sabato 30 novembre 2013

La Voce di Castiglione dei Pepoli racconta ed esorta.


Andrea Donati

Castiglione dei Pepoli ha bisogno di visibilità. Le sue bellezze naturali, le ricchezze storiche e artistiche di cui è dotato e la funzionalità delle sue infrastrutture non sono adeguatamente sfruttate da un flusso  turistico italiano e straniero che potrebbe portare risorse e ricchezza. I milioni di viaggiatori che ogni anno transitano sulla vicina autostrada del Sole passano ma non si fermano. Le motivazioni, il perché di questa situazione sono state presi in esame nell’incontro svoltosi ieri sera nella sala consiliare del municipio castiglionese che occupa le stanze dell’antico palazzo medievale dei Pepoli. Incontro è stato organizzato dal periodico castiglionese La Voce. Ha introdotto Andrea Donati, presidente di  ‘LA VOCE’  e ha relazionato l’ingegner  Giovanni Consorte, presidente dell’associazione culturale ‘Sinistra 2020 – progresso e lavoro’
Giovanni Consorte
Quest’ultimo, tra l’altro, ha preannunciato la presentazione di un disegno di legge che agevoli l’entrata di privati nella gestione dei musei e dei siti storico archeologici al fine migliorare e razionalizzare l’utilizzazione di un patrimonio inestimabile come è quello italiano. Il relatore ha illustrato un suo studio per un progetto di valorizzazione delle realtà museali-paesaggistiche per trarne alcuni spunti da mettere in pratica anche a Castiglione. Egli ha sottolineato come in altre nazioni, ad esempio in Francia, il patrimonio artistico viene sfruttato, quale attrazione turistica, molto più che da noi. Ha fatto l’esempio del Louvre  che vanta 10 milioni di visitatori l’anno, numero addirittura superiore a quello dei visitati di tutti i musei italiani messi insieme nello stesso periodo temporale. Consorte, a riprova della scarsa capacità che abbiamo di valorizzare il nostro patrimonio artistico, ha portato ad esempio proprio il  Louvre che è al primo posto nella graduatoria mondiale dei musei più frequentati, mentre la nostra Galleria degli Uffizi è solo al 35esimo, quando espone  un patrimonio che ha poco o nulla  da invidiare a quello francese. Senza pensare all’enorme quantità di opere che giace nei magazzini dei musei ad ammuffire. A questo proposito l’assessore Cecconi, presente assieme al sindaco Daniela Aureli ,  ha riferito  che già da tempo Castiglione dei Pepoli, che possiede un bel museo ricco di reperti e testimonianze della sua antica storia, ha chiesto in più occasioni di poter custodire i ritrovamenti etruschi, rinvenuti in territorio castiglionesi, e ora ammucchiati nei sotterranei del Museo Civico di Bologna. Per difficoltà puramente burocratiche questa richiesta non è stata soddisfatta e queste ricchezze invece di essere orgogliosamente esibite a Castigliane sono dimenticate e rischiano di deperire. Il sindaco Aureli, nell’apprezzare la proposta progettuale ritenendola molto interessante, ha aggiunto che sono state fatte dall’amministrazione pubblica molti passi per incentivare l’economia della zona. Ciò che manca è l’apporto dei privati che dovrebbero sentirsi più coinvolti nella valorizzazione del proprio territorio.  Inoltre dal pubblico è venuta l’osservazione che l’enorme struttura dell’Enea, ora inutilizzata, costituisce un ampio contenitore che potrebbe essere sfruttato in molti modi e rappresenterebbe certamente un ottimo volano per l’economia del territorio.
Donati ha concluso dicendo  che solamente con un grande lavoro di promozione per migliorare la visibilità di  Castiglione, si può richiamare l’attenzione di chi distrattamente si trova a passare in questi luoghi dal fascino indiscutibile, ricchi di cultura, paesaggio, tradizione, storia, infrastrutture sportive, luoghi meritevoli,  come altri paesi più famosi,  di essere visitati e intimamente vissuti.


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