' di persecuzione ce la vedo, chiudo un occhio, anzi entrambi e la giustifico, era a fin di bene.
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