Andrea Donati |
Castiglione dei Pepoli ha bisogno di
visibilità. Le sue bellezze naturali, le ricchezze storiche e artistiche di cui
è dotato e la funzionalità delle sue infrastrutture non sono adeguatamente
sfruttate da un flusso turistico italiano
e straniero che potrebbe portare risorse e ricchezza. I milioni di viaggiatori
che ogni anno transitano sulla vicina autostrada del Sole passano ma non si
fermano. Le motivazioni, il perché di questa situazione sono state presi in
esame nell’incontro svoltosi ieri sera nella sala consiliare del municipio
castiglionese che occupa le stanze dell’antico palazzo medievale dei Pepoli.
Incontro è stato organizzato dal periodico castiglionese La Voce. Ha introdotto
Andrea Donati, presidente di ‘LA
VOCE’ e ha relazionato l’ingegner
Giovanni Consorte, presidente
dell’associazione culturale ‘Sinistra 2020 – progresso e lavoro’.
Giovanni Consorte |
Quest’ultimo, tra l’altro, ha
preannunciato la presentazione di un disegno di legge che agevoli l’entrata di
privati nella gestione dei musei e dei siti storico archeologici al fine
migliorare e razionalizzare l’utilizzazione di un patrimonio inestimabile come
è quello italiano. Il relatore ha illustrato un suo studio per un progetto di
valorizzazione delle realtà museali-paesaggistiche per trarne alcuni spunti da
mettere in pratica anche a Castiglione. Egli ha sottolineato come in altre
nazioni, ad esempio in Francia, il patrimonio artistico viene sfruttato, quale
attrazione turistica, molto più che da noi. Ha fatto l’esempio del Louvre che vanta 10 milioni di visitatori l’anno,
numero addirittura superiore a quello dei visitati di tutti i musei italiani
messi insieme nello stesso periodo temporale. Consorte, a riprova della scarsa
capacità che abbiamo di valorizzare il nostro patrimonio artistico, ha portato
ad esempio proprio il Louvre che è al
primo posto nella graduatoria mondiale dei musei più frequentati, mentre la
nostra Galleria degli Uffizi è solo al 35esimo, quando espone un patrimonio che ha poco o nulla da invidiare a quello francese. Senza pensare
all’enorme quantità di opere che giace nei magazzini dei musei ad ammuffire. A
questo proposito l’assessore Cecconi, presente assieme al sindaco Daniela Aureli
, ha riferito che già da tempo Castiglione dei Pepoli, che
possiede un bel museo ricco di reperti e testimonianze della sua antica storia,
ha chiesto in più occasioni di poter custodire i ritrovamenti etruschi,
rinvenuti in territorio castiglionesi, e ora ammucchiati nei sotterranei del
Museo Civico di Bologna. Per difficoltà puramente burocratiche questa richiesta
non è stata soddisfatta e queste ricchezze invece di essere orgogliosamente
esibite a Castigliane sono dimenticate e rischiano di deperire. Il sindaco
Aureli, nell’apprezzare la proposta progettuale ritenendola molto interessante,
ha aggiunto che sono state fatte dall’amministrazione pubblica molti passi per
incentivare l’economia della zona. Ciò che manca è l’apporto dei privati che dovrebbero
sentirsi più coinvolti nella valorizzazione del proprio territorio. Inoltre dal pubblico è venuta l’osservazione
che l’enorme struttura dell’Enea, ora inutilizzata, costituisce un ampio
contenitore che potrebbe essere sfruttato in molti modi e rappresenterebbe
certamente un ottimo volano per l’economia del territorio.
Donati
ha concluso dicendo che solamente con un
grande lavoro di promozione per migliorare la visibilità di Castiglione, si può richiamare l’attenzione
di chi distrattamente si trova a passare in questi luoghi dal fascino
indiscutibile, ricchi di cultura, paesaggio, tradizione, storia, infrastrutture
sportive, luoghi meritevoli, come altri paesi
più famosi, di essere visitati e
intimamente vissuti.
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