L'agricoltura
rappresenta un pilastro fondamentale dell'economia italiana ed europea, e come
tale merita politiche adeguate da parte delle istituzioni di Bruxelles. Questo
il messaggio lanciato da Stefano Cavedagna, europarlamentare del gruppo
ECR-FDI, membro della Commissione ENVI (Ambiente, Sanità pubblica, Sicurezza
alimentare) e vicepresidente dell’European Food Forum.
“È
necessario assumere posizioni chiare e concrete. Noi ci stiamo impegnando su
temi concreti: dalla riduzione della burocrazia esasperante alla lotta contro i
bassi profitti, all’aumento del prezzo di carburante e fertilizzanti, fino alla
concorrenza sleale dei prodotti provenienti dai Paesi extra UE”, ha dichiarato
Cavedagna.
L'eurodeputato
ha inoltre espresso piena sintonia con le preoccupazioni espresse dai
presidenti di Copa, Massimiliano Giansanti, e Cogeca, Lennart Nilsson, nella
lettera inviata ai membri del Parlamento Europeo. In particolare, ha
sottolineato il valore del documento “From Field to Future – Copa and Cogeca
Vision for the future of EU Agriculture”, che propone strategie per affrontare
le sfide immediate del settore e garantire sostenibilità e competitività fino
al 2050.
“Dobbiamo perseguire obiettivi di salute e
sana alimentazione per i cittadini, sviluppo e sostenibilità per le imprese,
agendo con equilibrio e prudenza. Serve coinvolgere maggiormente gli operatori
del settore nel processo decisionale, evitando approcci ideologici”, ha affermato
Cavedagna. L’europarlamentare ha criticato l’operato delle ultime legislature
europee, evidenziando la mancanza di azioni concrete in questa direzione.
Cavedagna ha ricordato l’impegno del Governo italiano, che ha stanziato 112 milioni di euro per le aziende agricole del Meridione colpite dalla siccità. Ha inoltre sottolineato l’importanza del “Patto per la competitività” proposto da Copa e Cogeca, che mira a sostenere le economie rurali e la competitività delle imprese.
“Le
priorità segnalate da Copa e Cogeca coincidono con le battaglie del nostro
gruppo. Gli agricoltori e le cooperative agricole troveranno sempre in noi
interlocutori disponibili ad ascoltare e portare avanti le loro istanze”, ha
ribadito l’europarlamentare. Ha inoltre riconosciuto i progressi compiuti dagli
agricoltori nel miglioramento della produttività e nella riduzione delle
emissioni, evidenziando però la necessità di un maggiore riconoscimento
istituzionale.
“I nemici dell’ambiente non sono gli operatori del settore primario, che svolgono un ruolo cruciale nella produzione di cibo di qualità”, ha concluso Cavedagna.
(Proposto da Dubbio)
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