La presentazione |
Vado raccontato attraverso le cartoline ha suscitato
curiosità e ricordi in quanti venerdì sera hanno partecipato all’incontro,
tenutosi nei locali del Bar Stefanelli, con il collezionista Giorgio Quadri,
innamorato del proprio paese e testimone di un passato non molto lontano ma
distante anni luce, nelle abitudini e nel modo di vivere, dal tempo attuale.
Le cartoline che Giorgio raccoglie mostrano un paese
e una comunità che dai primi anni del novecento all’ultimo dopoguerra è cambiato
radicalmente nella conformazione e nel costume.
Giorgio Quadri |
Dal centro che fu anche una apprezzata sede turistica
per i bolognesi e una meta per i primi automobilisti del secolo scorso che
cimentavano le loro eleganti vetture lungo le difficoltose, non sempre
adeguatamente carrabili, strade dell’Appennino, Vado conobbe un notevole
sviluppo negli anni fra le due guerre, con la costruzione della direttissima e un
incremento di importanza rappresentato tra l’altro dalla costruzione della
grande ‘Casa del Fascio’, progettata dall’ingegner Agostini. Poi la distruzione
quasi completa patita durante l’ultimo conflitto mondiale, quando il fronte
rappresentato dalla linea gotica divideva letteralmente a metà il territorio
comunale di Monzuno, distruzione cui è seguita una difficile ricostruzione nel
dopoguerra.
Vado fu anche sede del Comune: nel 1930 infatti la
sede comunale fu trasferita da Monzuno a Vado, e la denominazione “Comune di
Vado-Val di Setta” venne ufficialmente adottata nel ’34, ma nel ’46, dopo la distruzione di Vado, venne riportata a
Monzuno.
Tutte queste vicende, testimoniate nelle immagini
delle cartoline, sono state raccontate e commentate nella esposizione di
Giorgio Quadri che è stata introdotta da una interessante relazione di Emilio
Veggetti sulla storia della
comunicazione grafica illustrata, praticamente la nascita e l’evoluzione della
cartolina come supporto per messaggi e saluti.
L’incontro, molto apprezzato e ha visto la presenza
anche di intere famiglie, fa parte dell’iniziativa promossa dall’assessorato
alla Cultura del Comune, che prevede diversi incontri nei bar e nei locali
pubblici per facilitare la partecipazione e avvicinare la cittadinanza alla
conoscenza della storia e della cultura locale.
Emilio Veggetti tra il vicesindaco Paolo Giari e l'assessore Ermanno Pavesi |
Giorgio Quadri, appoggiato al biliardo del bar Stefanelli, racconta le cartoline. |
Nessun commento:
Posta un commento